Ibiscus: coltivare il fiore che nel linguaggio dei fiori simboleggia la bellezza

L’ibiscus pianta ornamentale facile da coltivare dai fiori meravigliosi dalle proprietà benefiche , adatta per abbellire giardini e terrazze.

Ibiscus: descrizione

L’ibiscus è un genere di piante che fanno parte della famiglia delle Malvaceae , originarie delle zone temperate dell’Asia e delle isole del Pacifico dove raggiungono dimensioni notevoli, ma oggi si trovano diffuse anche in Europa, Nord America e zone tropicali.

Si tratta di una pianta a portamento eretto e cespuglioso, la corteccia è liscia di colore grigio, ma col passare degli anni diventa rugosa. Le foglie sono ovali con margini dentellati, di colore verde brillante e lucide sulla pagina superiore e a seconda del clima possono essere perenni o decidue.

La fioritura avviene dalla primavera inoltrata fino ai freddi autunnali, i fiori compaiono all’ascella delle foglie o all’apice dei rami sono di grandi dimensioni, campanulati e possono essere semplici o doppi, o plurimi e dalle diverse tonalità di colore dal rosa, del bianco e del viola, con gola in colore contrastante; ci sono anche numerose cultivar di ibisco, con fiori dai colori più vari. Nella zona centrale si trova un lungo pistillo  circondato da una corolla a 5 petali nei fiori semplici. I fiori di ibisco non sono profumati ad eccezione di poche specie come l’Hibiscus arnottianus e Hibiscus waimae, lievemente profumate.

Ai fiori seguono i frutti, grosse capsule semilegnose, di forma ovale, che contengono i semi.

Specie e varietà di Ibiscus

L’ibiscus comprende circa 300 specie di piccoli alberi, arbusti e piante erbacee annuali o perenni, decidue o sempreverdi. Le specie di ibiscus coltivate derivano da diversi incroci,  tra queste troviamo quelle più utilizzate a scopo ornamentale , vediamo quali sono:

Ibiscus rosa sinensis

Ibiscus rosa-sinensis della varietà 'Cayena' Botanic Conservatory, Fort Wayne, USA .
Ibiscus rosa-sinensis della varietà ‘Cayena’ Botanic Conservatory, Fort Wayne, USA . Di Diego Delso, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

L’ibiscus rosa-sinensis originaria della Cina è largamente apprezzata per la sua funzione ornamentale, ci sono oltre 1000 cultivars, ibridi e varietà ,creati con l’ibridazione o da mutazione naturali. Si tratta di un arbusto perenne e semi-rustico con fiori dello spettro dei colori dal rosso al giallo, nei paesi d’origine (la Cina) può arrivare a 10 metri di altezza, ma normalmente arriva a 3 metri di altezza.

Ibiscus syriacus

Ibiscus syriacus  Rose of Sharon
Ibiscus syriacus Rose of Sharon Di Wildfeuer – Fotografia autoprodotta, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

Specie arbustiva a foglie decidue originaria delle zone tra la Cina e l’India, di dimensione medio-alte che può raggiungere anche i 4 m d’altezza. Fiorisce dalla  fine dell’estate fino a metà dell’autunno con fiori bianchi o rosa che possono essere semplici o doppi , presenta una corolla espansa e con gli stami più corti della corolla.

Ibiscus militaris

Ibiscus militaris sul fiume Potomac a Great Falls Park
Ibiscus militaris sul fiume Potomac a Great Falls Park. Di Potomacpalms – Opera propria, CC BY-SA 4.0, commons.wikimedia.org

L’Ibiscus militaris è una pianta erbacea perenne di un paio di metri d’altezza originaria del nord America. La fioritura avviene in estate con fiori che raggiungono i 10-12 cm di larghezza.

Ibiscus trionum

Ibiscus trionum
Ibiscus trionum By Stefan.lefnaer – Opera propria CC BY-SA 4.0, commons.wikimedia.org

LHibiscus trionum  è una pianta annuale originaria delle zone tropicali e subtropicali diffusa in tutta l’ Europa meridionale sia come infestante che coltivata come pianta da giardino.

La pianta cresce rapidamente fino a un’altezza di 20-50 centimetri , ha un aspetto cespuglioso e fiorisce in estate fino all’inizio dell’autunno con fiori gialli o color crema.

Ibiscus mutabilis

Ibiscus mutabilis Cambia i colori del fiore durante un giorno. By Vinayaraj – Opera propria, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

Specie originaria della Cina meridionale e di Taiwan, ora si trova in tutti i continenti tranne l’ Antartide. Fiorisce dalla primavera all’estate con fiori dalla larghezza di   8-12 cm e cambiano colore nel corso del tempo: i fiori sono bianchi al mattino, diventano rosa a mezzogiorno e rossi la sera dello stesso giorno.

Ibiscus elatu

Specie sempreverde tipica delle zone di montagna umida di Cuba e della Giamaica ,arriva a 25 metri di altezza e i 35 cm di diametro, utilizzata per la fabbricazione di mobili di pregio. Presenta foglie a forma di cuore portate da larghi piccioli con fiori a imbuto.

Come coltivare l’Ibiscus

Gli ibiscus sono piante rustiche e versatili quindi abbastanza facili da coltivare sia in piena terra o in vaso come alberello. In Italia si trova in quasi tutte le città a clima mite essendo resistenza agli agenti inquinanti e alle avverse condizioni climatiche. È stato introdotto negli Stati Uniti come ornamentale dove si è naturalizzato come erbaccia di terreni coltivati ​​e terreni liberi.

Esposizione e clima

L’ibisco sono un genere di piante che amano il caldo e le estati molto lunghe , preferiscono posizioni molto luminose con esposizioni ai raggi solari diretti. Può stare anche in zone ombrose ma in questo caso l’eccessiva ombra causa scarse fioriture.

Sono piante che non sopportano i freddi invernali e possono stare all’aperto solo nelle zone con clima mite, nelle zone in cui  le condizioni climatiche non permettono di tenere la pianta all’aperto per tutto l’anno in inverno, quando la temperatura scende al di sotto dei 13°C, vengono portati dentro casa. Quando l’ibisco si riporta all’esterno va abituato gradualmente all’aria aperta posizionandola inizialmente  all’ombra e protetta per un bel pò di giorni, per una decina di giorni si posiziona al sole diretto ma solo la mattina, riportandola all’ombra nelle ore di punta. Successivamente si può lasciarla al sole, ma senza concimarla per almeno un mese per darle in tempo di abituarsi al cambio di sistemazione.

Le piante in casa vanno collocate in una posizione molto luminosa, al riparo dalle correnti d’aria. Nel periodo estivo per evitare che la temperatura superi i 25°C arieggiare il locale in cui si trova l’ibisco .

Terreno e rinvaso

Gli Hibiscus  sono poco esigenti per il tipo di terreno, crescono anche in terreni poveri e sassosi; ma prediligono terreni freschi, mediamente ricchi di humus, con un buon drenaggio. Le piante coltivate in vaso si rinvasano ogni 1-2 anni in primavera in un contenitore più grande e utilizzando un terriccio uguale a quello usato per la prima messa a dimora. Dopo il rinvaso si colloca la pianta in una posizione molto luminosa ma lontana dal sole diretto.

Innaffiatura

Sono piante rustiche che possono sopportare lunghi periodi di siccità o brevi periodi con presenza di acqua stagnante sulle radici. In estate l’ibisco va innaffiato spesso per mantenere il terreno umido ma evitando i ristagni idrici prolungati.

Concimazione

L’ibisco si concima dalla ripresa vegetativa fino all’autunno ogni 15-20 giorni con concimi da diluire nell’acqua delle innaffiature. Sono piante sensibili al fosforo, un accumulo nel substrato porta a un declino della pianta. Quindi si consiglia un concime che oltre a contenere i macroelementi come azoto, fosforo e potassio e i microelementi  un concime con 7 parti di azoto, 2 di fosforo e 7 di potassio, e per le concimazioni fogliari un concime del tipo 10:40:10. In autunno e in inverno le concimazioni vanno sospese.

Come moltiplicare l’Ibiscus

Gli ibiscus si propagano per seme le specie annuali e per talea legnosa le specie perenni.

La semina viene effettuata nel mese di marzo interrando i semi in un vassoio e coperti con un foglio di plastica trasparente per  mantenere costante l’umidità  e tenuti a una temperatura di 18°C fino alla germinazione. Dopo la germinazione dei semi il foglio di plastica va tolto e si aumenta gradualmente  la luce,  appena le piante sono grandi si trapiantano e si coltivano come le piante adulte.

La propagazione per talea si fa tra aprile ed agosto utilizzando un germoglio lungo 8-10 cm con alla base un pezzo di legno prodotto nell’anno precedente dalla pianta madre, la base della talea va immersa in una polvere rizogena per stimolare la produzione di radici. Le talee si piantano in cassette  contenente terriccio misto a sabbia di fiume, che vanno ricoperta con un foglio di plastica trasparente e tenute alla luce ma non al  sole diretto a una temperatura di 21°C.

La copertura va tolta quotidianamente per controllare il grado di umidità del terreno ed eliminare eventuale condensa sul foglio di plastica. Le talee impiegano circa 3 mesi per radicare , poi si potranno trapiantare in vasi singoli di 10 cm di diametro.

Potatura

L’ ibisco presenta uno sviluppo vigoroso e a partire dai 3-4 anni di età va potato per rinvigorire la pianta, stimolare la produzione di nuovi germogli che produrranno i fiori nella stagione successiva, e per modellarne la forma. Si pota in primavera  eliminando eventuali rami rovinati o indeboliti, o a fine autunno dopo la fioritura per contenerne lo sviluppo e darle forma , effettuando un  taglio netto appena sopra il nodo. L’ibisco viene allevato ad alberello e si fa la cimatura  degli apici allo scopo di stimolare la formazione delle ramificazioni laterali e avere una pianta più folta.

Malattie, parassiti e cure

Sono piante soggette agli attacchi di acari, afidi e cocciniglie e le errate tecniche di coltivazione possono provocare diverse fisiopatie .

I germogli , rami giovani e i boccioli fiorali possono essere attaccati dal ragnetto rosso  e dagli afidi. La presenza degli afidi oltre a indebolire la pianta perchè succhiano la linfa portano alla produzione di melata che rappresenta un substrato per la crescita fumaggini, provocate da funghi. Trattare la pianta con antiparassitari specifici reperibili da un buon vivaista.

Nel caso del ragnetto rosso le foglie iniziano a ingiallire e presentano piccole punteggiature gialle, con una lente di ingrandimento potete vedere piccoli puntini rossi con quattro zampe in movimento, nella parte inferiore delle foglie, delle ragnatele sottili.

La mancanza di umidità favorisce la prolificazione del ragnetto rosso , quindi sarà necessario mantenere l’ambiente umido intorno alla chioma. Se invece l’infezione è grave, si interviene con acaricidi specifici.

Anche le cocciniglie possono attaccare l’ibisco, si manifestano con delle macchie scure sulle foglie e sui fusti con presenza di fiocchetti cotonosi. La cocciniglia la possiamo combattere con olio minerale, ma se le infestazioni sono gravi, o si utilizzano le apposite pastiglie da vaso, o insetticidi sistemici da somministrare tramite irrigazione.

Foto anteprima di Rébecca Lecluse Perrin da Pixabay