Giacinto: scopriamo come coltivare questo splendido fiore primaverile

Giacinto .Hyacinthus orientalis

Il giacinto è una pianta bulbosa che rallegra in primavera appartamenti e giardini con meravigliosi fiori a pannocchia dai colori sgargianti e dal profumo intenso.

Indice dell’articolo

  1. Descrizione
  2. Principali specie di giacinto
  3. Come coltivare il giacinto
  4. Esposizione e clima
  5. Terreno
  6. Innaffiature
  7. Concimazione
  8. Impianto dei bulbi
  9. Moltiplicazione del giacinto
  10. Potatura
  11. Malattie e parassiti
Giacinto-Hyacinthus orientalis.
Giacinto-Hyacinthus orientalis. Credito foto: beautifulexotic.it

Descrizione

Le piante di giacinto sono bulbose della famiglia delle Liliaceae , appartenete al genere: Hyacinthus ,originario del Mediterraneo Orientale, Asia minore e delle regioni tropicali africane.

Il nome di questo genere di piante deriva da Giacinto personaggio mitologico , il ragazzo amato dal dio Apollo e poi ucciso per errore dal dio Zefiro. Apollo cercò di salvare Giacinto adoperando ogni arte medica a sua conoscenza, non potendolo salvare,decise di trasformarlo  in un fiore di colore rosso porpora, il colore del sangue che Giacinto aveva versato.

Il giacinto presenta un bulbo di forma arrotondata da cui nascono a fine inverno delle foglie lunghe anche più di 20 cm,nastriformi erette , sottili e carnose, di colore verde scuro. I fiori sono portati da uno stelo spesso e carnoso che spunta dal centro della rosetta di foglie,sono riuniti in un racemo cilindrico, ricoperto da molti fiori di forma tubolare che sfocia in una apertura a stella , molto  profumati con colori vari dal blu al rosso, rosa, bianco, giallo e arancione.

Giacinto-Hyacinthus orientalis
Giacinto-Hyacinthus orientalis Di Senet – Opera propria, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

In natura lo scapo floreale dei giacinti porta 7-10 fiori o anche meno, mentre le specie ottenute con ibridazione possono presentare pannocchie con più di 20-30 fiori.

Principali specie di giacinto

In floricoltura, per motivi pratici, si distinguono i giacinti nei seguenti gruppi:

  • Giacinto romano: una varietà precoce che si presta alla forzatura con il bulbo ricoperto da una pellicola bianca, con due-tre fusti per bulbo, le foglie sono piccole e lineari con fiori bianco-verdastri campanulati, molto profumati.
  • Giacinto italiano: specie semi-tardiva a fiore bianco, lilla o violaceo, e con il bulbo ricoperto da una pellicola violacea.
  • Giacinto olandese: si tratta di una varietà ibrida tardiva derivata dal Hyacinthus orientalis a fiori grandi che possono essere semplici o doppi riuniti fittamente in una infiorescenza,dai vari colori.
Giacinto-Hyacinthus orientalis.
Giacinto-Hyacinthus orientalis. Credito foto: beautifulexotic.it

Come coltivare il giacinto

Questa è una pianta che si coltiva con facilità ed è tra le bulbose di più facile reperibilità. Il giacinto essendo una pianta perenne,resistente alla coltivazione in piena terra o in appartamento, la resa tra le bulbose più utilizzate in giardinaggio .

Il giacinto può essere coltivato anche in idroponica utilizzando un contenitore pieno di acqua .

Esposizione e clima

Il giacinto preferisce il pieno sole dove cresce meglio, ma può crescere bene anche in zone semiombrose, le piante coltivate in giardino non avranno neppure timore di temperature troppo basse. Le piante coltivate in appartamento durante la fase di fioritura vanno messe dietro i vetri di una finestra o di un balcone, il vaso deve ricevere la luce solare, ma non direttamente e la temperatura non deve scendere al di sotto dei 13 gradi centigradi .

Un’altra cosa da tenere in considerazione è quella di non posizionare il giacinto vicino a termosifoni o caminetti , la pianta soffrirebbe e i boccioli dei fiori tenderebbero a seccare. In estate per non far seccare il bulbo il vaso non deve essere posizionata a contatto diretto con i raggi del sole.

Terreno

Questa pianta per quanto riguarda il giardino non ha particolari esigente in fatto di terreno,bisogna però porre attenzione se il suolo è estremamente argilloso e compatto, può causare ristagni idrici che provocano il marciumi a livello del bulbo.

In questo caso prima di piantare i bulbi, potremo rendere più leggero e aerato il terreno mescolandovi della sabbia grossolana e ammendante organico, un’altra operazione da fare è quella di estrarre i substrato e sul fondo creare uno strato drenante con la ghiaia.

Se il giacinto viene piantato in vaso si può utilizzare un composto con metà terriccio per piante da fiore e metà sabbia grossolana per migliorare il drenaggio.

Innaffiature

Le innaffiature devono essere moderate e fatte quando il terriccio si asciuga.Si innaffia subito dopo la messa a dimora dei bulbi e poi se per due-tre settimane non piove si fa un altra innaffiatura. Quando i giacinti sono in fioritura è un periodo umido e fresco, quindi le annaffiature non sono necessarie per gli esemplari coltivati in giardino. Si innaffia quando è necessario appena i germogli incominciano a crescere e a schiudersi, e fino a che le foglie iniziano a ingiallire si diradano le annaffiature fino a sospenderle del tutto.

Concimazione

I giacinti hanno un fabbisogno nutrizionale da contenuto a moderato e si possono concimare durante e dopo il periodo di fioritura distribuendo un concime granulare e continuando a bagnare per un mese dopo la sfioritura.

Impianto dei bulbi di giacinto

I Giacinti si piantano da ottobre a dicembre ,vanno posti con l’apice verso l’alto a una profondità pari ad una volta e mezzo la loro altezza e vanno distanziati col criterio di “uno sì e uno no”.Copriamo i bulbi col terriccio e compattiamo, innaffiamo e poi aspettiamo la primavera per il risveglio vegetativo.

Per la coltivazione in idroponica dei giacinti si possono utilizzare contenitori appositi che si trovano in commercio. Infatti il bulbo non deve stare a diretto a contatto con l’acqua perché potrebbe marcire, ci devono essere minimo 2 mm di distanza tra la base del bulbo e la superficie dell’acqua.

Moltiplicazione del giacinto

Il giacinto si può moltiplicare in autunno staccando i bulbi più piccoli che si formano alla base del bulbo principale. Ma per ottenere i bulbilli i bulbi devono restare a lungo nel terreno anche più di anno. 

Il bulbillo si mette a dimora in autunno e ci vogliono almeno alcuni anni prima di ottenere piante in grado di fiorire. A livello amatoriale per molte bulbose si riesce a ottenere risultati ottimi, ma nel caso del giacinto e’ difficile avere bulbi come quelli che si trovano in commercio coltivati da florovivaisti specializzati.

Potatura

Il giacinto non necessità di una potatura complessa, sarà sufficiente tagliare i fiori appassiti cosi si aiuta la pianta a non consumare energie utili per le prossime fioriture, a volte si forma una seconda infiorescenza.

Le foglie vengono tagliate quando diventano gialle,quando sono verdi non si tagliano perchè sono importanti per favoriscono l’accumulo delle sostanze di riserva nel bulbo necessarie per la fioritura della successiva stagione. 

Malattie e parassiti

Tra le bulbose, il giacinto è tra quelle che teme maggiormente i ristagni di acqua che favoriscono funghi e muffe .Si può intervenire isolando ed eliminare le piante infette,evitando il ristagno idrico, eliminando il terriccio infettato e disinfettando i vasi, alla comparsa dei primi sintomi effettuare trattamenti antifungini.

Tra le altre avversità del Giacinto segnaliamo

Le larve della Mosca dei bulbi penetrano nei bulbi divorandoli ;
dall’Anguillula dei bulbi delllo stello, un nematode che provoca fenomeni rachitismo, contorsioni e alterazioni dello sviluppo dello stelo, distorsioni e raggrinzamenti fogliari, formazione di noduli a margini giallastri sulle foglie; all’interno dei bulbi causa piccole macchie brunastre, e sulle tuniche esterne strisce nerastre; causa frequentemente anche il marciume dei tessuti.
Le lumache e dalle limacce che si nutrono dei teneri germogli, si possono eliminare manualmente o con l’uso di trappole.
Nerume dei bulbi, una malattia fungina che causa l’ingiallimento e l’appassimento delle foglie a cui segue l’imbrunimento e marciume del bulbo, su cui si evidenziano sclerozi nerastri ;
il marciume del bulbo;
la fusariosi una malattia fungina causata dal clima umido e caldo, da ristagni idrici, dal terriccio  di cattiva qualità o infettato e dal riutilizzo di vasi infetti. Le piante le piante se non sono curate in poco tempo appassiscono e i bulbi ammuffiscono e si svuotano.

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Foto anteprima:Di John O’Neill – Opera propria- Floriade, Canbaerra , CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org