Aloe: consigli, coltivazione e cura in casa e in giardino

L’Aloe è una pianta coltivata per le sue proprietà curative, è anche molto utilizzata a scopo ornamentale per la bellezza del suo fogliame.

Aloe: descrizione

L’aloe sono un genere di piante succulente  xerofile della famiglia delle Aloeaceae, tutte piante originarie  delle zone aride e semiaride dell’Africa, del Madagascar e dell’Arabia, in Italia si trova lungo i litorali nelle zone a clima temperato assieme all’agave.

Sono piante sempreverdi e alcune specie sono prive di fusto con le foglie disposte a rosetta, altre con il fusto alto che può essere semplice o con ramificazioni.

Presenta una robusta radice rizomatosa da cui si originano fitte rosette di foglie carnose che a seconda della specie possono essere lunghe e sottili o spesse a sezione triangolare,  incavate e con margini dentati e spinosi , spesso sono appuntite solo all’apice, ma le spine possono essere presenti anche lungo la pagina inferiore . Il colore delle foglie va dal verde intenso al  grigio pallido o verde bluastro, ma ci sono anche specie maculate , striate o con sfumature che vanno dal bianco all’avorio.

La fioritura dell’aloe a seconda del clima  e a seconda della specie e delle varietà si verifica in diversi periodi dell’anno. Dal centro della rosetta di foglie, si erge un fusto sottile e robusto che può superare il metro di altezza, porta una lunga infiorescenza costituita da fiori tubolari, di colore rosso, arancione o giallo.

Principali specie di Aloe

Il genere aloe comprende circa circa 500 specie, andiamo a conoscere quelle maggiormente diffuse:

Aloe vera (barbadensis)

Aloe vera (barbadensis).Questo file multimediale è stato caricato come parte del 
TamilWiki Media Contest .By Thamizhpparithi Maari – Opera propria, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

La specie è nativa della penisola arabica, presenta foglie lanceolate di colore verde-bluastro disposte a ciuffi, lunghe 40–60 cm con  spine biancastre solo lungo i lati . L’aloe vera è molto apprezzata per le sue proprietà curative e nell’ambito della cosmesi. Di questa pianta si utilizza la parte interna mucillaginosa in gelatina o in polvere dopo l’essiccazione. 

Aloe maculata

Aloe maculata
Aloe maculata.Di Gilberto Cardoso – Opera propria, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

È una specie diffusa in tutto il territorio sudafricano ed in Lesotho anche se, per opera dell’uomo, risulta introdotta in diversi altri Paesi. Le foglie sono di forma lanceolata, di colore verde con macchie biancastre e margini dentati. Fiorisce da giugno a settembre con fiori di colore arancio. Anche se l’Aloe vera è maggiormente conosciuta per le sue proprietà medicinali, anche le altre specie di Aloe come l’Aloe maculata hanno qualità abbastanza affini.

Aloe arborescens

Aloe arborescens on Mount Gurungue (1950 m.a.s.) in Manica district of Mozambique.
Aloe arborescens on Mount Gurungue (1950 m.a.s.) in Manica district of Mozambique. Di Ton Rulkens, CC BY-SA 2.0, commons.wikimedia.org

La specie è nativa dell’Africa australe ma è stata introdotta dall’uomo e si è naturalizzata in numerosi , viene usata sia come pianta ornamentale nei giardini, sia come pianta medicinale con forti poteri rigeneranti e disintossicanti.

Questa specie può raggiungere un altezza di 4 metri e in natura si espande formando grandi cespugli molto ramificati, con grandi infiorescenze. Le foglie sono lunghe fino a 50 cm con dentellature spinose sporgenti di circa 5 millimetri.  La fioritura avviene nella tarda primavera, con fiori  riuniti in infiorescenze a grappolo di colore rosso.

Aloe aristata

Aloe aristata in fioritura
Aloe aristata in fioritura By Chhe (talk) – Opera propria (Original text: I created this work entirely by myself.),Dominio pubblico, commons.wikimedia.org

Specie indigena per il Sudafrica e il Lesotho, senza stelo con foglie lanceolate con margini ispidi disposte a rosetta e ricoperte da dei tubercoli bianchi disposti in file ordinate lungo tutta la foglia. La fioritura avviene in tarda primavera con fiori arancioni tubolari, ricchi di nettare , tendono ad attirare facilmente uccelli, api e vespe. Quando non è in fiore, è simile e spesso confusa con alcune altre specie, come Haworthiopsis fasciata .

Aloe ferox 

Aloe ferox , W.Sisulu Bot. Garden
Aloe ferox , W.Sisulu Bot. Garden. Di Marco Schmidt [1] – Opera propria, CC BY-SA 2.5, commons.wikimedia.org

L’Aloe ferox è una specie originaria originaria dello Stato Libero, e delle Province del Capo, in Sudafrica, e del Lesotho. Cresce su un unico tronco eretto e molto robusto alto fino a 2 m, con rosette di foglie succulente e spinose di colore verde scuro e possono raggiungere il metro di lunghezza. Fiorisce in primavera producendo fiori arancioni molto densi.

Aloe ciliaris(Aloiampelos ciliaris)

Aloe ciliaris , giardino botanico di Berlino.
Aloe ciliaris , giardino botanico di Berlino.By Salicyna – Opera propria, CC BY-SA 4.0, commons.wikimedia.org

L’Aloe ciliaris proveniente dal Sud Africa soprattutto nelle valli fluviali aride dove crescono nelle foreste spinose.Le loro foglie ricurve fungono da uncini, permettendo alla pianta di ancorarsi nella fitta vegetazione. Questa specie può avere un portamento strisciante o rampicante e nel suo habitat può raggiungere i 5 metri di altezza. Fiorisce in tarda primavera estate producendo grandi fiori rosso-arancio brillante.

Aloe humilis

Aloe Humilis. By stephen boisvert from Chicago, United States – Aloe Humilis, CC BY 2.0,commons.wikimedia.org

L’aloe humilis , conosciuta anche come aloe ragno ‘ endemica del Sud Africa  Provincia del Capo. Si tratta di una pianta a bassa crescita ed è la specie di aloe più piccola , le foglie sono spinose e di colore verde-azzurro. Fiorisce in primavera con fiori di colore arancione vivace.

Aloe striata

Aloe striata fotografata a Huntington Gardens (Los Angeles) By Raffi Kojian – http://www.gardenology.org, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

L’Aloe striata , con il nome comune di aloe corallina, , è una piccola specie di Aloe sudafricana senza stelo. Si trova abbastanza diffusa nelle parti meridionali della regione floristica del Capo in Sud Africa e sui pendii rocciosi nelle zone costiere e del karoo. Le foglie di questa aloe sono con un margine liscio di colore rosa. La pagina delle foglie è blu- verde con lunghe linee a volte molto deboli. La fioritura avviene tra marzo ed aprile con infiorescenze  appariscenti che possono misurare un metro di altezza e che portano numerosi fiori disposti ad ombrella di colore rosa.

Consigli per la coltivazione dell’Aloe

La maggior parte delle specie di aloe si coltiva all’aperto considerando che tendono a crescere molto diventando molto grandi, quindi in un vaso sarebbero sacrificate.

Esposizione e clima

Sono piante adatte a climi miti con temperatura ideale compresa tra i 20-24° C di massima e i 10-14 di minima. , nelle zone più fresche deve essere portata al riparo dal freddo invernale in quanto non tollera temperature al di sotto di 5-8°C. Le temperature basse accompagnate da eccessive annaffiature possono creare marciumi radicali.

Per quanto riguarda l’esposizione all’aperto predilige i luoghi ben soleggiati, le piante coltivate in appartamento richiedono un ambiente uniformemente luminoso con temperatura costante.

Terreno e rinvaso

Queste piante non sono particolarmente esigenti per il tipo di terreno, prediligono i terreni leggermente acidi e sabbiosi che permettono lo sgrondo rapido dell’acqua in eccesso. Per le piante in vaso si può preparare una miscela con tre parti di sabbia e una parte di terriccio da giardino; un fondo di argilla espansa da porre sul fondo del vaso per il drenaggio dell’acqua. Evitare di mettere i sottovasi in quanto si creerebbe un ristagno che non è tollerato dall’aloe.

Il rinvaso dell’aloe si effettua in primavera o quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio dell’acqua, aumentando di poco le dimensioni del vaso. Le aloe non hanno un apparato radicale profondo quindi si utilizzano vasi più larghi che profondi e con adeguati fori di drenaggio.

Innaffiatura

Le aloe sono piante che resistono alla siccità ma non tollerano i ristagni idrici, infatti nel loro habitat naturale crescono in pendii ben drenati. Le annaffiature nel periodo invernale, si fanno sporadicamente, da marzo a settembre si interviene settimanalmente, ma prima di annaffiare, dobbiamo controllare che il terreno si è asciugato completamente. Gli esemplari allevati per scopi terapeutici non dovrebbero essere annaffiati gli 8-10 giorni precedenti la raccolta per avere una maggior concentrazione di principi attivi.

Concimazione

L’aloe si può concimare a partire dalla primavera e con cadenza mensile con un fertilizzante liquido contenete macroelementi e microelementi da diluire nell’acqua delle innaffiature.

Come moltiplicare l’Aloe

L’aloe si può propagare per seme o per talea dei polloni basali che si sviluppano lateralmente alla pianta madre.

La semina si effettua in primavera ma è una pratica scarsamente utilizzata perchè richiede tempi lunghi, poi per ottenere i semi fertili bisogna avere piante di varietà diverse.

I semi vanno posti su un terreno fresco e umido, sistemando il vaso in un posto caldo e umido ad una temperatura di 20-22 gradi fino alla loro germinazione . Le nuove piantine si rinvasano quando hanno  raggiunto qualche centimetro di altezza e per i primi due anni si coltivano in un luogo riparato durante la stagione invernale.

I polloni si possono prelevare dalla pianta madre in tarda primavera o in estate recidendoli alla base con un coltello ben affilato e disinfettato, si fanno asciugare per 2-4 giorni, per favorire la cicatrizzazione della parte recisa .

 I polloni si piantano in contenitori con una composta formata da sabbia.  sabbia, tenuta costantemente umida.Dopo l’attecchimento i polloni  si rinvasano in vasi singoli e si coltivano come le piante adulte.

Con la divisione dei cespi di aloe i polloni avranno le radici e quindi possono invasare direttamente nel vaso singolo.

Potatura

Sono piante che non necessitano di potature, vanno eliminate le foglie basali che si disseccano per evitare che diventino fonte di malattie.

Malattie, parassiti e cure

I nemici più temuti dell’aloe sono i marciumi, la cocciniglia e il ragnetto rosso a cui bisogna prestare attenzione per prevenirne l’arrivo.

La cocciniglia si può riconoscere perchè crea degli scudetti bianchi o dalla colorazione bruna sulle foglie. In caso la sua diffusione è contenuta, si può rimuovere con del cotone imbevuto nell’alcool. In caso di infestazione avanzata è opportuno uccidere gli insetti con olio bianco, mescolato a piretro, vaporizzare la soluzione anche al di sotto delle foglie, e nell’attaccatura alla base della rosetta, dove le cocciniglie tendono ad annidarsi.

Nel caso del ragnetto rosso le foglie iniziano a ingiallire e presentano piccole punteggiature gialle, con una lente di ingrandimento potete vedere piccoli puntini rossi con quattro zampe in movimento, nella parte inferiore delle foglie, delle ragnatele sottili.

La mancanza di umidità favorisce la prolificazione del ragnetto rosso , quindi sarà necessario mantenere l’ambiente umido intorno alla chioma aumentando la frequenza delle nebulizzazioni sulla chioma . Se invece l’infezione è grave, si interviene con acaricidi specifici.

L’illuminazione scarsa porta alla perdita di screziature sulle foglie che diventano completamente verdi , spostare la pianta in un luogo più luminoso.

Le piante coltivate da molto tempo in appartamento e non abituate alla grande quantità di luce possono manifestare vistose scottature rossastre sulle foglie alla prima esposizione al sole, quindi per evitare questo inconveniente spostiamo la pianta di aloe all’aperto gradualmente.