La Strelitzia l’uccello del paradiso

Strelitzia

La Strelitzia pianta a scopo ornamentale a portamento cespuglioso e con il fiore tropicale per eccellenza.

Strelitzia descrizione della pianta

Strelitzia è un genere di piante erbacee appartenenti alla famiglia delle Musaceae originarie dell’Africa australe. Sono chiamate “uccello del paradiso”, il nome botanico gli venne assegnato per onorare la sposa del re d’Inghilterra Giorgio III, Sophia di Mecklemburg-Strelitz.

Queste piante hanno un portamento cespuglioso, possono raggiungere i 2 metri di altezza ma ci sono specie con crescita molto contenuta adatte per la coltivazione in vaso, quindi può essere un’ottima pianta d’appartamento.

L’apparato radicale di queste piante è carnoso, robusto e molto voluminoso, alcune volte può essere rizomatoso. Le Strelitzia non hanno un fusto , in alcuni casi presentano un falso fusto composto dai piccioli delle foglie molto vicini tra loro. La lamina fogliare di forma ovale-lanceolata può misurare 30 cm è lucida, di consistenza coriacea, di colore verde scuro.

La fioritura può durare da ottobre a maggio inoltrato, e le infiorescenze sono portate da scapi che sono più lunghi delle fogliari, sono di forma cilindrica ed eretti. L’infiorescenza si trova all’interno di una spata dove ci possono essere dai 5 agli 8 fiori di forma particolare , ricordano quella di un uccello in volo, in modo particolare la Gru. Nella Strelitzia reginae  i fiori sono di colore arancione , la corolla è formata da tre tepali azzurri.

In natura l’impollinate di queste piante avviene grazie a piccoli uccelli che non sono presenti nostri climi, quindi le nostre piante vengono impollinate artificialmente.

I semi si trovano all’interno di una capsula triloculare e sono di forma tondeggiante, neri, con la parte esterna piumosa di colore d arancione.

Sono piante molto longeve. Si hanno segnalazioni di strelitzie di età superiore ai 100 anni.

Principali specie di Strelitzia

Il genere Strelitzia comprende diverse specie tra le quali ricordiamo:

Strelitzia reginae

Strelitzia Reginae
StrelitziaReginae By Cliff from Arlington, Virginia, USA – Bird of Paradise (Strelitzia reginae), CC BY 2.0, commons.wikimedia.org

Questa è la specie a scopo ornamentale più nota e diffusa, proviene dal Sud Africa,  si presenta senza fusto e con un folto cespuglio di foglie ovali lucide coriacee, con una venatura centrale, lunghe circa 30-40 cm., sono di colore verde brillante e con sfumature bluastre, portano robusti piccioli lunghi 75 cm.

Il periodo di fioritura va da ottobre a maggio, con steli fiorali che possono misurare fino a 90-120 cm. Le brattee che si trova sugli steli fiorali, si aprono e lasciano sbocciare in sequenza 5-6 fiori composti da sepali giallo-arancio e tre petali viola-azzurri.

Strelitzia nicolai

Strelitzia nicolai. Specie del Sud Africa fotografate a Ventura
Strelitzia nicolai. Specie del Sud Africa fotografate a Ventura, CA By Eric in SF – Opera propria, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

Questa è la seconda specie più diffusa di Strelitzia, rispetto alla Strelitzia reginae ha uno sviluppo maggiore può superare gli 8 metri e produce fiori dai colori meno sgargianti di colore azzurro, bianco o lillà con la spata di colore blu molto scuro. . Le foglie sono grandi lunghe fino a tre metri e larghe anche 1,5 metri e di di un bel verde brillante, si sfaldano sotto l’azione del vento.

Strelitzia juncea

Fiori della Strelitzia juncea nei giardini botanici di Kirstenbosch,Cape Town.
Fiori della Strelitzia juncea nei giardini botanici di Kirstenbosch,Cape Town. By Andrew massyn – Opera propria, Dominio pubblico, commons.wikimedia.org

Specie originaria del sud Africa, con foglie erette e aghiformi che possono raggiungere i due metri di altezza. Questa  pianta è resistente alla siccità e si ritiene sia una delle più resistenti al gelo del genere Strelitzia.

Strelitzia caudata

La Strelitzia caudata , nota come strelitzia di montagna o banana selvatica , è una specie di Strelitzia  che ricorda un albero di  banana .proveniente dall’Africa e dalle montagne Chimanimani dello Zimbabwe a sud fino al Mozambico , le province settentrionali del Sud Africa e l’ Eswatini (Swaziland).   È una delle tre grandi specie di Strelitzia simili a banane , tutte originarie dell’Africa meridionale, le altre due sono S. alba e S. nicolai .

Strelitzia alba o augusta

Strelitzia alba
Strelitzia alba By © Citron, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

Specie originaria del sud Africa può arrivare a misurare raggiungere i 5-6 metri , con foglie più allungate e strette rispetto alla Strelitzia reginae e possono raggiungere i due metri di lunghezza . Fiorisce da ottobre a novembre con fiori bianchi racchiusi da una spata di colore verde cupo tendente al porpora.

Come coltivare la Strelitzia

La Strelitzia sono piante facile da coltivare se la posizioniamo nel luogo adatto, con luce abbondante e temperature miti.

Esposizione e clima

Questa pianta si può coltivare all’aperto nelle zone a clima mite dove la temperatura non scende sotto i 5 gradi , in tal caso si deve tenere in un posto riparta in inverno.

Le temperature ideali per coltivare la Strelitzia sono comprese  intorno ai 20/25° C o superiore, è importante che non scendano sotto i 5 gradi.

La Sterlizia ama la luce intensa e il pieno sole, ma non nelle ore più calde delle giornate estive. Le piante coltivate in casa vogliono frequenti ricambi d’aria ma evitando le correnti fredde.

Terreno e rinvaso

La Sterlizia predilige un terriccio fertile con concime maturo e sabbia grossa per favorire il drenaggio dell’innaffiatura infatti la pianta non sopporta i ristagni dell’acqua.

Le piante coltivate in piena terra il terreno deve essere profondo e sciolto, con l’aggiunta di sostanza organica.

 La Sterlizia si rinvasata ogni anno in primavera e fino a quando non avrà raggiunto cinque anni quando è considerata adulta e inizia a fiorire utilizzando un vaso un po’ più grande l’ultimo misurerà 30 centimetri di diametro. Poi ogni anno in primavera si toglie solo qualche centimetro di terriccio e si sostituisce con quello nuovo. 

Innaffiatura

Queste piante resistono alla siccità quindi le piante in piena terra non hanno bisogno di frequenti innaffiature specialmente nelle stagioni delle piogge ; se coltivata in vaso si irrigata quando la terra inizia a seccarsi in superficie Nel periodo di riposo vegetativo che va da giugno a luglio si annaffia in maniera molto più moderata.

Sono piante che amano gli ambienti umidi quindi vanno fatte delle nebulizzazioni alle foglie durante i periodi più caldi ma evitando di bagnare i fiori.

Concimazione

La Sterlizia si concima da ottobre a maggio ogni mese con un concime da da sciogliere nell’acqua delle innaffiature. Nelle piante con meno di 5 anni ci deve essere un maggiore apporto di Potassio e Azoto, e in quantità dimezzata per il Fosforo. Mentre, le piante con più di cinque anni d’età si consiglia di somministrare un apporto di potassio che deve essere il doppio dell’azoto, e poco fosforo. Oltre alla presenza di questi elementi nelle concimazioni devono essere presenti i microelementi necessari per lo sviluppo e la crescita ottimale delle piante. Inoltre si raccomanda l’apporto di chelati di ferro, due volte all’anno, per renderlo più disponibile per rafforzare la pianta.

Moltiplicazione della Strelitzia

Strelitzia si può moltiplicare per seme o per divisione dei cespi. Nella moltiplicazione per seme i semi impiegano 1 o 2 mesi prima di germinare e all’inizio la crescita è lenta, le piante impiegano 4-5 anni per la prima fioritura.

Con la riproduzione tramite la divisione dei cespi radicali, i primi fiori si avranno nel giro di due anni. Questa procedura si esegue nel mese, si deve togliere la pianta dal vaso dividendo in due l’apparato radicale con un utensile affilato e disinfettato. Le porzioni ottenute vanno trattate con un fungicida a base di zolfo e si piantano in vasi distinti andranno sistemati al caldo e alla luce ma non ai raggi diretti del sole e si tiene il terriccio appena umido.

Le nuove piante impiegheranno circa un mese e mezzo prima di attecchire, dopo si potranno trattare come le piante adulte

Potatura

La Strelitzia  non va potata, ma vanno eliminate le foglie che si disseccano che possono essere veicolo di malattie parassitarie, quelle danneggiate si recidono a circa 2 cm dal terreno per favorire l’emissione di nuove foglie, vanno rimossi i fiori che sono appassiti.

Malattie, parassiti e cure

 Le eccessive annaffiature possono portare al marciume radicale e basale causato da un fungo la Phytophtora spp., la pianta presenta un aspetto malandato con un accrescimento stentato, le foglie quelle esterne e poi quelle interne ingialliscono e in fine avvizziscono. Dopo i primi sintomi il colletto della pianta imbrunisce. 

Per rimediare, si estrae la pianta dal vaso e si tolgono le parti rovinate. Le parti tagliate vanno trattate con un fungicida in polvere ad ampio spettro, poi si aspetta l’asciugatura del terreno o si utilizza del terriccio già asciutto. A questo punto, la pianta va ricollocata nel vaso aspettando 7 giorni prima di innaffiare per dare il tempo alle superfici di taglio di cicatrizzarsi.

La mancanza di umidità porta alla comparsa del ragnetto rosso che fa ingiallire le foglie e ne provoca la loro caduta, per contrastarlo riportare l’umidità dell’ambiente ad un livello ottimale tramite le nebulizzazioni.

La Strelitzia viene attaccato dagli afidi trattare la pianta prima della fioritura si possono eliminare questi insetti lavando la pianta e trattandola con insetticidi specifici o biologici.

Si possono riscontrare infestazioni di cocciniglie su queste piante , si può eliminare lavando le piante con acqua e sapone neutro e dopo si dovranno sciacquano per bene. Per le piante grandi all’aperto, si possono utilizzare degli antiparassitari specifici reperibili da un buon vivaista.