La clivia pianta d’appartamento molto apprezzata per i suoi fiori arancioni molto caratteristici, coltivata anche in piena terra nelle zone a clima mite.
Clivia: descrizione
La Clivia è un genere di piante perenni della famiglia delle Amarillidace, originarie dell’Africa australe. La sua scoperta e classificazione è particolare: veniva raccolta dai boeri che abitavano nei pressi del Great Fish River in Sudfrica, dove cresceva rigogliosa, nel 1820 il botanico inglese James Bowie inviò qualche esemplari in Inghilterra, e John Lindley la classificò col nome di Clivia Nobilis, in onore della duchessa Lady Charlotte Florentine Clive che per prima l’aveva coltivata con successo nel suo giardino.
La Clivia è una pianta che presenta un apparato radicale composto da radici rizomatose, carnose e spesse , molto ingombranti, infatti occupano tutto lo spazio a loro disposizione. Dalla bulbo si forma un folto cespuglio composto foglie nastriformi arcuate con punta ottusa, di colore verde, lunghe anche 1 metro ,e larghe 5-7 cm. Le foglie della clivia sono lisce ,coriacee opache o lucida a seconda della specie e resistono alle intemperie.
A partire dalla primavera estate quando la temperatura si aggira sui 20° C avviene la fioritura, con infiorescenze ad ombrella portate da steli rigidi che crescono al centro della rosetta di foglie, formate da una decina di fiori a forma di imbuto e nelle tonalità del rosso o dell’arancio, in alcune specie di Clivia più rare, del giallo e del rosa.
I fiori possono essere diritti o ricadenti , e una pianta può produrre dai 20 ai 60 fiori che durano pochi giorni, ma fortunatamente vengono rigettati continuamente quindi per molto tempo si può godere della splendida fioritura di questa pianta.
I frutti sono costituiti da bacche di colore rosso carnose che contengono al loro interno dai 2 ai 4 semi rotondeggianti abbastanza grandi, impiegano molti mesi per maturare.
Principali specie di Clivia
Ci sono poche specie di Clivia e molti ibridi, vediamo quali sono le loro caratteristiche:
Clivia nobilis
La Clivia nobilis è stata la prima a essere classificata nel 1828 da Lindley è rispetto alle altre specie è quella con la crescita più lenta, si moltiplica per seme e per arrivare alla fioritura impiega 6 anni. Può arrivare a 30 cm di altezza e fiorisce in inverno con lo scapo fiorale più corto più corto rispetto alle altre specie, ogni infiorescenza può portare circa 15-20 fiori penduli e tubolari di colore rosso o arancione con l’apice verde.
Clivia miniata
Questa specie è stata classificata è datata nel1854, trent’anni dopo la Clivia nobilis, ed è la più diffusa , viene utilizzata per ottenere nuovi ibridi con sfumature diverse di colore. Si tratta di una pianta di medie dimensioni che non supera i 50 cm di altezza. I fiori appaiono da agosto a novembre e sono molto differenti dal resto della specie: sono molto grandi, imbutiformi, aperti e rivolti verso l’alto, di colore arancione e raramente giallo.
In commercio si può trovare suo ibrido interspecifico denominato Clivia x cyrtanthiflora incrocio tra C. miniata e C.nobilis, capace di fiorire due o tre volte l’anno
Clivia caulescens
Specie originaria delle foreste africane classificata nel 1900, presenta foglie di colore verde intenso lunghe , sottili e aguzze che raggiungono una lunghezza di 60 cm ed una larghezza di 6 cm, una pianta adulta può raggiungere i 2 metri di altezza. Nel periodo della fioritura si sviluppa un lungo stelo con fiori penduli di colore rosso-aranciato screziati di giallo e con le punte verdi.
Clivia robusta
La C. robusta è una specie che è una specie di recente classificazione, risale infatti al 2004. Le foglie sono nastriformi, di colore verde scuro e in natura può raggiungere i 2 metri di altezza. In autunno o in inverno produce fiori tubulari, arancioni che rispetto alla Clivia nobilis o alla Clivia caulescens sono meno pendenti ma più curvi.
Clivia cyrtanthiflora
Dall’ incrocio tra la Clivia nobilis e la Clivia miniata è stata ottenuta la Clivia cyrtanthiflora. E’ la specie più rustica che si adatta anche alle temperature rigide e per questo può essere coltivata all’aperto a dimora nel giardino.Il periodo di fioritura è tra l’autunno e l’inverno e ogni infiorescenza produce fino a 60 fiori, imbutiformi e pendenti di colore rosso, ma ci sono varietà con fiori di colori giallo, arancio e altre tonalità.
Clivia gardenii
La Clivia gardenii presenta lunghe foglie opposte e infiorescenze dai 10 ai 20 fiori, di colore giallo-arancio, rosa salmone con bordature verdi.
Clivia coltivazione
Si deve prestare molta attenzione nella coltivazione di queste piante, si tratta di una specie poco rustica che va tenuta in appartamento , ad eccezione dei luoghi molto caldi e umidi.
Esposizione e clima
Le Clivie amano la luce del sole indiretta, ma mai il sole diretto che ustionerebbe le foglie. Per comprendere la necessità di luce della pianta si osservi l’orientamento delle foglie, più sono dritte, più la pianta necessita di luce.
La temperatura ideale per la crescita di queste piante è di 21 °C durante la stagione estiva, ma con un giusto grado di umidità anche 28°C , durante l’inverno la temperature si deve mantenere intorno i 13-15 gradi che servono per il necessario riposo e la successiva fioritura . In realtà durante l’inverno resiste anche a temperature di 4/5 gradi centigradi. In inverno va tenuta in appartamento in un luogo fresco, senza riscaldamento ,quando le temperature salgono sopra i 15°C le piante di clivia si possono portare all’aperto, sistemandole all’ombra. Le vostre Clivia vi ringrazieranno essendo che amano l’aria, ma si deve fare attenzione alle correnti d’aria fredda che non sono tollerate.
Terreno e rinvaso
Va bene qualsiasi tipo di substrato, ma Il terreno ideale per avere una crescita sana e rigogliosa deve essere soffice, sciolto, ricco di sostanza organica, e soprattutto ben drenato per evitare il rischio del marciume delle radici. Queste piante sviluppano un imponente apparato fogliare e quindi sono molto voluminose, occorre un vaso pesante per evitare che si capovolgano , l’ideale è il vaso di terracotta, in più consente alla terra di respirare. Per le piante singole si utilizzano vasi di 20 cm di diametro, vasi più grandi faranno sviluppare in maniera spropositata le radici, a discapito della fioritura che sarà più scarsa. Il quantitativo di terra sarà modesto , saranno necessarie frequenti concimazioni e rinnovi dello strato superficiale del terriccio. Per gli esemplari con più polloni basali si utilizzano vasi di maggiori dimensioni di 25-30 cm di diametro.
La pianta cresce molto velocemente e si rinvasa ogni 2-3 anni , o quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio dell’acqua delle annaffiature, in contenitori di una misura più grande utilizzando sempre del nuovo terriccio, ricco di sostanza organica.
Innaffiatura
Nel periodo primaverile fino a quello autunnale va annaffiata abbondantemente specialmente nel periodo della fioritura , ma solo quando il terriccio si è asciugato: la clivia teme i ristagni idrici , si devono evitare i ristagni idrici nel sottovaso. In inverno quando la pianta è a riposo l’acqua deve essere pochissima limitandosi a mantenere il terriccio appena umido, e aumentandola alla ripresa vegetativa.
Sono piante che amano gli ambienti umidi ,quindi per mantenere l’ambiente umido si fanno regolarmente delle nebulizzazioni alle foglie con acqua non calcarea per evitare di lasciare antiestetiche macchie bianche, e si dispone la pianta su un sottovaso riempito di ciottoli e acqua , ma facendo attenzione che il vaso non sia a contatto con l’acqua.
Concimazione
La clivia va concimata da marzo ad agosto, ogni 15 giorni con concime per piante da fiore ad alto tenore di potassio (K) da diluire nell’acqua delle annaffiature .
come moltiplicare la Clivia
La Clivia si può riprodurre per seme e impiega parecchi anni (circa sei) prima di fiorire, o per divisione della pianta e sia la pianta madre che la nuova pianta riprenderanno a fiorire dopo due anni.
I semi della Clivia vanno ripuliti dalla polpa e seminati subito verso la fine della primavera o in estate in vasi singoli di 10 cm di diametro con un substrato composto da una parte di terriccio fertile e una di sabbia grossolana, e interrati per metà della loro lunghezza. I vasetti vanno posti alla luce, a una temperatura costante di 21°C . mantenendo il terriccio costantemente umido con l’ausilio di spruzzatore fino al momento della germinazione. La germinazione avviene dopo 6-8 settimane , si aspetta che le piantine sono grandi da poter essere maneggiate e si trapiantano nel vaso definitivo e si trattano come le piante adulte.
La divisione della pianta si fa all’inizio della primavera al momento del rinvaso. Si estrae la pianta dal vaso e si liberano le radici dalla terra, e poi si separano lasciando per ogni porzione 5- 6 foglie. Ogni porzioni va piantata in vasi di 10-13 cm di diametro con lo stesso substrato utilizzato per le piante adulte precedentemente bagnato in quanto la prima innaffiatura si farà dopo 7 giorni per permettere la cicatrizzazione delle ferite.
Il vaso va tenuto in un posto semi ombreggiato a una temperatura di 16°C mantenendo appena umido il terriccio. Dopo che è avvenuta la radicazione le nuove piantine si spostano in una zona più luminosa e si coltivano come le piante adulte.
Potatura
Per questo genere di piante non si fa la potatura, gli unici interventi si limitano nell’eliminazione delle foglie secche o danneggiate, e dopo la fioritura va reciso alla base lo stelo sfiorito con delle forbici affilate e disinfettate alla fiamma.
Malattie, parassiti e cure
Le innaffiature errate o troppo abbondanti o scarse causano l’ingiallimento e l’accartocciamento delle foglie
La troppa luce fa assumere alle foglie una colorazione bronzea con la lamina fogliare che si ispessisce, conviene spostare la pianta in una posizione più idonea.
Lapiante di Clivia possono essere soggette ad attacchi di cocciniglie si possono riconoscere sulla pianta perchè creano degli scudetti bianchi nel caso della cocciniglia cotonosa o dalla colorazione bruna nel caso della cocciniglia bruna . Si può intervenire con l’ applicazione di olio anticoccidico ripetendo il trattamento a distanza di 10 giorni. In caso la diffusione della cocciniglia è contenuta, si può rimuovere con del cotone imbevuti nell’alcool.