La Dimorphotheca è una pianta erbacea originaria dell’Africa meridionale che comprende piante annuali o perenni ,appartiene alla famiglia delle asteracee e forma dei piccoli cespugli colorati con fiori che assomigliano alle margherite, per questo viene anche chiamata “margherita africana”
Caratteristiche generali della Dimorphotheca
La pianta di dimorphoteca è alta mediamente 30 cm, ha un aspetto cespuglioso con steli ricoperti da molte foglie di forma lanceolata ,cerose e cuoiose di colore verde chiaro.
I fiori di diametro intorno ai 4-5 cm,si trovano sugli apici dei fusti e sbocciano dalla primavera fino ai primi freddi invernali,le tonalità di colore variano perchè negli anni sono stati prodotti molti ibridi, quindi si trovano dimorfoteche dal colore tipico bianco con il centro blu, gialle, arancio, salmone, rosa viola.
Varietà di Dimorphotheca
Ci sono molte varietà di dimorfoteca, alcune coltivate come piante annuali altre come perenni.
Dimorfoteca sinuata
Tra le Dimorphotheche spicca la “dimorfoteca sinuata” chiamata comunemente Calendula ghiandolare del Capo è originaria del Sud Africa occidentale, si tratta di una specie annuale che non supera i 30 cm, cresce in luoghi che ricevono piogge invernali ma anche in deserti sabbiosi. .
Viene ampiamente coltivata come pianta ornamentale e si è naturalizzata in alcune zone degli Stati Uniti , principalmente in California e Arizona .
I fiori sono generalmente di colore giallo o arancione con marcature viola, il disco centrale è di colore marrone scuro.
Dimorphotheca pluvialis
La Dimorphotheca pluvialis è una specie annuale apprezzata per la sua abbondante fioritura, con fusti eretti e sottili ed eretti,alti circa 30 cm, con foglie di colore verde scuro di forma ovale ed appuntita, con margine irregolare. I fiori sono di colore bianco con centro rossastro.Si adatta alla coltivazione in vaso, ma viene coltivata nelle aiuole e in giardino si comporta come una tappezzante.
La Dimorphotheca osteospermum
Nell’Africa meridionale ci sono altre margherite, molto simili alle dimorfoteche, di colore viola; chiamate osteospermum,i due generi spesso vengono confusi, e si sono creati anche degli ibridi dei due generi, di colore vario e con piante perenni.
Coltivazione della Dimorphotheca
Esposizione
La dimorphoteca per regalare un’abbondante fioritura, ha bisogno di essere collocata in un luogo luminoso con varie ore al giorno della luce del sole. Cresce anche in una zona in mezzombra, ma in questo caso ci saranno meno fiori e più foglie.Una particolarità dei fiori di dimorphoteca è quella di schiudersi quando sono colpiti direttamente dai raggi solari, per richiudersi quando i raggi solari vanno via.
La dimorphoteca nonostante è una pianta resistente non tollera temperature sotto gli zero gradi. Quindi nelle regioni del nord durante l’inverno è opportuno portare le piante in un posto ben riparato.
Terreno
La dimorphoteca si adatta a qualunque tipo di terreno,ma preferisce quelli sciolti, fertili, ricchi di sostanza organica e ben drenati. Per le piante coltivate in vaso si utilizzano vasi abbastanza capienti con un miscuglio ottenuto con terra da giardino, torba e la sabbia per favorire il drenaggio dell’acqua delle innaffiature.
Annaffiature
Per quanto riguarda le l’innaffiature, la dimorphoteca va annaffiata abbondantemente e regolarmente dalla ripresa vegetativa e nel periodo della fioritura e nei periodo di siccità,frequentemente quando le temperature sono alte. Bisogna evitare che rimanga asciutta, usando acqua a temperatura ambiente, facendo attenzione a evitare i ristagni idrici che non sono tollerati.
Concimazione
La Dimorphotheca va concimata dalla primavera e per tutta l’estate ogni 2-3 settimane , utilizzando un concime liquido da diluire in acqua, in alternativa ogni 2 mesi si somministra del concime granulare a lento rilascio.
E’ consigliabile usare un concime che oltre a contenere i macroelementi come azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) abbia anche i microelementi anch’essi importanti per una crescita armoniosa della pianta.
Moltiplicazione della Dimorphotheca
La dimorphoteca si può riprodurre per seme e per talea semilegnosa. I semi raccolti in autunno dai fiori appassiti si possono seminare in semenzaio protetto nel mese di febbraio o direttamente in piena terra nel mese di aprile. Quando iniziano a crescere le nuove piantine si eliminano quelle meno robuste, sia per diradare, e per ottenere una distanza media di 30 cm le piantine che fioriranno dopo un mese circa.
Per quanto riguarda la talea, è adatta in modo particolare per la dimorphoteca aurantiaca (Luglio -agosoto). In primavera o in estate è possibile propagare la Dimorphotheca mediante talee semilegnose lunghe 15 cm utilizzando forbici affilate e disinfettate, applicando un taglio obliquo sotto a un nodo e dopo aver eliminato le foglie poste più in basso si sistemano in una composta formata da torba e sabbia
Potatura della Dimorphotheca
Le Dimorphotheca non necessitano di potature, le uniche operazioni da fare sono quelle di eliminare le parti della pianta e le infiorescenze che si seccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie. nel mese di ottobre si tagliano i rami delle specie perenni per favorirne l’incespimento basale.
Questo tipo di piante produce semi fertili, per evitare lo spreco di energie per la produzione della semente rimuovere periodicamente i capolini appassiti.
Malattie della Dimorphotheca
La Dimorphotheca viene frequentemente attaccata dagli afidi e dalla mosca bianca.
La mosca bianca è un insetto bianco simili a una piccola farfalla,per verificare la sua presenza basta scuotere la pianta: se si solleva una nuvola bianca, si è sicuri della sua presenza.
I danni procurati alla pianta sono la sottrazione della linfa grazie alle loro punture nei tessuti per la deposizione delle uova. La melata e gli escrementi, zuccherini e appiccicosi della mosca bianca possono portare all’insorgenza di fumaggini o alla trasmissione di virosi.
Gli afidi sono piccoli insetti di colore verde chiaro come la mosca bianca succhiano la linfa dalle piante provocandone l’appassimento
In entrambi i casi trattare la Dimorphotheca con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista. Generalmente sono prodotti sistemici, che entrano nel circolo linfatico della pianta e e vengono assorbiti durante la nutrizione degli insetti.
Come scritto in precedenza, bisogna evitare i ristagni d’acqua perché altrimenti le radici marciranno provocando il deperimento della dimorphoteca.