Aquilegia pianta fiorifera molto decorativa e spettacolare

L’aquilegia è una pianta rustica con fiori grandi e colorati, richiede poche attenzioni e può facilmente decorare giardini , vasi e aiuole.

Aquilegia: descrizione

L’ Aquilegia è un genere di pianteverbacee sempreverdi  della famiglia delle Ranunculaceae diffuse in buona parte dell’emisfero boreale dall’America, all’Asia e zone alpine dell’Europa fino a 2000 m di altitudine , solo alcune specie si trovano in Africa. In Italia cresce spontanea sulle Alpi e gli Appennini.

Il nome di questo genere di piante deriva dal latino aquilegus che significa “che tira acqua” o “che trattiene acqua, e alla sua forma concava, che cela al suo interno l’acqua raccolta dal fiore. Nell’antichità la pianta era nota come “l’erba del leone” e il suo nome comune, “colombina”, allude alla somiglianza del fiore a un gruppo di colombe.

L’Aquilegia forma dei cespugli alti mediamente 40 cm ,con molte foglie trilobate e profondamente incise portate da lunghi piccioli, sono simili a quelle del trifoglio e del capelvenere ma più spesse e di un bel colore verde.

La fioritura generalmente avviene in tarda primavera o in estate inoltrata, anche se può variare in base alla specie. Dal centro dei cespugli di foglie, crescono lunghi steli che raggiungono 80 –  90 cm di altezza , con grappoli di fiori a cinque sepali lanceolati, che racchiudono cinque petali della corolla che formano una sorta di imbuto. I fiori alla base presentano uno sperone pronunciato e nelle specie a fiore pendulo è rivolto verso l’alto a comporre una coroncina.

Il colore dei fiori è molto variegato a seconda delle specie va dal blu, al rosa e dal bianco al viola.

I frutti sono delle capsule legnose che contengono numerosi semi di colore nero-verdastri, hanno una buona capacità di germinazione quando cadono al suolo in estate 

Specie e varietà di Aquilegia

Il genere Aquilegia comprende circa 70-100 specie, sono piante che si ibridano spontaneamente con grande facilità, quindi si trovano una quantità incalcolabile di ibridi e varietà orticole. In Italia allo stato spontaneo sono presenti circa una decina di specie. Riportiamo le specie maggiormente diffuse:

Aquilegia alpina

Aquilegia alpina
Aquilegia alpina, Lac Forchou, Belledone, Isere, Francia. Di Juan José Sánchez from Spain – Aquilegia alpina, CC BY-SA 2.0, commons.wikimedia.org

 L’Aquilegia alpina comunemente nota come aquilegia maggiore cresce spontanea nell’Alpi Occidentali e nell’Appennino Tosco-Emiliano, raggiunge fino a 50 cm di altezza. Presenta foglie fortemente incise e i suoi fiori sono di colore azzurro cielo larghi fino a 5 cm. Anche di questa specie ci sono molte varietà dai fiori bianchi e azzurro-violetto.

Aquilegia Vulgaris

Vulgaris  vulgaris
Vulgaris vulgaris Di Photo by David J. Stang – source: David Stang. First published at ZipcodeZoo.com, CC BY-SA 4.0, commons.wikimedia.org

L’Aquilegia Vulgaris insieme all’Aquilegia alpina è la specie più comune in Europa, può raggiungere il metro di altezza con fusti ramificati, i fiori larghi fino a 4 cm e con i classici speroni sono penduli e di colore blu o viola, . Fiorisce alla fine della primavera – inizio estate. In commercio ci sono numerose varietà e ibridi con lo sperone particolarmente lungo, di colore blu, giallo, bianco o rosso, veramente spettacolari.

Aquilegia bertolonii

Aquilegia bertolonii
Aquilegia bertolonii – Foto di Lionnel Rousset – CC BY-SA 2.5

Specie nana spontanea nelle Alpi meridionali prende il nome dal noto botanico sarzanese Bertoloni , raggiungei 30 cm di altezza, e nei mesi di maggio–giugno produce grandi fiori blu-porpora sorretti da steli alti 15 cm. Pianta adatta sia alla coltivazione in vaso e per il giardino roccioso.

Aquilegia flabellata 

Aquilegia flabellata
Aquilegia flabellata Di Σ64 – Opera propria, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

Specie originaria del Giappone di forma compatta e di taglia ridotta alta dai 30 ai 60 cm che la rende adatta alla coltivazione in vaso, a fine maggio produce  piccoli fiori  bicolori lilla-blu con un bordo bianco con speroni fortemente curvi. Ci sono numerose varietà a fiore bianco, rosa o azzurro intenso e numerose altre.

Aquilegia canadensis

Aquilegia canadensis  in Talcott Mountain State Park
 Aquilegia canadensis  in Talcott Mountain State Park By Ragesoss – Opera propria, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

Specie è originaria dell’America Settentrionale raggiunge un’altezza fino a 50 cm e fiorisce da maggio a luglio con fiori ricadenti di colore giallo con speroni rossi portati in gruppi di 2-3 da steli alti 60 cm. Predilige i terreni leggeri, sabbiosi, argillosi.

Aquilegia discolor

Specie originaria dalla Spagna, alta 10- 15 centimetri adatta per giardini rocciosi e la serra alpina. I fiori sono larghi 3-4 centimetri, con sepali azzurro pallido e petali bianchi.

Aquilegia pyrenaica o A. einseleana

Aquilegia pyrenaica o A. einseleana By Maurizio Trenchi (Cipripedium). Original uploader was Cipripedium at it.wikipedia – Transferred from it.wikipedia; transferred to Commons by User:Yuma using CommonsHelper., Dominio pubblico, commons.wikimedia.org

Pianta rustica in natura si può trovare su terreni sassosi o ghiaiosi fino a 2600 metri di altitudine. Presenta steli corti e fiorisce in estate con fiori blu intenso con speroni diritti e stami più corti dei petali.

Aquilegia caerulea

Aquilegia caerulea
Aquilegia caerulea sul sentiero Arapaho Pass, Boulder County, Colorado, USA. Di Ejohnsonboulder – Opera propria, Pubblico dominio, commons.wikimedia.org

Pianta originaria dell’America settentrionale delle zone delle Montagne rocciose, può raggiungere i 40-80 cm di altezza con foglie larghe di colore verde glauco. I fiori hanno petali bianchi a volte sfumati di azzurro-rosa e sepali sono molto più grandi dei petali di colore azzurro-rosa.

Aquilegia chrysantha

 Aquilegia chrysantha al Desert Demonstration Garden di Las Vegas, Nevada By Stan Shebs, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

Aquilegia chrysantha , o colombina dorata  , è una specie originaria del sud-ovest degli Stati Uniti , Le foglie con tre lobi che crescono dalla base e dagli steli fiorali fiorisce dall’inizio di maggio fine giugno i fiori si trovano un lungo stelo e sono gialli con lunghi speroni sporgenti all’indietro. Bella come pianta singola, ma ancora meglio in miscuglio come pianta da bordura associata con altre piante fiorite.

Aquilegia flavescens 

Colombina gialla, Aquilegia flavescens. Millefiori come si vede nella Eagle Cap Wilderness. By Misterbiologist – Opera propria, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

Aquilegia flavescens , l’ aquilegia gialla  è un fiore di campo originario dei prati di montagna, dei boschi aperti e dei pendii alpini delle Montagne Rocciose dallo Utah nord alla Columbia Britannica e all’Alberta .Questa pianta  cresce da 20 fino a 70 cm di altezza è molto ramificata, con foglie dalle punte arrotondate e profondamente incise, i fiori sono gialli ciascuno provvisto di un lungo e sottile sperone.

Aquilegia scopulorum

Aquilegia scopulorum sopra il limite del bosco sulla parete NW del Charleston Peak, Spring Mountains, Nevada meridionale (alt. 3500 m circa)By Stan Shebs, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

Questa specie è originaria dell’America Settentrionale, cresce fino a 15 centimetri di altezza e in estate produce fiori di colore viola, con sfumature più scure sugli speroni.

Aquilegia longissima

Aquilegia longissima (coltivata, etichettata) Royal Botanic Gardens Melbourne, Australia. By Cstubben – Opera propria, CC BY-SA 4.0, commons.wikimedia.org

Aquilegia longissima , l’ aquilegia dallo sperone lungo , è una rara pianta erbacea perenne originaria del Messico settentrionale, del Trans-Pecos Texas e dell’Arizona meridionale. Aquilegia longissima si distingue dalla aquilegia alpina dorata Aquilegia chrysantha per lo speronesotie e lungo oltre 10 cm di lunghezza, petali spatolati stretti . Le piante fioriscono tipicamente in autunno dopo le piogge monsoniche e si trovano nei boschi di quercia-pino-ginepro in canyon ombreggiati vicino a corsi d’acqua intermittenti o sui pendii dell’astragalo.

Coltivazione dell’Aquilegia

Le Aquilegia sono piante rustiche che si adattano a diverse situazioni e non richiedono cure particolari, tendono ad auto seminarsi per questo sono più adatte per i giardini in stile informale dove crescono spontaneamente, ma si possono coltivare anche in vaso. L’Aquilegia può essere abbinata con altre piante come le campanule, gli anemoni , Digitalis   o con piante verdi come Hosta, Mughetto.

Esposizione e clima

Queste piante possono stare in posizioni soleggiate per alcune ore al giorno, non sopportano i colpi di sole che possono provocare una rapida disidratazione delle piante , quelle in mezz’ombra presentano le migliori fioriture, per quanto riguarda le temperature sono resistenti al freddo a diversi gradi sotto lo zero, ma anche alle alte temperature.

Terreno e rinvaso

Sono piante che si adattano bene a qualsiasi tipo di terreno  l’importante che sia perfettamente drenato per favorire lo per non far ristagnare l’acqua delle innaffiature, quindi sarà opportuno aggiungere un po’ di sabbia grossolana. Per le piante allevate in vaso si consiglia  un terriccio ricco di sostanza organica mescolato a un buon terriccio di foglie.

Le Aquilegia si rinvasano in primavera nel mese marzo in un contenitore di dimensioni un pò più grande del precedente fino a massimo di 20-25 cm di diametro per ogni pianta, e arricchendo il nuovo terriccio con un po’ di concime granulare a lenta cessione.

Innaffiatura

Le Aquilegia  non richiedono annaffiature abbondanti e sopportano senza problemi anche brevi periodi di siccità. Si innaffiano con molta moderazione e frequentemente durante il periodo della fioritura e nei periodi di prolungata siccità, risulta importante far asciugare il substrato prima del successivo intervento per evitare la formazione di eventuali ristagni idrici. Durante le stagioni autunnali e invernali le irrigazioni vanno diradate o sospese del tutto.

Concimazione

La concimazione si effettua dalla primavera all’estate ogni due settimane, utilizzando un concime liquido specifico per piante da fiore da diluire nell’acqua delle innaffiature e che contenga macroelementi e microelementi anch’essi importanti per una crescita armoniosa della pianta.

Come moltiplicare l’Aquilegia

L’Aquilegia si moltiplica principalmente per seme, ma è anche possibile moltiplicarla per divisione della pianta.

Siccome queste piante si ibridano facilmente non è facile sapere in anticipo come saranno i fiori , è preferibile acquistare semi già selezionati. La semina si può fare all’inizio della primavera e le piantine saranno pronte per essere trapiantate in autunno , se intendiamo accelerare la germinazione, dovremo tenerli in frigorifero per circa quattro settimane, e poi alcune ore in acqua, e seminarli in un composto di sabbia e torba, che va mantenuto umido fino alla comparsa dei germogli.

Quando le piantine avranno emesso tre foglie si trapiantano in vasi singoli e in primavera nel terreno o in vaso sul balcone all’ombra.

Le piante seminate si possono seminare anche a fine estate o in autunno si tengono in vaso fino all’anno successivo, quando verranno spostate in piena terra.

La moltiplicazione per divisione della pianta si fa in primavera o a fine della fioritura, ma può accadere che le piante prodotte per divisione dei cespi abbiano una fioritura poco ricca durante il primo anno di vegetazione, l’ideale consiste nel dividere i vari cespi a rotazione. Questa tecnica di propagazione è indicata se si vuole mantenere nel giardino aquilegie dal fiore particolare e per svecchiare costantemente le piante.

Potatura

La potatura dell’’Aquilegia viene fatta per stimolare e prolungare la fioritura, consiste nel recidere gli steli sfioriti all’altezza delle foglie se si tratta di varietà nane, o all’altezza del terreno per le altre specie.

Malattie, parassiti e cure

L’aquilegia è una pianta resistente viene attaccata raramente da malattie o da parassiti.

Possono essere colpite da afidi che attaccano fiori e foglie e succhiano la linfa e rendono le piante appiccicose.  Per combattere si interviene tramite antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista.

Quando sulle foglie sono presenti delle  linee chiare sono che le gallerie scavate dalle larve di un insetto come il dittero . Per questi insetti si interviene con antiparassitari specifici ad azione endoterapica o con la lotta biologia utilizzando trappole cromotropiche o insetti antagonisti.

La presenza di piccole macchie necrotiche, circolari di colore rossiccio-marroncino può indicare un attacco di ruggine, una malattia fungina che può manifestarsi nel periodo primaverile. Si deve intervenire subito con prodotti chimici specifici, se trascurata le foglie colpite seccano.

L’aquilegia può essere colpita dall’oidio, una malattia fungina che provoca macchie grigio-biancastre sulle foglie, che poi ingialliscono e cadono. Per prevenire questa malattia evitare di innaffiare le foglie soprattutto in estate eliminando periodicamente le foglie malate.

Teme l’attacco delle lumache, delle chiocciole o limacce che rovinano foglie, per tenerle lontane basta spargere sul terreno, a pochi centimetri di distanza dal colletto delle piante della cenere di legna.

Curiosità

Fiori e gli steli delle aquilegie contengono glicosidi attivi che liberano acido cianidrico ed un alcaloide l’aquilegina sostanze che possono provocare difficoltà cardio-respiratorie e danneggiare il cuore. Il lattice causa irritazioni cutanee. In passato all’aquilegia veniva utilizzata per le sue proprietà antisettiche, depurative e calmanti, ma a causa della presenza di sostanze tossiche col tempo l’uso è andato diminuendo.

Foto anteprima di Sonja Kalee da Pixabay