La Solandra: l’esuberanza e il fascino dei paesi tropicali

Solandra maxima

La Solandra è un genere di piante da fiore perenne che fa parte della famiglia delle Solonaceae e prende il nome dal naturalista svedese Daniel Carlsson Solander discepolo di Linneo ed esploratore che accompagnò nei loro viaggi Sir Joseph Banks e il capitano Cook.

La Solandra sono coltivate a scopo ornamentale nelle regioni caratterizzate da un clima mite come la Puglia e la Calabria e soprattutto in Sicilia e a Ischia,infatti sono piante  originarie dei Caraibi , del Messico e del Sud America .

Descrizione

Nei giardini mediterranei sono molto apprezzate le piante di Solandra ; si tratta di arbusti rampicanti molto vigorosi, e con una vegetazione lussureggiante, formati da steli robusti semilegnosi con grandi foglie lanceolate di colore verde scuro con leggera peluria nella pagina inferiore.
Nel  periodo della fioritura all’estremità dei rami sbocciano fiori imbutiformi molto grandi con petali carnosi , quando sono completamente aperti tendono ad arricciarsi . I fiori della Solandra come quelli della   Brugmansia sono gradevolmente profumati durante la sera, il profumo dei fiori si sente anche dopo una pioggia. .

Con il passar dei giorni i fiori cambiano di colore assumendo un colore giallo intenso, quando i fiori cadono seguono i frutti che sono delle bacche di forma sferica che diventano gialle quando sono mature.

Le parti verdi della pianta sono altamente tossiche a causa del contenuto di alcaloidi tropani. I sintomi causati dall’ingestione di parti di pianta includono secchezza della gola, mal di testa, debolezza, febbre, delirio , allucinazioni e insufficienza circolatoria e respiratoria potenzialmente fatale .

Varietà di Solandra

Esistono diverse specie di solandra ,ma quelle più diffuse sono la solandra maxima originaria delle foreste tropicali dal Messico al Venezuela, chiamata anche coppa d’oro o rampicante dai calici dorati, si tratta di una pianta sempreverde, robusta e sarmentosa con fusti legnosi , può raggiungere i 10 metri di altezza, le foglie sono di forma ellittica di colore verde lucido, lunghe 15 centimetri; i fiori a forma di tromba sono di colore giallo oro con striature bruno-violacee all’interno.

Solandra maxima
Solandra maxima

Fiorisce da metà inverno alla tarda primavera. L’altra varietà è la Solandra longiflora che può raggiungere i 9 metri di altezza con foglie arrotondate alla base di colore verde scuro, lunghe 5-12 cm. i fiori lunghi anche 30 cm, con la corolla sfrangiata, sono a forma di tromba, con un lungo calice di colore bianco o giallo pallido e striature bruno-violacee all’interno. Originaria delle foreste tropicali di Cuba ed isola Hispaniola. L’ epoca di fioritura è compresa tra ottobre e primavera.

 Solandra longiflora - Brooklyn Botanic Garden - Brooklyn, NY   CC BY-SA 4.0
Solandra longiflora – Brooklyn Botanic Garden – Brooklyn, NY  CC BY-SA 4.0

Coltivazione della Solandra

Esposizione

La Solandra essendo una pianta esotica apprezza i climi miti e temperati ,ma teme il freddo e i venti gelidi,soffre già a 8 gradi , quindi nei climi freddi va allevata in un grande vaso per assere riparata in inverno e in primavera inoltrata riportata all’esterno. Nelle zone a clima mite la Solandra va addossata a un muro soleggiato e che la ripari dai venti. Gli ambienti soleggiati favoriscono una crescita vigorosa e un’abbondante fioritura.

Terreno

La Solandra cresce bene in tutti i tipi di suolo purchè siano ben drenati, ma predilige un substrato  molto ricco di sostanza organica 

Irrigazione

La Solandra si accontenta dell’acqua piovana, ma anche se non teme la siccità nei periodi più caldi e di prolungata siccità è preferibile annaffiarla almeno una volta a settimana.

Concimazione

La concimazione deve favorire la crescita della pianta: da marzo a settembre va eseguita ogni ogni 2 settimane con un prodotto per piante da fiore.

Nel periodo autunnale si può intervenire somministrando concime granulare a lento rilascio o, in alternativa interrando alla base della pianta dello stallatico maturo.

Moltiplicazione della Solandra

La Solandra si riproduce per seme disponendo i semi in un terriccio misto a torba mantenuto umido. Quando le piantine raggiungono qualche centimetro di altezza si trasferiscono in vaso o in piena terra. ma in estate la Solandra si può propagare per talea di ramo dell’anno: si preleva una porzione apicale della pianta e si interra in un miscuglio di sabbia e torba. Dopo che è avvenuta la radicazione si trasferisce la pianta in vaso o in piena terra.

Potatura

La Solandra essendo una pianta molto vigorosa va potata ogni anno per contenerne lo sviluppo e darle forma armoniosa e favorire l’emissione di nuovi getti

Malattie e parassiti

Se c’è elevata umidità la solandra teme l’oidio (o mal bianco) ,le piante  vanno trattate con un prodotto a base di zolfo, che agisce prevenendo l’infezione o bloccandola se è agli inizi. Se l’infezione è in stato avanzato si possono utilizzare prodotti antioidici come la purina Bupirimate. La Solandra può essere attaccata da diversi parassiti come la cocciniglia, l’ozicorrinco e gli afidi soprattutto sui boccioli dei fiori.

Gli afidi si possono tenere sotto controllo o con insetticidi reperibili in commercio  o con prodotti a base di piretro, un insetticida naturale ricavato dai fiori della Tanacetum cinerariifolium ed efficace in egual modo sulla pianta colpita.

Quando l’infestazione di cocciniglia è già avanzata si interviene  con oli e sostanze chimiche. a fine inverno quando si schiudono le uova si somministra  l’olio bianco. Un altro effetto insetticida si con il sapone molle che sgrassa e uccide quei parassiti con apparati succhiatori.

L’ozicorinco vive in cunicoli sotterranei dopo il tramonto esce  e raggiunge le foglie più giovani e tenere per cibarsene .

L’oziorrinco si combatte o con l’utilizzo di antiparassitari specifici ,con apposite esche con insetticida   interrate nel suolo sottostante la pianta. Se non si vogliono utilizzare prodotti chimici un altro metodo è quello di porre alla base del tronco delle tavolette di legno o fogli di cartone cosparsi di un collante naturale dove gli insetti rimarranno attaccati.