La Brugmansia arborea è un piccolo albero tropicale a fiore della famiglia delle solanacee, originaria dell’America sud occidentale ,scomparsa allo stato naturale, viene coltivata in aree tropicali e anche temperate sia in vaso che nel terreno, grazie al magnifico effetto decorativo e al profumo intenso dei suoi grandi fiori a campanula, e proprio grazie a sui fiori è chiamata anche “trombone degli angeli” .
Descrizione
La pianta ha uno sviluppo arborescente e raggiunge altezze medie di 1,5 m, presenta un tronco eretto con una corteccia di colore grigio chiaro dal quale si diramano rami a tratti nodosi.Le foglie molto numerose di colore verde chiaro e di forma ovale,nell’apice assumono un contorno più lanceolato e con bordi spesso irregolari, a volte sono ricoperte da una sottile peluria,formano una chioma tondeggiante.
I fiori lunghi 20- 30 cm a forma di tromba possono raggiungere il diametro di 15 cm e sono penduli di giorno, di colore generalmente bianco ma a seconda della varietà vi sono fiori doppi o tripli, con corolle rosa, rosse, rosse con interno giallo, arancio, albicocca o gialle. Fiorisce per tutta l’estate ma in condizioni molto favorevoli può fiorire sino all’autunno, la mattina e la sera i fiori emanano un gradevole profumo di essenza agrumata simile a quella dei narcisi.
Principali specie a varietà
Il genere Brugmansia è suddiviso in due grandi gruppi in base alla zona di origine, c’è il gruppo delle Brugmansia che crescono in regioni dal clima più caldo a cui appartengono la B. aurea, la B. suaveolens, la B. versicolor, la B. x candida, la B. insignis.
La Brugmansia arborea, B. sanguinea, B. x rubella e la B. vulcanicola sono specie che si trovano in ambienti più freschi.
Brugmansia aurea
Specie originaria delle regioni delle Ande di Ecuador, Colombia e Venezuela, con foglie più grandi rispetto alle specie di Brumasie arboree. I fiori hanno una corolla grande dalla consistenza cerosa , il colore varia dal giallo al bianco con una gradevole fragranza che è più forte la sera. È una specie molto sensibile al gelo.
Da marzo 2014, è stata elencata come estinta allo stato brado dalla IUCN ma prima era elencata come vulnerabile .
Brugmansia suaveolens
Specie delle foreste pluviali costiere del Brasile sud orientale ed è stata la prima specie introdotta in Europa per la coltivazione (nel 1780). I fiori penduli sono molto grandi di colore bianco,rosa o giallo, si aprono e chiudono a seconda della luce solare che ricevono. Particolarmente decorativo anche il fogliame.
Brugmansia versicolor
La Brugmansia versicolor è endemica di una piccola regione del sud-ovest dell’Ecuador . Da marzo 2014, è stata elencata come estinta allo stato brado dalla IUCN .
I fiori di questa specie sono i più grandi tra tutte la Brugmansie con una lunghezza di 300–510 mm. Si aprono prima di colore bianco, ma poi invecchiando diventano pesca, rosa, albicocca o rimangono bianchi.
Brugmansia x candida
Si tratta di un magnifico incrocio di B. aurea e B. versicolor che riesce a durare anche a temperature più fredde. I colori dei fiori possono andare dal bianco al giallo crema, dal rosa all’arancio, alle delicate sfumature albicocca
Brugmansia insignis
Specie diffusamente utilizzata nei riti dalle tribù che vivono ai piedi delle Ande dell’Amazzonia occidentale. Ha una chioma che può assumere tonalità più scure del verde e una tonalità più chiara nelle foglie a forma sottile ellittica . Tra queste si sviluppano grandi fiori rosa o bianchi
Brugmansia arborea
Specie molto più comune proveniente dalle regioni andine di Ecuador, Perù, Cile settentrionale e Bolivia.Questa è la Brugmansia con i fiori più piccoli e che sono solitamente inclinati a 45°. La colorazione dei fiori può cambiare dal bianco a un fine color giallo.
Brugmansia sanguinea
Il suo ambiente naturale si trova nelle regioni alle pendici delle Ande tra Colombia e Cile. È una specie che arriva sopportare brevi gelate. I fiori hanno vistose venature gialle che creano un contrasto con il rosso della parte finale. Questa è la Brugmansia più appariscente, ma che però nelle estati molto calde produce pochi fiori.
Brugmansia vulcanicola
Questa varietà è la più rara delle specie di brugmansia. Originaria della Colombia ha foglie molto piccole, lucenti e lisce. I fiori non durano più di 8 giorni e hanno diverse sfumature di colorazione: verde alla base, rosso nella parte centrale e giallo nella parte interna. La B. vulcanicola è di solito incrociata con la B. arborea e la B. sanguinea.
Tecnica colturale
La Brugmansia arborea è una pianta che può essere coltivata in aree tropicali miti anche del mediterraneo insulare poichè ama il clima mite, posizionata in pieno sole possibilmente nelle ore più fresche della giornata o a mezzombra in luoghi riparati dal vento a ridosso di muri
Gli esemplari coltivati in vaso devono essere rinvasati periodicamente, almeno ogni due anni, posizionandoli in un contenitore progressivamente più ampio. Il terriccio va sostituito con terreno fresco e ricco, molto ben drenato. Le piante infatti temono i terreni compatti e poco drenanti.
Sono piante non eccessivamente rustiche e nelle zone con inverni molto freddi è opportuno coltivarle in vaso, in modo da poterle spostare in un luogo riparato durante la stagione fredda.
Se lo spazio in giardino non manca la Brugmansia arborea può essere raggruppata da tre a più piante per formare un boschetto, in alternativa, può diventare l’elemento principale di un’aiuola o di una bordura.
Annaffiature
La pianta nelle prime fasi di accrescimento produce una vegetazione esuberante, quasi erbacea nel primo anno dall’impianto e va bagnata molto. Nelle zone più calde durante i periodi di gran caldo e di prolungata secchezza va innaffiata copiosamente anche negli anni successivi, così da tenere il terreno sempre un po’ umido. Le piante coltivate in piena terra, riescono a tollerare anche brevi periodi di siccità, ma necessitano comunque di qualche attenzione per evitare di rendere il terreno troppo arido.
Le specie allevate in vaso vanno annaffiate in maniera regolare e costante soprattutto d’estate e durante il periodo della fioritura ,lasciando asciugare il terreno ed evitando pericolosi ristagni idrici .
Tipo di terreno
Questa pianta in natura cresce in terreni calcarei, non molto ricchi di materia organica e di nutrienti, si adatta a qualsiasi tipo di terreno, ma preferisce quelli freschi e leggeri. Nei terreni argillosi, si possono creare pericolosi ristagni idrici e le radici potrebbero svilupparsi in modo stentato o essere attaccate da marciumi.
Per la coltivazione pur essendo adattabile e vigorosa, predilige una terra dotata di calcare e sostanze organiche, mescolata a materiali sabbiosi e limosi per assicurare il perfetto drenaggio.
Propagazione della brugmansia
La riproduzione della brugmansia si può effettuare per seme, ma è una tecnica poco utilizzata, poichè richiede tempi lunghi per ottenere piante produttive di fiori e non sempre si ottengono piante identiche alla pianta madre,si predilige pertanto la riproduzione per talea,perchè la nuova pianta sarà identica alla pianta madre e i tempi si accorceranno notevolmente. La tecnica della talea può essere effettuata in primavera o all’inizio dell’autunno, si preleva un ramo semilegnoso di 30 -40 centimetri di lunghezza, si lasciano solo 2-3 foglie apicali e si eliminano quelle basali e si mette a dimora in un substrato di torba e sabbia. Dopo circa due settimane, la radicazione è avvenuta ed è possibile spostare il rametto nel definitivo contenitore o piantarlo direttamente in giardino.
Potatura
La Brugmansia arborea può diventare invasiva e crescere in modo disordinato,quindi è necessario intervenire con regolari potature, sia per mantenere la forma desiderata dell’arbusto , ma anche per rimuovere le parti secche e danneggiate.
Oltre a mantenere la forma desiderata, la potatura della brugmansia fa crescere rami, che producono più fiori.
Il periodo migliore per la potatura della brugmansia è la primavera inoltrata, quando non esiste più il rischio di gelate e temperature rigide. In genere vanno eliminati rami secchi o danneggiati mentre vanno accorciati quelli troppo lunghi ,quelli sottili o irregolari e quelli vecchi per stimolare la nuova vegetazione.
Per le brugmansie coltivate in contenitore la potatura non è necessaria a meno che non si stia spostando la pianta in casa, in tal caso l’autunno è il periodo più adatto per la potatura.
Concimazione
Concimare all’inizio della primavera , a distanza di 30 cm dal tronco, con concime granulare a lenta cessione oppure somministrare ogni 15 giorni del concime liquido ricco di azoto e potassio e con una buona presenza tra i microelementi di magnesio e zolfo , diluito nell’acqua delle annaffiature in base alle dosi indicate nella confezione.
La Brugmansia arborea: una pianta velenosa
La pianta contiene tossine alcaloidi tropanici , che sono responsabili della sindrome anticolinergica che si manifestata dopo l’ingestione dei fiori. Mentre i livelli di tossicità differiscono in base alla varietà, e cambiano da persona a persona, è quasi impossibile conoscere la quantità di tossine che si ingeriscono. Di conseguenza, molti utenti che si drogano ingerendo i fiori di questa pianta,vanno in overdose e muoio
L’assunzione di dosi elevate di Brugmansia arborea può rivelarsi estremamente pericolosa: oltre alla comparsa di tachicardia, secchezza delle fauci, rossore del viso, ipertermia, alterazioni del visus causati dalla midriasi non reagente per azione cicloplegica,compaiono delirio, allucinazioni, convulsioni e nei casi più gravi coma e morte.
L’antidoto è la fisostigmina, che interagendo a livello recettoriale, domina la sintomatologia anticolinergica.
L’ingestione accidentale difficilmente dà problemi gravi a meno che non sia a scopo alimentare.
La medicina odierna si serve di dosi minime per le proprietà curative di asma e malattie respiratorie.
Parassiti e malattie
E’ un arbusto sensibile all’attacco di parassiti come gli afidi, le cocciniglie che formano ammassi biancastri sulle ascelle fogliari, la mosca bianca, il ragnetto rosso, oltre alla presenza di piccole lumache e altri parassiti che rodono le foglie, danneggiando l’effetto ornamentale.
Per prevenire le infestazioni si consiglia di trattare le piante prima della fioritura con antiparassitari e fungicidi con prodotti ad ampio spettro e la rimozione dei fiori appassiti e secchi. Per i problemi di ristagno idrico è necessario accertarsi che il terreno non sia mai troppo bagnato le radici in questo caso possono essere attaccate da funghi che in breve tempo potrebbero portarle alla morte.