La mimosa pudica, conosciuta anche come mimosa sensitiva attira l’attenzione per il suo comportamento di rispondere agli stimoli tattili o alle vibrazioni, richiudendo le foglie su se stesse.
Descrizione
La mimosa pudica è una pianta sempreverde perenne appartenente alla famiglia delle Mimosaceae (o Fabaceae secondo la classificazione APG)originaria dell’America centrale, Sud America settentrionale e Caraibi. È stata introdotta e naturalizzata in numerosi altri paesi della fascia tropicale di Africa, Asia e Oceania, divenendo talvolta una specie infestante.
Questa pianta presenta fusti esili e semilegnosi di colore marrone rossastro, ramificati,ricoperti da piccole spine e peli sottili e piccoli. Coltivata in vaso la mimosa pudica può arrivare a 50 cm di altezza, ma in natura,si possono trovare esemplari che raggiungono il metro e mezzo di altezza. Le foglie sono lunghe e pennate, costituite da foglioline appiattite di forma ovale-ellittica . La particolarità delle foglie della mimosa pudica è che durante le ore notturne o in caso di contatto si chiudono ripiegandosi su se stesse.
Questo fenomeno prende il nome di tigmonastia ed è un meccanismo di difesa in risposta a determinati stimoli come ad esempio: la difesa contro i predatori,oppure per proteggersi dal vento, ma anche dal disseccamento limitando il fenomeno dell’evaporazione dell’acqua nelle ore più calde riducendo la superficie esposta.
In primavera inoltrata dall’ascella delle foglie si originano piccoli fiori tondeggianti di circa un centimetro di diametro, con aspetto piumoso simili a piccoli pompon di colore lilla – rosa. Dai fiori si sviluppano baccelli riuniti a grappoli di colore marrone chiaro di 2 cm che contiene dai 2 ai 4 semi del diametro di 2 mm.
Coltivazione della Mimosa Pudica
La mimosa pudica non resistendo al gelo nell’emisfero settentrionale viene coltivata come pianta annuale in vaso e difficilmente supera i 50 cm di altezza.
Almeno due volte all’anno la mimosa pudica deve essere rinvasata perchè tende a espandersi rapidamente. Il rinvaso si effettua quando le radici occupano tutto lo spazio a disposizione, utilizzando un vaso più grande.
Esposizione
La mimosa pudica preferisce i climi temperati e non tollera bene né il caldo torrido,non teme il gelo di lieve entità e di breve durata, ma non sopporta gli inverni rigidi , in questo caso la pianta viene coltivata in vaso, cosi si può sposate il un luogo riparato nei mesi freddi; oppure viene coltivata come pianta annuale. L’esposizione della mimosa pudica a casa o all’esterno, deve essere luminosa evitando la luce diretta del sole che può causare scottature sulle foglie. L’ideale è di esporla per almeno 6 ore al giorno alla luce filtrata da una tenda chiara.
Con luce molto debole le foglie possono chiudersi come fanno durante la notte.
Tipo di terreno
La mimosa pudica non ha particolari esigenze per quanto riguarda il terreno va bene anche quello comune da giardino, ma per crescere rigogliosa preferisce un substrato leggero,non troppo fertile, ben drenato in modo che la pianta abbia il giusto apporto di acqua.
Per le piante coltivate in vaso si può preparare un miscuglio con il 50% di terriccio universale mescolato con la stessa quantità di torba e una parte di sabbia oppure si può aggiungere della ghiaia per aumentare drenaggio dell’acqua.
Annaffiatura
Questa pianta va innaffiata con regolarità da marzo a ottobre con acqua a temperatura ambiente, l’acqua troppo fredda può provocare l’ingiallimento delle foglie, il terreno deve essere leggermente umido, evitando però gli eccessi.Intervenire solo quando il terreno è asciutto in profondità. Un buon metodo per verificarlo è di inserire un dito nel substrato almeno a 2,5 cm di profondità,valutando se risulta totalmente asciutto.
Nel periodo invernale le innaffiature saranno diradate, somministrando poca acqua per evitare di far diventare il terriccio totalmente secco.
Concimazione
A partire dalla primavera e per tutto il periodo vegetativo somministrare ogni 15-20 giorno con l’acqua delle innaffiature un concime liquido per piante da fiore con un alto tenore in fosforo e potassio e con poco azoto , ricco di azoto e potassio,a fine inverno somministrare alla base degli arbusti dello stallatico maturo.
Moltiplicazione della mimosa pudica
La mimosa pudica si può seminare in primavera, i semi prima devono essere scarificati e piantati in numero di due tre in un vaso di 10 cm utilizzando terriccio universale misto a torba e sabbia. I vasi si espongono in piena luce e si innaffiano con moderazione. Dopo 2-3 settimane avviene la germinazione ,successivamente si procede eliminando le piante più deboli. Quando le piantine raggiungono i 4 cm di altezza si trapiantano in un vaso più grande con il substrato di coltivazione e si fa qualche cimatura.
In estate o autunno è possibile prelevare delle talee semilegnose di rami dell’anno lunghi circa 10 cm , si eliminano le foglie alla base e si immerge la zona del taglio in un ormone radicante in polvere o liquido. Le talee si fanno radicare in un contenitore con un substrato di torba e sabbia , posizionate a mezz’ombra e coperte con plastica trasparente bucherellatala.La radicazione avviene dopo circa 40 giorni, poi si potrà togliere la plastica trasparente e si tratteranno come le piante adulte.
Potatura
La mimosa pudica non necessita di una vera e propria potatura, a fine fioritura a partire da ottobre si rimuovono solamente le parti secche o danneggiate, le foglie secche e si accorciano i fusti troppo lunghi.
Malattie e parassiti
Questa pianta teme il marciume radicale causato dai ristagni idrici quindi è sufficiente evitare i ristagni idrici
Nel periodo invernale, si assiste all’ingiallimento fogliare col rischio della morte della pianta. Questi danni sono causati dal freddo e del gelo, e si possono evitare spostando le piante in una zona coperta, l’ideale dovrebbe essere un ambiente con temperatura intorno ai 20 °C.
Sono possibili attacchi da parte di insetti parassiti come afidi e cocciniglie e si possono evitare somministrando preventivamente prodotti a base di piretro o altri prodotti naturali.
Gli attacchi del ragnetto rosso si presentano a causa del caldo e di un’eccessiva esposizione alla luce. Si può rimediare spostando il vaso in un esposizione meno luminosa e aumentando l’umidità, e come ultima soluzione utilizzando acaricidi specifici.
Foto anteprima di Rattakarn_ da Pixabay