L’Aristolochia, è una pianta rampicante adatta a decorare pergolati, tralicci, muri e grate , conosciuta nella medicina omeopatica europea ma soprattutto in nella farmacologica cinese per curare diverse patologie.
Aristolochia: descrizione
L’Aristolochia è un genere di piante erbacee lianose sempreverdi e decidue appartenente alla famiglia delle Aristolochiaceae distribuite in tutto il mondo e in diverse zone climatiche. Alcuni ritengono che il nome Aristolochia deriva dalle parole greche aristos “migliore” e locheia “utero”-secondo Cicerone la pianta fu chiamata con il nome di un certo “Aristolochos”, che da un sogno aveva imparato ad utilizzarla come antidoto per i morsi di serpenti.
Sono piante con radice rizomatosa e stolonifera, crescono molto velocemente e presentano steli lisci ed eretti o leggermente ritorti , possono raggiungere i 6 metri di altezza, mentre in larghezza danno vita a folti cespugli di 30-40 cm. Le foglie sono alterne a forma di cuore larghe 30 cm e con evidenti nervature, sono di colore verde intenso con riflessi blu.
L’Aristolochia fiorisce nel periodo primavera-estivo producendo fiori grandi dalla forma di una pipa di colore giallo-verde all’esterno e rosso scuro all’interno, sono profumatissimi per attirare gli insetti che, scivolando all’interno dell’infiorescenza, si ricoprono di polline per poi uscire con l’appassimento del fiore e impollinare altri fiori. Il frutto è una capsula deiscente con molti semi endospermici (con embrione particolarmente ridotto)
Varietà e specie di Aristolochia
L’ Aristolochia comprende piante erbacee o arbustive, a foglie caduche o sempreverdi, ma solo poche sono coltivate soprattutto nelle regioni centro meridionali e nelle isole del sud Italia a scopo ornamentale e sono tutte rampicanti, ecco le principali:
Aristolochia Gigantea
Specie originaria del Brasile, della Colombia e di Panama con fusti lignificati alla base che raggiungono i 10 m di altezza, le foglie sono obovate quasi cuoriformi come quelle dell’ipomea di colore verde chiaro. I fiori solitari sono molto grandi e privi di petali a forma di una pipa con l’estremità verticale allargata e lunga fino a 20 cm, fittamente screziata di colore vinaccia. Nei paesi anglosassoni, l’Aristolochia gigantea è conosciuta come “Giant Pelican Flower” o “Oreja de Elefante”.
Aristolochia elegans o Aristolochia littoralis
Anche questa specie è originaria del Brasile, in pieno dello sviluppo vegetativo può raggiungere i 20 metri di altezza con steli simili a quelli dei vitigni ricoperti da foglie cuoriformi. I fiori profumatissimi sono a forma di cuore, di colore giallo verdastro con intricati segni viola-marroni e fanno la loro comparsa durante il periodo estivo.
Aristolochia clematitis
Aristolochia Clematitis è un erbacea perenne originaria dell’Asia Minore, del Caucaso e del Mediterraneo dove cresce spontanea sui terreni incolti o come infestante nei campi e nei vigneti fino a 1000 metri di altitudine, le rive dei fiumi e lungo i fossati. Presenta un rizoma strisciante , fusti rigidi che raggiungono un altezza di 40-90 cm e foglie cuoriformi con bordi irregolari. I fiori si sviluppano all’ascella delle foglie in gruppi di due o più sono a forma di pipa, di colore giallo e frutti a forma di capsula globosa pendula di circa 3 cm di diametro.
Aristolochia macrophylla
Specie originaria degli Stati Uniti orientali può crescere fino a 9 m a un ritmo relativamente veloce. Le foglie sono molto grandi, fino a 30 cm di larghezza, di colore verde intenso con riflessi bluastri. Questa specie fiorisce tra i mesi di giugno e agosto negli Stati Uniti con fiori caratteristici, a forma di pipa, di colore giallo-verde all’esterno e rosso scuro all’interno e molto profumati.
Coltivazione dell’Aristolochia
Le Aristolochia sono piante facili da coltivare e richiedono pochi accorgimenti, possono essere coltivate in piena terra, ma anche in vaso.
Esposizione e clima
Sono piante che prediligono luoghi luminosi e ben arieggiati, ma al riparo dai venti, amano il clima mite e non tollerano le basse temperature. Nelle zone in cui la temperatura in inverno scende aldi sotto dei 10 gradi vanno coltivate in vaso, per poi nella bella stagione essere spostate all’aperto a mezz’ombra. Nelle regioni meridionali e nelle zone costiere l’Aristolochia va coltivata all’ombra parziale per evitare che i raggi diretti del sole nelle ore più calde provochino ustioni alle foglie.
Terreno
Sono piante che si adattano a qualsiasi tipo di terreno da giardino, ma prediligono quelli soffici, sciolti e ricchi di sostanza organica e soprattutto ben drenati poichè non tollerano i ristagni idrici che provocano i marciumi radicali.
Innaffiatura
L’ Aristolochia dalla primavera e per tutta l’estate va annaffiata abbondantemente almeno 2 volte a settimana specialmente nei periodi di grande caldo, dall’autunno e per tutto l’inverno, diminuire l’apporto idrico e il numero di annaffiature.
Concimazione
Le concimazioni vanno effettuate a partire dalla primavera e per tutta l’estate utilizzando un concime da diluire nell’acqua delle innaffiature ogni due settimane. Per una corretta crescita della pianta è opportuno acquistare un concime ricco in Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K) e che abbia anche i microelementi quali il quali il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), il magnesio (mg).
Moltiplicazione dell’Aristolochia
L’ Aristolochia si può moltiplicare per talea nel mese di luglio, prelevando dalla pianta madre un ramo lungo almeno 10 cm, tagliandolo obliquamente sotto il nodo e lasciano solo alcune foglie apicali . la talea si mette a radicare in un vaso in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. Il vaso va posto in una zona della casa dove la temperatura è intorno ai 18°C e occorre controllare che il terreno sia sempre appena umido. Quando compaiono i nuovi germogli la radicazione è avvenuta e si aspetta che le talee si irrobustiscono per poi trapiantarle nel vaso definitivo.
Potatura
La potatura si effettua a fine inverno ed è necessaria per quelle piante che sono cresciute troppo e hanno la necessità di essere sfoltite. I rami più lunghi si tagliano di un terzo della loro lunghezza per stimolare l’emissione di nuovi tralci laterali, nel pieno vigore della pianta dato che ha la tendenza a svilupparsi più in altezza che in larghezza si cimano di poco gli apici vegetativi.
Malattie, parassiti e cure
I principali nemici dell’Aristolochia sono il marciume delle radici provocato dal ristagno idrico, e poi il clima troppo umido favorisce l’oidio, o mal bianco . Si può fare prevenzione trattando le piante con prodotti specifici ed evitando i ristagni idrici. Nel periodo invernale proteggere il piede della pianta dal freddo e dal gelo con una leggera pacciamatura con foglie secche o paglia.
Curiosità
Nonostante i vari utilizzi nella medicina tradizionale cinese negli anni novanta è stato scoperto che l’Aristolochia è tossica e velenosa, i suoi principi attivi potrebbero causare irritabilità, insufficienza venosa, dolori intestinali, gravi malattie renali e carcinomi.