L’Ipomea è un genere di piante della famiglia delle Convolvulaceae che comprende circa 500 specie tutte diverse e accomunate da fiori dai colori vivaci note col nome di “campanelle” (nome comune dato anche per specie di altri generi). Il genere è originario dei paesi tropicali asiatici e americani. In Italia le sole piante presenti allo stato spontaneo sono l’ Ipomoea purpurea, Ipomea sagittata e Ipomoea stolonifera.
Utilizzo
L’Ipomea può essere utilizzata come pianta ornamentale per ricoprire pergolati, recinzioni e muri. Dotata di tralci lunghi , si arrampicano su qualsiasi sostegno hanno a disposizione come i tralicci, le recinzioni, pergole o archi, perfino sui pali o su altre piante. Possono essere utilizzate come piante ricadenti nelle fioriere. L’Ipomea si inselvatichisce facilmente , la vediamo crescere nelle siepi, sui recinti , dal livello del mare a 600 m di altezza circa in tutte le regioni d’Italia tranne in Valle d’Aosta ed Umbria .
I tuberi di alcune specie, come ad esempio Ipomoea batatas, vengono consumati come alimento, invece Ipomoea aquatica viene consumata in Asia come verdura. I semi dell’ Ipomoea violacea contengono LSA, una sostanza dagli effetti allucinogeni.
Caratteristiche
Sono piante con un fusto volubile o rampicante che possono espandersi fino a 3-4 metri di lunghezza, il fogliame può essere di forma trilobata, ovata o cuoriforme . Le fioriture vanno dall’estate fino al tardo autunno, producono fiori grandi, con colori smaglianti, che asseconda della specie vanno dal bianco al blu, al rosso, il porporino e tonalità diverse degli stessi. I fiori si aprono solo al mattino, perdendo di turgore nelle ore pomeridiane per questo in Inghilterra viene chiamata Morning Star, cioè Stella del Mattino. Fa eccezione la Ipomea bonae-noctis che sboccia alla sera e si chiude alla mattina e ha dei fiori bianchi che attirano le farfalle notturne.
Principali specie
L’Ipomea comprende sia specie rampicanti annuali (Ipomoea bonariensis, I. pandurata, I. alba) e specie perenni solo dove l’inverno è mite poiché temono il freddo al di sotto dei 10-12°C, e anche 2 specie ornamentali con radici bulbose.
Consigli per la coltivazione dell’Ipomea
Ambiente
Le ipomee vanno piantate in posizioni soleggiate e riparate ,dove i raggi del sole arrivano diretti sulle foglie e sul fusto della pianta .Quelle annuali seccano con l’arrivo del freddo,ma per fortuna si riseminano da sole e spesso diventano infestanti disturbando altre piante con il loro vigore.
Terreno
Le specie bulbose prediligono un terreno leggero e per tenere al riparo il tubero si consiglia di coprire il terreno alla base della pianta con foglie secche o lapillo , le specie erbacee annuali sono di facile coltivazione sono poco esigenti riguardo al terriccio, ma diventano più rigogliose e fiorifere se il suolo è fertile.
Annaffiatura
In genere l’ipomea sopporta la siccità, ma per avere un’ abbondante fioritura è opportuno annaffiare regolarmente, lasciando asciugare il terreno per qualche giorno prima di annaffiare nuovamente
Per le piante coltivate in vaso si sistema un sottovaso con del ghiaino o altro materiale ed acqua per mantenere intorno alla pianta un ambiente umido
In inverno, le annaffiature vanno ridotte, ed è preferibile lasciare il terreno quasi asciutto per evitare ristagni e marciumi della pianta.
In estate col caldo è opportuno nebulizzare le foglie evitando però di bagnare i fiori.
Come moltiplicazione l’Ipomea
L’ipomea si moltiplica per seme, si può seminare in aprile proteggendo però il vaso da eventuali abbassamenti di temperatura,oppure direttamente a maggio.
I semi vengono immersi in acqua tiepida per 12 ore per favorire la germinazione.
Le specie rampicanti vanno seminate nel vaso o nel terreno definitivo di coltivazione. Dopo che i semi sono germinati (di solito dopo 1-3 settimane) , si diradano i germogli distanziandoli a 7 cm di distanza.
Concimazione
Le piante possono essere concimate ogni due settimane utilizzato un concime liquido da diluire nell’acqua di irrigazione a partire dal mese di giugno. Il concime deve averesia macroelementi come azoto (N), fosforo (P), potassio (K) ed i microelementi, come magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), per fovorire uno sviluppo armonioso delle pianta.
Potatura
Generalmente l’ipomea non si pota , però a seconda della specie, si può cimare la pianta per darle una forma e contenerne lo sviluppo rigoglioso, poi vanno solo eliminate le foglie che via via seccano
Parassiti, malattie ed altre avversità
L’ipomea non è soggetta a malattie, ma può subire infestazioni di afidi o di acari per questo è bene tenere sotto controllo le piante più giovani, più soggette all’attacco dei parassiti, ed utilizzare prodotti specifici per eliminare il problema
Se le foglie cominciano ad ingiallire e ci sono piccole macchie gialle e marrone potrebbe essere un attacco di acari (o ragnetto rosso) e si può rimediare aumentando l’umidità intorno alla pianta , solo nel caso di infestazioni gravi, utilizzare un insetticida specifico.