La Lobelia è una pianta annuale coltivata per la decorazione di giardini, gazebi, pergole o terrazzi, adatta anche per i meno esperti.
Lobelia: descrizione
La lobelia è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Campanulaceae , ha una distribuzione cosmopolita, principalmente in zone tropicali calde e temperate del mondo, sono poche le specie che si estendono nelle regioni temperate più fredde. Il nome di queste piante è un omaggio di Linneo al botanico fiammingo Matthias de Lobel (1538–1616), botanico del re Giacomo I d’Inghilterra.
La Lobelia ha una radice fascicolata e può raggiungere, in natura, altezze considerevoli, ma le specie utilizzate per abbellire i giardini non superano i 50 cm di altezza. La chioma presenta fusti sottili e flessibili di colore verde sui quali si sviluppano delle delicate foglie di forma ovata o lanceolata con dal colore verde chiaro e leggermente profumate.
La fioritura avviene dalla fine della primavera all’autunno producendo piccoli fiori tubulosi con corolla dei fiori, che a seconda delle specie, possono essere viola, blu, azzurri, bianchi o rossi.
Varetà e specie di Lobelia
Il genere Lobelia comprende specie erbacee o arbustive, annuali o perenni, talora con aspetto arborescente. Alcune specie, note come “lobelie giganti”, hanno lunghe infiorescenze a spiga claviformi, alte sino a 4 m, sorrette da un’ampia rosetta fogliare. Di seguito le specie maggiormente conosciute e diffuse.
Lobelia erinus
È una pianta perenne, prostrata, originaria delle regioni più a sud del continente africano, usata in Europa come pianta da bordura e da aiuola o come pianta da vaso. Il fusto è esile con foglie sottili dal bordo frastagliato, alla cui sommità presentano una corolla pentalobata, tra gli 8 e i 10 mm di diametro; il frutto ha una capsula che raggiunge i 5–8 mm, contenente numerosi semini. Le varietà principali presentano fiori blu, azzurri, bianchi, rosa o rossi. Il colore dal blu al viola è tipico delle piante selvatiche, mentre alcune delle migliori varietà coltivate sono: ‘Blue Moon’, ‘Cascade’, ‘Gracilis’, ‘Rosamund’ e ‘Crystal Palace’
Lobelia inflata (tabacco indiano)
La Lobelia inflata , nota anche come tabacco indiano è originaria del Nord America orientale è una pianta erbacea annuale o biennale che cresce fino a 15-100 cm di altezza, con steli e foglie ricoperti di minuscoli peli. Le foglie lunghe circa 8 cm sono ovate e dentate e disposti alternativamente. I fiori viola sono di colore viola e di giallo all’interno e compaiono dalla metà estate fino all’autunno. I semi sono piccoli, marroni, deiscenti e cartacei. I nativi americani fumavano o masticavano le foglie per combattere le malattie dell’apparato respiratorio e muscolare, come purgante e come medicina cerimoniale.
Sebbene possa essere usato in medicina, il consumo di lobelia provoca effetti avversi , come sudorazione, nausea , vomito, diarrea , tremori, battito cardiaco accelerato, confusione mentale, convulsioni, ipotermia , coma o forse morte. La radice è tossica e può essere fatale se mangiata.
Lobelia cardinalis (fiore cardinale)
Si tratta di una specie acquatica originaria del nord America, presenta una rosetta compatta di grandi foglie di colore verde scuro con steli che possono superare i 60 centimetri di altezza. La fioritura è particolare, i fiori sono di colore rosso scuro il petalo basso è trilobato mentre quello più in alto bilobato.
Lobelia siphilitica
Lobelia siphilitica è una specie perenne resistente alle basse temperature, originaria del Canada orientale e degli Stati Uniti centrali dove vive in terreni umidi e bagnati. Cresce fino a 1 metro di altezza e presenta ramificazioni ricoperte da foglie di colore verde scuro, con margine irregolare e dalla forma ovata o lanceolata. Fiorisce da agosto a ottobre con bellissimi fiori di colore blu.
Lobelia excelsa o Tupa
Specie di Lobelia originaria del Cile centrale, cresce in terreni asciutti, ben drenati e tendenzialmente acidi ed è molto resistente alle basse temperature. Presenta foglie strette e lunghe di un delicato colore verde. I fiori sono rossi, tubolari e con 2 labbra.
Lobelia laxiflora
Lobelia laxiflora è una specie originario dalle Americhe conosciuta con diversi nomi comuni in lingua inglese, tra cui lobelia messicana , lobelia della Sierra Madre , cardinalflower messicano , lobelia a fiore libero e lobelia cadente.
Si presenta come un subarbusto o un arbusto perenne che può crescere fino a circa 1,5 metri di altezza massima co steli rigidi arcuati e con sfumature rosse, le foglie variano per forma, dimensione e consistenza. Le foglie variano per forma, dimensione e consistenza. I fiori sono penduli fanno hanno un caratteristico tubo rosso e due grandi labbra gialle.
Lobelia speciosa
Lobelia x speciosa è un gruppo di ibridi vigorosi e fioriferi sono stati ottenuti dalla Lobelia cardinalis, Lobelia siphilitica e Lobelia splendens. Produce fitti steli e durante il periodo della fioritura numerosi i boccioli con fiori di colore rosso, rosa o anche le più scure tonalità di viola.
Coltivazione della Lobelia
La Lobelia sono un genere di piante di facile da coltivazione, ma le specie che si trovano in commercio sono vendute come piante annuali, quindi vanno trattate come tali. Sono piante che possono essere allevate sia in vaso che in piena terra come bordure dove formano cespugli con le loro colorate e vistose fioriture.
Esposizione e clima
Sono piante che prediligono le posizioni ombreggiate o di mezz’ombra e riparate dai venti. Vanno bene i raggi diretti del sole del mattino , ma sono da evitare durante le ore più calde del giorno. Per quanto riguarda le temperature la lobelia non tollera le alte e le basse temperature, se si superano di molto i i 25°C o si scende al di sotto dei 10°C potrebbero sorgere dei problemi, quella ideale è di circa 18°C.
Terreno
Le Lobelie si adattano a diverse tipologie di terreno purché siano sempre umidi e fertili ma senza che però rimangano esageratamente zuppi in quanto non tollerano i ristagni idrici. Il substrato ideale è composto da un miscuglio di terriccio fertile, torba e sabbia per migliorare il drenaggio dell’acqua. Per le piante in vaso predisporre sul fondo del vaso uno strato drenante per favorire il deflusso dell’acqua in eccesso.
Innaffiatura
Le innaffiature devono essere regolari in primavera e in estate lasciando asciugare in superficie il terriccio tra una annaffiatura e la successiva e svuotando i sottovasi per non creare ristagni idrici. In caso di mancanza di piogge dovremo sincerarci che il terriccio risulti sempre leggermente umido.
Concimazione
Per la concimazione si utilizza un concime per piante da fiori da diluire nell’acqua delle annaffiature da somministrare ogni due settimane durante il periodo di crescita attiva della pianta. .
Moltiplicazione della Lobelia
La moltiplicazione della Lobelia avviene per seme, seminando i semi in vaso o in semenzaio a fine inverno in una composta formata da terriccio fertile e sabbia. I semi sono piccoli per interrarli si usa un pezzo di legno piatto per spingerli sotto il terriccio. In attesa della germinazione il substrato va tenuto umido con uno spruzzatore. Il contenitore va tenuto all’ombra a una temperatura di18°C, con un foglio di plastica trasparente che va tolto quando appaiono i germogli, poi si aumenta la quantità di luce ma evitando il sole diretto. Quando le nuove piantine saranno sufficientemente grandi (in genere dopo 2-3 mesi) si trapiantano nei vasi o in piena terra alla distanza di circa 10 cm tra le piante.
Potatura
Cimare gli steli quando sono lunghi circa 15 cm o appena la pianta si è ripresa dal trapianto. Quando le piante smettono di fiorire per prolungarne la fioritura si accorciano gli steli a 10 cm dal terreno.
Malattie, parassiti e cure
Le lobelie non temono gli attacchi dei parassiti, raramente vengono attaccate dagli afidi piccoli pidocchi di colore giallo verdastro che si trovano in gran numero sulla pianta rendendola appiccicosa e succhiano la linfa. Per combattere questi insetti si possono rimuovere meccanicamente lavando la pianta o tramite antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista.
Un acaro che può attaccare queste piante è il ragnetto rosso provoca macchiette gialle e marroni sulle foglie e successivo accartocciamento. Con una lente di ingrandimento potete vedere piccoli puntini rossi con quattro zampe in movimento, nella parte inferiore delle foglie, delle ragnatele sottili. La mancanza di umidità favorisce la prolificazione del ragnetto rosso , quindi sarà necessario mantenere l’ambiente umido intorno alla chioma aumentando la frequenza delle nebulizzazioni sulla chioma . Se invece l’infezione è grave, si interviene con acaricidi specifici.
Tra le malattie fungine soffre il marciume delle radici provocato da ristagno idrico per le eccessive annaffiature.