La bocca di leone è una pianta protagonista delle aiuole e giardini, e il cui nome deriva per la forma particolare del suo fiore.
Indice dell’articolo
- Bocca di leone: descrizione della pianta
- Come coltivare la bocca di leone
- Esposizione e clima
- Annaffiatura
- Terreno
- Concimazione
- Come moltiplicare la bocca di leone
- Potatura
- Parassiti e malattie
Bocca di leone: descrizione della pianta
L’antirrhinum, noto col nome popolare di “bocca di leone” è un’erbacea perenne ma coltivata come annuale o biennale appartenente alla famiglia delle Plantaginaceae. Questo genere di piante ha un’ampia diffusione, e comprende una quarantina di specie diverse appartenenti al genere Antirrhinum che si ritrovano allo stato spontaneo nelle regioni mediterranee fino ad 800 metri di quota, la più nota è l’Antirrhinum majus.
Le piante risultano molto ramificate e cespugliose e in base alla varietà possono toccare varie altezze, dai 25 ai 120 cm di altezza e presentano steli erbacei lisci e un po’ legnosi alla base con numerose foglie lanceolate-oblunghe di colore verde scuro, le foglie inferiori sono opposte, le altre alterne.
La fioritura avviene dal mese di giugno fino all’arrivo dell’autunno con fiori disposti in una spiga a grappolo, la corolla è gonfia e i due labelli ricordano le labbra e per questa caratteristica prendono il nome di bocca di leone.
I fiori dopo l’impollinazione si trasformano in capsule contenenti numerosi piccoli semi crestati, che possono essere raccolti e conservati.
Come coltivare la bocca di leone
La bocca di leone è una pianta facile da coltivare e non richiede cure particolari tranne che per la temperatura e la corretta esposizione, e può essere piantata in giardino ma anche in vaso.
Esposizione e clima
Sono piante che richiedono una esposizione in pieno sole per poter avere una copiosa fioritura, tollerano la mezz’ombra, soprattutto le varietà selezionate negli ultimi anni sono resistenti alla ruggine, ma è impossibile ottenere le stesse fioriture garantite da una maggiore esposizione ai raggi del sole.
Le bocche di leone anche se sono molto resistenti non tollerano le gelate e le temperature sotto lo zero per un lungo periodo, quindi se si vogliono allevare come perenni nelle regioni con inverni rigidi, occorre riparare al coperto le piante in vaso, le piante in piena terra per proteggerle dal freddo si ricoprono con un telo di tessuto non tessuto.
Annaffiatura
L’antirrhinum si innaffia regolarmente nel periodo primaverile – estivo, ma si deve fare attenzione a non lasciare ristagni idrici che non sono tollerati, controllate sempre che il terreno sia ben asciutto e che il drenaggio funzioni bene. Tra un innaffiatura e la successiva attendere che il terreno si sia asciugato. In autunno e in inverno per le piante all’aperto non sono necessarie innaffiare, queste piante si “accontenteranno” delle precipitazioni. Per le piante al coperto le innaffiature vanno sensibilmente ridotte al minimo e nei periodi più freddi si mantiene il terreno leggermente umido.
Terreno
Questa pianta cresce senza problemi in qualsiasi terreno, ma ama terreni sciolti, ben drenati e ricchi di materia organica, predilige anche i suoli con una buona quantità di calcio. Per la piante coltivate in vaso è da preferire un terriccio per piante fiorite l’80% con l’aggiunta del 20% sabbia grossolana.
Concimazione
La concimazione della bocca di leone va fatta a partire dalla primavera e per tutta l’estate ogni due settimane con un concime per piante da fiore da diluire nell’acqua delle annaffiatura, in autunno e in inverno le fertilizzazioni vanno sospese. In alternativa si può utilizzare un concime granulare a lenta cessione o liquido diluito nell’acqua delle annaffiature.
Come moltiplicare la bocca di leone
La moltiplicazione dell’Antirrhinum avviene per seme a fine febbraio o nel mese di marzo sistemando i semi sopra una composta formata da torba e sabbia, si inumidiscono con un nebulizzatore e si ricoprono con sottile strato di sabbia.
Le germinazione avviene entro 10- 15 giorni e poi si attende che le piantine possono essere manipolate per effettuare il trapiantano nel contenitore definitivo, la semina direttamente a dimora si può effettuare in primavera.
Potatura
Quando il periodo della fioritura è terminato si interviene eliminando i fiori avvizziti e gli steli secchi, le parti danneggiate della pianta o potando le ramificazioni troppo lunghe, in questo modo si andrà a contenere l’altezza a favore della fioritura e si dona alla Bocca di Leone una forma armoniosa.
Parassiti e malattie
Queste piante temono gli afidi neri che rovinano le spighe dei fiori, possono essere trattati con antiparassitari specifici in vendita nei negozi specializzati. Le bocche di leone temono il marciume radicale e se esageriamo con le innaffiature possiamo avere questo inconveniente.
La bocca di leone teme le malattie fungine come la Botrytis cinerea che crea macchie sulle fogliari e una muffa grigia ed è favorita dalle eccessive innaffiature e dalla troppa umidità dell’aria, con la Peronospora antirrhini le foglie si deformano e poi si ricoprono di muffa grigia, la lotta è chimica con prodotti specifici.
Foto anteprima di Crochet.david – Opera propria, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org