La Capelvenere, è una piccola ed elegante felce coltivata in ambienti umidi e ombrosi per la bellezza e l’eleganza delle fronde
Capelvenere: descrizione
Il capelvenere (Adiantum capillus-veneris) è una felce della famiglia Pteridaceae diffusa in Europa, Africa, America del Nord e Centrale, cresce in ambienti umidi e ombrosi, nelle vicinanze di laghetti, o lungo i muri.
È una piccola pianta con un rizoma strisciante di colore bruno-nero le fronde possono raggiungere i 60 centimetri di lunghezza e in natura tendono a divenire con l’età ricadenti. Le fronde esili e a questa caratteristica si deve il riferimento alla chioma di Venere, dea della bellezza. Le foglie sono cuneiformi, lunghe 5-10 millimetri, di colore verde tenue, e si inseriscono su un sottile rachide nero e lucente. Nel lato inferiore delle foglie si sviluppano le spore che vengono rilasciate da luglio a settembre.
Specie e varietà di Capelvenere
Il capelvenere fa parte del genere Adianthum che comprende più di 200 specie; a livello commerciale si trovano cultivar di cui alcuni venduti come piante d’appartamento, sono simili al capelvenere, ma più adattabili. Vediamo una carrellata di specie che hanno le stesse tecniche di coltivazione del capelvenere.
Adiantum hispidulum
L’Adiantum hispidulum, comunemente noto come felce capelvenere ruvida o jack a cinque dita, è una piccola felce diffusa in Africa, Australia, Polinesia, Malesia, Nuova Zelanda e altre isole del Pacifico. Le sue fronde si alzano a ciuffi d tra le rocce o nel terreno in zone riparate. Quando i ciuffi sono giovanile foglie possono avere una sfumature bronzee, poi verde scuro. Questa specie si adatta prontamente alla coltivazione, sebbene possa essere a crescita lenta si dimostra tollerante al sole e all’essiccazione rispetto ad altre specie di felci. Sopporta anche agevolmente leggere gelate.
Adiantum caudatum
L’Adiantum caudatum , comunemente viene chiamato anche capelvenere ambulante , capelvenere dalla coda, può essere trovato nelle aree ombreggiate dei paesi del sud-est Bangladesh, Birmania, India, Nepal, Filippine, Tailandia, Cina. Nel nostro paese si adatta ai giardini del Centro-Sud , dove cresce vigorosamente e si allarga emettendo propaggini e nuove piantine. Queste specie oltre a essere bella come pianta ricadente nei cestini è ottima come coprisuolo nelle zone umide e ombreggiate.
Adiantum venustum
L’Adiantum venustum, il capelvenere sempreverde o capelvenere himalayano, è una specie di felce originaria della Cina e dell’Himalaya, ed ‘ tra le più resistenti al gelo visto che sopporta agevolmente -15°C. . Le fronde verdi sono triangolari, con numerosi segmenti a forma di ventaglio su ciascuna fronda, con steli neri, raggiugendo un l’altezza massima è di circa 25 cm. Le fronde quando spuntano sono di un bel rosa, ma poi diventano verde chiaro, glauche e infine brune.
Adiantum pedatum ( Felce capelvenere settentrionale)
L’Adiantum pedatum, la capelvenere settentrionale o felce a cinque dita è originaria delle foreste umide del Nord America orientale. Si tratta di una pianta rustica che si adatta a quasi tutto il territorio italiano. Le fronde inizialmente verde chiaro creano un bel contrasto con i piccioli quasi neri.
Adiantum raddianum
Adiantum cuneatum è una specie originaria del Brasile, presenta fronde a ventaglio che possono arrivare a più di mezzo metro di lunghezza. In commercio si possono trovare diverse cultivar tra le quali segnaliamo “fragrantissimum” dall’intenso profumo, “elegans” con fronde compatte prima brune poi verde acido; “Luth” con fronde molto lunghe di un bel color glauco,“gracillimum” dal portamento eretto e con segmenti fogliari finemente intagliati e allungati.
Come coltivare il Capelvenere
Esposizione e clima
Queste piante non amano l’esposizione diretta della luce del sole, infatti il colore molto intenso delle foglie indica che si possono adattare ad ambienti molto ombrosi, in natura sono piante di sottobosco per cui l’ombra è il loro ambiente ideale. Il Capelvenere cresce molto bene in un ambiente in cui la temperatura non superi i 18°C – 20°C, e non tollera correnti d’aria fredda, quindi in appartamento tenerla lontano dalle aperture delle finestre e in una zona della casa dove non è presente molta luce.
La specie tipo cresce bene in tutta Italia, fino a circa 1400 metri di altitudine. Se riparata dai venti freddi e dall’eccessiva umidità invernale sopporta agevolmente temperature anche intorno ai -10°C.
Il caldo può invece rappresentare un problema, specialmente se l’esposizione non è ottimale e l’umidità è troppo bassa: la pianta potrebbe reagire perdendo buona parte delle foglie.
Terreno e rinvaso
Il capelvenere predilige i terreni calcarei, soffici, umidi e ben drenati vicino alle cascate, all’imboccatura delle grotte, nei pozzi. Per la coltivazione in vaso si può preparare un substrato Il substrato ideale si ottiene mescolando 40% di terra da giardino con 40% di terriccio per piante verdi (non troppo torboso) e 20% di ghiaia fine. Il rinvaso può essere necessario ogni anno o ad anni alterni essendo piante abbastanza vigorose , si effettua nel mese di aprile in un contenitore non troppo piccolo, ma scegliendo un vaso di dimensioni leggermente più grande del precedente . Sul fondo del vaso si crea uno strato drenante con l’argilla espansa per permettere all’acqua di sgrondare più rapidamente e non ristagnare nel fondo del vaso .
In giardino si può coltivare con terra da giardino, mescolandovi un po’ di compost maturo e della ghiaia fine e grossolana per renderla più leggera. Si può inserire nelle zone ombrose negli anfratti tra le pietre dei muri a secco o nelle crepe dei muri .
Innaffiatura
In primavera ed in estate queste piante necessitano di un terreno sempre fresco evitando che si asciughi, ma bisogna anche stare attenti ai ristagni idrici che non sono tollerati. Una tecnica consiste nell’inserire un dito a 2 cm di profondità nel terreno per testarne l’umidità. Richiedono anche un’elevata umidità ambientale, quindi si deve intervenire con intense irrorazioni alle fronde e a nebulizzazioni utilizzando acqua piovana o minerale, l’acqua calcarea del rubinetto, con i suoi residui può ostruire i pori delle foglie.
Concimazione
Le piante di capelvenere sia quelle in piena terra e in vaso sono avide di nutrimento ,e dalla primavera e in estate si somministra ogni 15 giorni un fertilizzante per piante verdi. In giardino si può in alternativa optare per un prodotto granulare a lenta cessione. All’arrivo dell’ autunno possiamo gradatamente sospendere. Nel periodo autunno-invernale la pianta non va concimata.
Come moltiplicare il Capelvenere
Per la moltiplicazione del Capelvenere si utilizza il metodo della divisione alla fine dell’inverno, ma molte specie si riproducono facilmente anche per disseminazione. A fine inverno nel momento in cui si effettua il rinvaso si tagliano in porzioni i rizomi con attaccate almeno due fronde, con una parte del pane di radici da esso prodotto; queste nuove piante si interrano in piccoli contenitori, riempiti con un buon terriccio fresco, costituito da terriccio universale, poca sabbia. I vasi si mettono in posti umidi e ombrosi fino a completo attecchimento delle piantine che di solito radicano con facilità.
Potatura
In questa pianta non si fa una vera e propria potatura: vanno eliminati le foglie secche o danneggiate per evitare che possano favorire la comparsa di malattie parassitarie.
Malattie, parassiti e cure
La Capelvenere tra i parassiti animali è attaccata dalla cocciniglia, dai minatori delle foglie e dai porcellini di terra.
La cocciniglia si manifestano con delle macchie scure sulle foglie e sui fusti con presenza di fiocchetti cotonosi. La cocciniglia si può contrastare con olio minerale, ma se le infestazioni sono gravi, o si utilizzano le apposite pastiglie da vaso, o insetticidi sistemici da somministrare tramite irrigazione.
I Porcellini di terra sono piccoli crostaceo che assomigliano ad armadilli grigi che si arrotolano a pallina quando vengono spaventati, danneggiano le radici per nutrirsene. Quando si fa il rinvaso si possono rimuovere buttali via.
Per quanto riguarda i minatori delle foglie si trovano sulla parte superiore delle foglie e all’interno dei tessuti e sono la forma larvale di varie specie di mosche, lepidotteri e scarafaggi.
Tra i prodotti per la prevenzione dei minatori fogliari ci sono gli spray fogliari con estratti vegetali e fenoli , oppure si può effettuare un trattamento (sopra e sotto le foglie) con Olio di Neem.
Le scarse irrigazioni e umidità fanno seccare e cadere le foglie. Come primo rimedio immergere il vaso in acqua per far bagnare per bene la terra, e poi regolare meglio le irrigazioni e l’umidità.
Quando le foglie appaiono scolorite la pianta è troppo esposta al sole, quindi si deve sistemare in una posizione meno luminosa.
In ambienti con temperatura troppo bassa le foglie della Capelvenere appaiono arricciate, sarà opportuno sistemare la pianta in un posto più caldo.
In ambiente troppo caldo le foglie appassiscono rapidamente e appaiono orlate di scuro , in questo caso la pianta si sposta in un ambiente più fresco.
Foto anteprima: Di Sottogatto – Opera propria, CC BY-SA 4.0, commons.wikimedia.org