La portulaca grandiflora è una piccola pianta succulenta a portamento strisciante o parzialmente eretto dalla fioritura scenografica
Portulaca grandiflora: descrizione
La Portulaca grandiflora è una pianta succulenta da fiore della famiglia delle Portulacaceae , originaria dell’Argentina , del Brasile meridionale e dell’Uruguay è molto apprezzata anche in Italia dove viene coltivata nei giardini come pianta ornamentale.
Le portulaca sono piante erbacea con fusti carnosi con ramificazioni striscianti o erette, le foglie sono carnose alterne e di forma cilindrico-acuminate e presentano alla base un ciuffo di peluria.

La fioritura inizia verso fine maggio-inizio giugno e continua fino a ottobre con la comparsa sull’ apice dei rami di numerosi fiori a rosellina del diametro di 2,5–3 cm con cinque petali che possono essere di colore rosso, arancione, rosa, bianco e giallo , che si aprono la mattina e si chiudono dopo il tramonto.
Dopo la fioritura avviene la comparsa di capsule coniche, contenenti molti piccoli semi.
Varietà di Portulaca grandiflora
Ci sono molte varietà di Portulaca grandiflora in commercio, si possono trovare piante a fiori semplici, doppi, extradoppi, solitari o riuniti in gruppi di due o tre, con petali di colore variabile.
Alcuni degni di nota sono:
- serie ‘Margarita’: compatta, con fioritura precoce, e colori vari
- serie ‘Sundial’; alta sino a 20 cm, fioritura precoce, fiori doppi di varia colorazione
- ‘Thelusonii’, dai fiori scarlatti
- ‘Calypso’: fiori doppi
- ‘Splendens’, dai fiori di colore rosa-arancione, con sfumature gialle al centro
- ‘Aurea’, dai fiori giallo oro
- ‘Regelii’, con fiori color porpora
- ‘Rosea, con fiori rosa
- ‘Sundance’, alta sino a 15 cm. con fiori semidoppi o doppi in vari colori
- ‘Warm Gold’, con fiori di colore arancio vivo, con il centro rosso

Come coltivare la Portulaca grandiflora
La portulaca è ideale per chi ha poco tempo , adatta per ornare i vasi o i giardini rocciosi , ma viene coltivata come annuale, in Italia non supera l’inverno tranne nelle regioni con clima mite e al riparo dal gelo, ma si preferisce estirparla a fine autunno.
Esposizione
Sono piante che prediligono il sole diretto e ambienti per fiorire, nelle zone ombrose fiorisce sporadicamente e si allunga strisciando verso la luce diretta. Sopporta anche il caldo intenso, la salsedine e la brezza salmastra.
Terreno
La portulaca si adatta a quasi tutti i tipi di terreni può crescere tra le pietre della strada o del marciapiede, ma per la coltivazione va evitato un terriccio con pH acido: preferisce un substrato con pH basico (calcareo), anche sabbioso per favorire il drenaggio dell’acqua , infatti questa pianta non tollera i ristagni idrici. Si può utilizzare un terriccio universale leggero, fertile e ben drenato.
Innaffiatura
Sono piante che richiedono innaffiature regolari ma moderate per ottenere una fioritura continua e solo quando il terreno è completamente asciutto, le piante poco irrigate riescono sopravvivere, ma fioriscono poco. Per le piante con sottovasi svuotare l’eccesso di acqua che non è stata assorbita entro mezz’ora dall’innaffiatura.
Concimazione
Sono piante rustiche e si può fare a meno delle concimazioni, ma nel periodo vegetativo da aprile a settembre, si può intervenire aggiungendo all’ acqua dell’innaffiatura del concime per piante da fiore ogni 12-15 giorni.
Come moltiplicare la Portulaca grandiflora
La portulaca grandiflora si può propagare della per seme o per talea degli steli.
I semi di queste piante per germinare necessitano di temperature miti, si possono seminare dal mese di febbraio e appena sotto il livello del terreno in semenzaio protetto e in un miscuglio di torba e sabbia e tenuti in un luogo temperato fino a germinazione. Quando le piantine si possono maneggiare si trapiantano in vasi da 10 cm di diametro. La semina in piena terra o direttamente nei vasi, invece, si pratica tra aprile e maggio in un substrato per piante succulente, procedendo in seguito al diradamento delle piantine . La diffusione spontanea per seme è molto comune e succede di ritrovare le piantine dove sono state piantate l’anno precedente.
Le talee si effettuano staccando dalla pianta madre i rami più lunghi e si mettono a dimora singolarmente radicando facilmente stando a contatto con il terreno.
Potatura
Gli interventi di potatura consistono nella cimatura degli steli più lunghi, nell’eliminazione dei fiori man mano che appassiscono per favorire l’apertura di nuovi boccioli; vanno recisi alla base i rametti che seccano.
Malattie, parassiti e cure
Pianta molto resistente a parassiti o malattie, raramente può essere attaccata dagli afidi, l’unico problema sono i ristagni idrici che possono farla marcire.