Calendula come coltivarla in vaso e in giardino

Calendula

La calendula è un erbacea facile da coltivare, come piante ornamentale con i sui bellissimi fiori, ma anche per le  proprietà fitoterapiche.

Calendula: descrizione

La calendula  (Calendula officinalis ) è una pianta della famiglia delle Asteraceae originaria dell’Africa del nord, Asia meridionale, Europa. Nelle zone affacciate sul mar Mediterraneo fra 0 e 600 m. sul livello del mare si possono trovare esemplari inselvatichiti nei prati non coltivati, ai bordi delle strade.

Presenta un portamento ramificato e può raggiungere i 50 cm di altezza, presenta una radice con un fittone centrale che arriva a trenta centimetri di profondità, l’apparato radicale è fascicolato con radici molto fitte e quelle secondarie molto sottili e di colore biancastro.

I fusti erbacei sono carnosi, eretti e ramificati , ricoperti da una fitta peluria e con foglie a forma di lancia leggermente appuntita di colore verde chiaro e con contorno appena dentellato o liscio; quelle collocate in alto sono più larghe di quelle poste più in basso.

La fioritura avviene dalla fine della primavera fino a novembre inoltrato con fiori somiglianti a quelli della margherita di colore giallo, arancio  e, più raramente, del bianco, riuniti in capolini, i petali periferici sono numerosi lunghi e ligulati, quelli centrali ermafroditi e tubulosi.

I semi in genere sono a forma di falce, sono situati sotto la corolla e quando il fiore appassisce e si secca sono facilmente visibili., a seconda della specie possono avere forme diverse. Grazie alla loro forma restano parzialmente interrati con una punta rivolta verso l’esterno.

Specie e varietà di calendula

Nel genere Calendula ci sono numerosi ibridi coltivati sia scopo ornamentali e officinale, si differenziano per il colore dei fiori o per le sue dimensioni, ci sono varietà che arrivano a 50-60 cm di altezza altre nane, altre varietà sono adatte come fiore reciso.

Calendula Officinalis
Calendula Officinalis Di Acabashi – Opera propria, CC BY-SA 4.0, commons.wikimedia.org

Tra le specie maggiormente coltivate di calendula troviamo la Calendula Officinalis che è la specie maggiormente conosciuta e diffusa con molte varietà, e la Calendula Arvensis che possiamo trovare anche nei prati delle città. La prima può essere una pianta annuale, biennale o perenne con fusti eretti. La fioritura va da giugno a novembre con fiori gialli intenso, arancione o bianco. E’ molto utilizzata per la preparazione di infusi per le sue proprietà lenitive e come antiarrossante, e per preparare tinture. Anche la Calendula Arvensis fiorisce da giugno a novembre con fiori di colore giallo o arancio, e peli sulla superficie delle foglie.

Calendula Arvensis conosciuta con il nome comune calendula di campo. È originario dell'Europa centrale e meridionale ed è conosciuto in tutto il mondo come specie introdotta. La calendula arvensis è un'erba annuale o biennale alta 10 - 50 cm.
Calendula Arvensis conosciuta con il nome comune calendula di campo. È originario dell’Europa centrale e meridionale ed è conosciuto in tutto il mondo come specie introdotta. La calendula arvensis è un’erba annuale o biennale alta 10 – 50 cm. Di Sabina Bajracharya – Opera propria, CC BY-SA 4.0, commons.wikimedia.org

Come coltivare la calendula

Sono piante di semplice manutenzione ,crescono velocemente e hanno una lunghissima stagione di fioritura. I fiori danno un tocco di vivacità al giardino e sono ideali per aiuole, vasi e le bordure. Si può piantare anche tra le bordure dell’orto attirando gli insetti impollinatori importanti le piante da orto che producono frutti, e l’essudato radicale della calendula è sgradito ai nematodi.

Esposizione e clima

Le piante di calendula vanno poste in pieno sole e non temono il calore estivo se non accompagnato dalla siccità , solo nell’estremo Sud è consigliabile una posizione un poco più riparata durante le ore pomeridiane. Scegliere un posto dove c’è una buona circolazione d’aria poichè in primavera e in autunno, col tempo umido la calendula può essere colpita dall’oidio , quindi per evitarne l’insorgenza è importante una buona aerazione, evitando durante le irrigazioni di bagnare le foglie.

Terreno e rinvaso

Questa pianta è adattabile sopporta vari tipi di terreno, ma preferisce terreni poco acidi ricchi di sostanza organica, leggeri e ben drenati poichè viene danneggiata dai ristagni idrici. Per le piante coltivate in vaso si può utilizzare del terriccio universale e come materiale per il fondo dell’argilla espansa. Per quanto riguarda il rinvaso va fatto quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio dell’acqua delle annaffiature, in un vaso leggermente più ampio del precedente.

Per le piante coltivate in piena terra lavorare il terreno per renderlo meno compatto e aggiungendo sostanza per arricchirlo.

Innaffiatura

La calendula si accontenta dell’acqua delle piogge, ma durante i periodi di siccità prolungata per favorire la fioritura sarà necessario annaffiare regolarmente. Le annaffiature devono essere regolari bagnando poco ma spesso ,bisogna prestare attenzione che non i formino ristagni d’ acqua.

Concimazione

Questa pianta non è particolarmente esigente per le sostanze nutritive , ma la concimazione può fare la differenza per dare più vivacità ai fiori e l’abbondanza della fioritura. Per le piante in piena terra si possono fare due somministrazioni una ad aprile e la seconda a luglio con un concime granulare a lenta cessione in cui il potassio sia l’elemento prevalente, per potenziarne l’effetto all’acqua di irrigazione possiamo aggiungere un concime liquido per fiori.

Per le piantine coltivate in vaso si possono ottenere buoni risultati con concimi da diluire nell’acqua delle innaffiature da somministrare ogni 15 giorni.

Come moltiplicare la calendula

Le Calendule si moltiplicano per seme in primavera nelle zone a clima rigido, la fioritura avviene in estate ma con fiori più piccoli. Nelle regioni meridionali e in Liguria la semina si effettua in estate e nei mesi di settembre-ottobre si diradano e trapiantano le piantine, fioriranno a novembre con fiori più grandi. Per la semina  direttamente a dimora si deve lavorare il terreno per renderlo meno compatto e arricchirlo di sostanza organica e anche per eliminare la crosta superficiale. I semi si piantano a circa 0,5 cm di profondità e in attesa della germinazione il substrato va tenuto umido. I semi della calendula per germinare necessitano di almeno 15° C per germinare e impiegano circa 15 giorni, se la temperatura supera i 20° C sono necessarie nebulizzazioni giornaliere per mantenere il substrato umido

Per la semina  in semenzaio, dopo un mese dalla germinazione si trapiantano le nuove piantine o in vasi singoli o direttamente in piena terra  a circa 30 cm di distanza l’una dall’altra  .

Potatura

Per favorire la crescita dei germogli laterali e quindi avere un maggior numero di fiori occorre cimare gli apici vegetativi primari. Vanno eliminate le foglie secche per evitare che marcendo possano essere veicolo di malattie fungine, i fiori sfioriti per stimolare la pianta nella produzione di nuovi boccioli.

Malattie, parassiti e cure

La calendula è una pianta forte e resistente ma nonostante ciò non la rende immune da attacchi di diverse malattie, Vediamo quali sono quelle più comuni: il mal bianco, carbone, afidi.

Il mal bianco è causato dal fungo  Erysihe spp. che si manifesta prima con una muffa biancastra e successivamente le foglie ingialliscono e cadono. All’inizio se l’attacco non è grave si interviene  eliminando le parti colpite. Se invece la malattia la malattia è andata avanti si interviene con  fungicidi specifici, ma se l’attacco massiccio non potrebbero dare risultati.

Il carbone è causato da un fungo la Entyloma spp, si tratta di una malattia che si diffonde velocemente , si manifesta con la comparsa sulle foglie di macchie colore verde pallido nella quali si formano delle masse quasi incolore. Si può fare prevenzione mantenendo l’abbiente attorno alle piante asciutto, distanziando le piante per favorire la circolazione dell’aria, infatti questo fungo è favorito dall’alta umidità ambientale e del terreno.

Gli afidi possono attaccare in massa le piante di calendula, sono insetti giallo verdastri che succhiando la linfa provocando gravi danni. Trattare la pianta con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista.

Curiosità

La calendula oltre per le sue qualità ornamentali può essere utilizzata in cucina: foglie e petali si possono mettere nelle insalate, nelle frittate o in molte altre pietanze. Con i fiori si può ottenere un colorante naturale per gelati, sorbetti e dolci. Questa pianata è anche utile come erba medicinale, infatti  grazie alla presenza di mucillagini è indicata nella cura di gastriti, irritazioni delle mucose e coliti, svolge anche un’azione antispasmodica sui dolori mestruali e addominali. Grazie  alle sue proprietà antinfiammatorie può essere utilizzata nella cura delle affezioni cutanee, come arrossamenti, scottature e irritazioni, piccole ferite.

Foto di anteprima: Calundula Mary gold Jan Mallander da Pixabay 

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