Plumeria: come coltivarla e curarla al meglio

Plumeria

La Plumeria è una pianta esotica utilizzata per scopi ornamentali per le bellissime tonalità di colori dei suoi fiori e per la bellezza del suo fogliame .

La plumeria comunemente in Sicilia viene chiamata con il nome di pomelia, altrove è anche nota come “frangipani” perché il suo aroma ricorda il famoso profumo creato alla corte di Caterina de’ Medici (XVI secolo) dal conte italiano Maurizio Frangipani.

Il medico-botanico svedese Carlo Linneo dedicò il genere di queste piante al frate botanico Charles Plumier, che alla fine del ’600 scoprì diverse specie.

Descrizione

La Plumeria è un genere di piante della famiglia delle Apocinacee  originarie dell’America tropicale, dal Messico al Venezuela, ai Caraibi; in alcuni paesi tropicali subtropicale dell’Asia, e alle Hawaii sono state introdotte alcune specie. La Plumeria è anche diffusa in Sicilia dove è coltivata sia in piena terreno che in vaso.

La plumerie sono piante a portamento arbustivo con un apparato radicale robusto, le piante in vaso possono raggiungere 1,5- 2 metri di altezza ,mentre nella madre patria ci sono esemplari secolari che possono raggiungere i 10 metri di altezza.Le foglie possono essere a seconda del clima e della specie caduche o persistenti di forma ovale, appuntite e non particolarmente coriacee e di un bel colore verde scuro.

Il fusto all’inizio è fragile e carnoso,di colore verde e con il tempo imbrunisce e diventa legnoso. 

Il fiore come forma è simili a quello dell’oleandro,di aspetto ceroso spunta al centro delle ramificazioni su infiorescenze di 20-30 fiori che hanno 5-7 petali di colore bianco, crema, rosa, rosso e giallo, sfumati al centro con vari colori a seconda la specie. La Fioritura da noi avviene dalla tarda primavera e per tutta l’estate ,a fine fioritura produce grosse bacche che sono fortemente tossiche.

La famiglia delle Apocinacee di cui fa parte la plumeria  è caratterizzata dalla produzione di lattice bianco e colloso di cui si deve fare attenzione, perché è velenoso per ingestione sia per l’uomo che per cani e gatti,ed è in grado di creare irritazione cutanee per contatto, quindi si deve evitare di sfregare inavvertitamente gli occhi o la bocca. Per maneggiare la plumeria  e consigliabile indossare dei guanti in lattice.

Principali specie di Plumeria

Grazie al grande interesse suscitato da queste piante per la loro bellezza, oltre a esserci molte specie di plumerie sono stati creati negli ultimi anni moltissimi ibridi.

Plumeria Rubra

Plumeria Rubra
Plumeria Rubra Di Jean-Pierre Dalbéra from Paris, France – Fleurs de Frangipanier (Île de la Réunion), CC BY 2.0, commons.wikimedia.org

La specie più diffusa di plumeria è la plumeria Rubra con foglie lanceolate decidue che raggiungono i 40-50 cm di lunghezza e può raggiungere l’atezza di 9 metri.

 Fiorisce da giugno a novembre con fiori molto odorosi di colore bianco, giallo, rosa o rossi.

Di plumeria Rubra esistono molte varietà tra cui la Plumeria rubra var. acutifolia  la più resistente al freddo con grandi fiori bianchi dal cuore giallo ed è molto profumata.

Plumeria obtusa

Plumeria obtusa By I, J.M.Garg, CC BY-SA 3.0,  commons.wikimedia.org
Plumeria obtusa By I, J.M.Garg, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

La Plumeria obtusa è una sempreverde a crescita rapida con foglie più piccole rispetto alle altre specie . I fiori sono bianchi con il cuore giallo di 7 cm diametro dolcemente profumati , i petali sono arrotondati e spesso ricurvano sulle punte. 

Plumeria pudica

Plumeria pudica By Forest & Kim Starr, CC BY 3.0,  commons.wikimedia.org
Plumeria pudica By Forest & Kim Starr, CC BY 3.0, commons.wikimedia.org

La Plumeria pudica ha foglie di forma molto particolare, sono prive di picciolo fogliare, dalla base partono strette e si allargano all’apice tanto da essere chiamate foglie “a cucchiaio”.

I fiori di colore bianco con il cuore giallo-verdastro rispetto alle altre specie di plumeria non sono profumati.

Di Plumeria pudica  esistono anche varietà a fiore rosato,  o a foglia variegata .

Coltivazione della Plumeria

La Plumeria essendo una pianta di origine tropicale necessita  di alte temperature, sole, acqua e un buon nutrimento.Il loro più grande problema è il gelo.

Esposizione

All’aperto  la plumeria si può posizione in una zona soleggiata e riparata dai venti freddi e dall’umidità invernale, con un’ombreggiatura nelle ore più calde dell’estate. È bene riparala dal vento, per evitare irrimediabili lacerazioni delle foglie. La pianta vive bene anche nel giardino della casa al mare perchè tollera bene l’aerosol marino.

La Plumeria  se viene coltivata in località dove in ‘inverno le temperature si abbassano sensibilmente, si alleva in vasi per spostarla nel periodo invernale in luoghi riparati.
Quasi tutte le Plumerie durante il periodo invernale perdono le foglie ed entrano in riposo vegetativo,quindi si possono tranquillamente spostare in un luogo poco luminoso, ma che sia caldo e con buona circolazione dell’aria.

Terreno

In piena terra vive bene su terreni sciolti, sabbiosi, aridi, anche sassosi, purché sempre ben drenati.

Per le piante in vaso la caratteristica primaria è la possibilità di un rapido sgrondo delle acque in eccesso e di mantenere l’umidità per un certo numero di giorni.

Un substrato ideale può essere costituito da: 1 parte di terriccio fertile, 1 di corteccia grossolana, 1 parte di sostanza organica e 1 sabbia grossolana .

Annaffiatura

Le annaffiature della plumeria deve essere abbondanti dalla primavera e per tutta l’estate, in autunno quando cominciano ad ingiallire le foglie e a cadere si diradare le irrigazioni fino a sospenderle quando le foglie saranno tutte cadute.

Per la fioritura della plumeria l’acqua è necessaria, infatti con scarse irrigazioni i boccioli fiorali seccano per ridurre le perdite d’acqua e assicurare la vita alla pianta. Nonostante ciò non si deve esagerare con le irrigazioni e far ristagnare l’acqua che può causare la putrefazione delle radici.

Per sapersi regolare infilare le dita nel terreno per qualche centimetri per capire se è asciutto o ancora umido.Nelle piante coltivate in vaso ,non lasciare l’acqua nel sottovaso

Concimazione

La concimazione si effettua in primavera e in estate ogni 2 settimane con un concime specifico per piante da fiore da diluire nell’acqua dell’innaffiatura. Il concime deve presentare una percentuale di fosforo elevata del quale si avvantaggia la fioritura, assicuratesi che il fertilizzante utilizzato contenga anche i microelementi importanti per una buona crescita della pianta.

Potatura

La Plumeria non richiede potature,però si possono potare di un terzo i rami diventati troppo lunghi di circa un terzo rispetto alla lunghezza complessiva,si rimuovono le parti malate o danneggiate dal gelo o da patologie o per dare un portamento diverso alla pianta, tutte operazioni da fare a fine inverno.

Moltiplicazione della Plumeria

La Plumeria può essere facilmente moltiplicata per talea quando si vogliono ottenere piante identiche alla pianta madre, ma anche per seme,ma può essere riprodotta per margotta, e si può anche innestare cosi sulla stessa pianta ci sono fiori diversi.

Con la riproduzione da seme si possono ottenere varietà diverse dalla pianta madre, ma a condizione che ci siano cultivar fertili e non ibridi. Si utilizzano i semi di un anno raccolti a maggio poichè i semi impiegano 8-9 mesi per giungere a maturazione,quindi si lasciano per tutto l’inverno avvolti con una garza per evitare, quando i baccelli si apriranno, che i semi si disperdano.I semi si seminano nel mese di maggio in un vasetto con torba e sabbia leggermente umidi, compattiamo con la mano e annaffiamo. Prendiamo i semi e si immergono in poca acqua, per almeno 2-3 ore,cosi si reidratino.Poi si scolano e si tamponano leggermente; e poi si inseriscono i semi nel terreno, affondandoli per la metà della loro lunghezza.Poi si vaporizza il substrato e teniamo il vaso in un posto umido e tiepido fino a quando i semi non sono germogliati.

Con questo sistema ci vogliono almeno cinque anni per la fioritura.

Con la moltiplicazione per talea spesso si ha un anticipo nella fioritura, dopo soli tre anni. Si preleva nel mese di maggio una talea semilegnosa di 30-60 cm di lunghezza tagliandola immediatamente sotto il nodo, spolverare la parte tagliata con una polvere rizogena mischiata a un fungicida ad ampio spettro per favorire la radicazione e prevenire attacchi fungini. La talea si lascia asciugare per due settimane in un posto asciutto  in modo da far cicatrizzare la ferita.

Successivamente si sistema la talea in un composto formato in parti uguali da torba scura e sabbia grossolana, subito dopo la messa a dimora si annaffia fino a quando l’acqua non esce dai fori di drenaggio. il vaso con la talea si sistema al sole e si annaffiate quando il terriccio diventa asciutto.

Rinvaso

Le piante coltivate in vaso si rinvaso ogni anno nel mese di aprile, per le piante molto grandi in cui il rinvaso non è possibile si rimuove lo srato superficiale di terriccio fino a una profondità di 3 cm e sostituirlo con terriccio fresco. La Plumeria è una pianta che necessità di spazio che gli permette lo sviluppo delle radici, quindi è opportuno non scegliete vasi troppo piccoli.

Parassiti e malattie della Plumeria

La Plumeria può avere attacchi di alcuni insetti  come la cocciniglia cotonosa che appare come dei piccoli batuffoli di cotone e la cocciniglia bruna caratterizzata da uno scudetto scuro e lucido.

Si possono strofinare le parti in cui si nota la presenza dell’insetto con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta è grande e si trova in un vaso, si può lavare con una spugna imbevuta di sapone neutro e dopo si dovrà lavare bene la pianta. Se l’infestazione invece è grave si utilizza un anticoccidico in vendita nei consorzi agrari.

L’infestazione di ragnetto rosso si può riconoscere dalla presenza di macchie gialle o marroni sulle foglie, successivamente le foglie ingialliscono e si accartocciano e sono pulverulenti. Oltre a questo questi insetti formano ragnatele sottili nella pagina inferiore delle foglie.

Gli ambienti secchi favoriscono la loro proliferazione del ragnetto rosso , quindi la soluzione è creare un ambiente umido intorno alla pianta. Però se l’attacco è grave, intervenire con acaricidi che si possono trovare nei Consorzi agrari.

La plumeria può essere attaccata dalla ruggine si tratta un fungo (la Coleosporium spp.) che se riesce a propagarsi le foglie cadono prematuramente.

La ruggine si nota perchè sulla pagina inferiore delle foglie ci sono delle piccole macchie brunastre necrotiche e successivamente si formano delle piccole pustole di color ruggine

 Eliminare dalla piante le foglie colpite e dopo usare un anticrittogamico per la ruggine reperibile presso i Consorzi agrari.A scopo preventivo si possono fare due trattamenti all’anno sulle piante, con anticrittogamici a base di rame, zolfo e zinco. Se ci sono infestazioni ripetere il trattamento dopo 15 giorni.