Protea la pianta sudafricana molto particolare in giardino

South Africa Garden Route Protea King Protea Flower

La Protea è una pianta di alto valore ornamentale per le sue infiorescenze caratteristiche, facile da coltivare all’aperto nei giardini costieri ma anche in appartamento.

Protea : descrizione

Le protee appartengono alla famiglia delle Proteaceae che si è originata nel Cretaceo, sono originarie dell’Africa centrale e meridionale di cui è anche il fiore simbolo.

E’ stato Linneo a dare a questo genere di piante il nome del dio greco Proteo, il quale poteva cambiare forma come e quando voleva. In lingua inglese vengono a volte letteralmente chiamate sugarbushes cioè cespugli di zucchero.

La protea è una pianta sempre verde con una robusta radice rizomatosa di consistenza carnosa, si presenta come un arbusto a 1 metro di altezza e 60-70 cm di larghezza, i fusti sono eretti e poco ramificati di colore rossastro, Le foglie di forma ovale o allungate e sono di colore verde scuro, leggermente coriacee e cerose.

La fioritura della protea avviene dalla tarda primavera fino alla fine dell’estate, in questo periodo dai rami si sviluppano fusti non ramificati al cui apice sbocciano grandi infiorescenze che ricordano i carciofi o i cardi, composte da piccoli fiorellini; attorno all’infiorescenza ci sono grandi brattee rigide. Il colore e le dimensione dei fiori dipendono dalla specie e dalla varietà, ci sono infiorescenze che possono raggiungere i 25-30 cm di diametro, con brattee rosse, rosa o bianche. Le giovano piante producono 3-4 infiorescenze le piante più grandi anche 15-20 infiorescenze. Infiorescenze che hanno una durata di diverse settimane e vengono visitate da insetti impollinatori essendo ricche di nettare. Questi fiori possono anche essere recisi e sono gradevoli anche quando vengono disseccati, per questo vengono coltivati per produrre mazzi di fiori che durare nel tempo.

Varietà di Protea

Esistono circa 100-130 specie di protea , molte simili tra loro, altre hanno caratteristiche peculiari, qui ricordiamo quelle più apprezzate dal punto di vista ornamentale e per l’utilizzo commerciale dei fiori recisi.

Protea nitida

Protea nitida By Andrew massyn – Opera propria, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

La Protea nitida è una delle poche specie di Protea che diventa un albero e ha legname utilizzabile, e proprio dal suo utilizzo deriva il nome comune di albero del carro dall’uso del suo legno nella fabbricazione delle ruote dei carri prima del 1800. Si tratta di una pianta a crescita lenta, con corteccia bianco-grigia molto spessa, che varia notevolmente in altezza. Normalmente è alto circa 5 metri, ma in buone condizioni può raggiungere anche i 10 metri, con un diametro del tronco di 1 metro.  Le foglie sono “da oblunghe a ellittiche” e da giovani sono color cremisi, ma diventano di un colore bluastro, verde mare in età avanzata. In questa specie la fioritura avviene in inverno, ma in condizioni climatiche ottimali fiorisce durante tutto l’anno. I frutti vengono rilasciati dopo circa un anno dalla fioritura, sono piccole capsule a forma di dado.

Protea neriifolia

Protea neriifolia By Edweed – Opera propria, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

La protea neriifolia insieme alla protea  cynaroides sono le specie più diffuse in Italia e tra tutte le specie è quella più coltivata nei giardini e commercialmente per i fiori recisi in molti paesi in cui le condizioni ambientali sono adatte.

Si sviluppa dai 3 metri ai 5 metri di altezza e in questa specie le foglie sono prive di picciolo e  curvano diagnosticamente verso l’alto.  Sono di forma ellittica, di colore verde o grigio-azzurrato, e diventano glabre a maturità. Fiorisce in estate e in primavera, anche se è stata vista fiorire in inverno e in autunno con fiori a coppa di colore dal rosa al verde crema, con una frangia nera che si alterna al bianco.

La Protea magnifica 

Protea magnifica 
Protea magnifica  Caledon Western Cape.By Andrew massyn – Opera propria , Dominio pubblico, commons.wikimedia.org

La Protea magnifica , comunemente nota come regina protea cresce sia come un arbusto eretto o come un arbusto tentacolareun arbusto tentacolare  crescendo fino a 2,5 metri di altezza. Le foglie sono lanceolate con bordi leggermente rossastri, le infiorescenze sono bianche con brattee che possono essere verdastre e bianche sui bordi e nere al centro, o con brattee rosso fuoco o rosa-arancio.

Protea cynaroides

La Protea cynaroides , chiamata anche la protea del re è ampiamente distribuita nelle parti sud-occidentali e meridionali del Sudafrica nella regione del fynbos . La protea del re è il fiore nazionale del Sudafrica . È anche il fiore all’occhiello del Protea Atlas Project , gestito dal South African National Botanical Institute.

P. cynaroides è un arbusto legnoso con fusti spessi e grandi foglie lucide di colore verde scuro. La maggior parte delle piante è alta un metro quando è matura, ma può variare in base alla località e all’habitat da 0,35 a 2 metri

 Le piante grandi e vigorose producono da sei a dieci capolini in una stagione, anche se alcune piante eccezionali possono produrre fino a quaranta capolini su una pianta. Il colore delle brattee varia da un bianco crema a un cremisi intenso, ma le brattee rosa tenue con riflessi argentei sono le più pregiate. Le infiorescenze sono circondate da grandi brattee colorate, da circa 120 a 300 mm di diametro.

Come coltivare le piante di Protea

La Protea è una pianta  di facile coltivazione in appartamento ma anche  all’aperto nei giardini costieri, si può coltivare sia in vaso che in pieno giardino.

Esposizione e clima

Sono piante che amano il caldo e i luoghi molto luminosi e soleggiati, non si adattano a neve e gelo intenso che dura per settimane, le temperature sotto lo zero, in pochi giorni portano la pianta alla morte. Per questo motivo nel Nord-Italia si coltiva in grandi vasi per poi poterla trasferire in posti riparati durante la stagione invernale in luoghi luminosi per molte ore al giorno, lontano da correnti d’aria e anche dal calore dei termosifoni.

Terreno e rinvaso

Le protee si adattano a qualsiasi tipo di terreno, preferendo i terreni soffici , molto ben drenati e acidi. Per le piante in vaso la miscela consigliata è ¾ di terreno di erica, mescolato con ¼ di sabbia orticola non calcarea. Il rinvaso va fatto quando le radici non hanno più spazio, utilizzando un contenitore più largo e più profondo del precedente. Si può porre sul fondo del vaso della sabbia o della pietra pomice per garantire il drenaggio del terreno.

Annaffiature

Le piante coltivate in piena terra si accontentano delle piogge e si innaffiano solo  in caso di lunghi periodi di siccità e e con moderazione anche in estate. Le piante allevate in vaso vanno annaffiate regolarmente dalla primavera all’inizio dell’autunno attendendo sempre che il terreno sia ben asciutto tra un’annaffiatura e la successiva, gli eccessi di annaffiature possono causare nel tempo l’insorgere di marciumi.

Concimazione

Nel periodo vegetativo ogni 12-15 giorni si aggiunge all’acqua delle annaffiature del concime per piante da fiore

Potatura

La potatura  della Protea consiste nella rimozione delle infiorescenze appassite o raccolte come fiori recisi , e dopo la fioritura può essere utile accorciare tutti i rami di circa un quarto della loro lunghezza, per ottenere un arbusto più compatto.

Come moltiplicare la Protea

La protea si può riprodurre per seme ma anche facilmente per talea.

I semi vanno fatti germinare in un composto costituito da terriccio universale e sabbia, da mantenere umido per permettere ai semi di germinare, la germinazione richiede dai 2 ai 3 mesi. Quando le nuove piantine saranno robuste si trasferiscono in vasi singoli e curate come la piante madre, passeranno dai 4 ai 5 anni per fiorire.

Le protee in commercio sono cultivar e ibridi e con la propagazione per seme non si ottengono piante identiche alla pianta madre; quindi per ottenere piante con fiori identici alla pianta che abbiamo acquistato dovremmo fare delle talee. Le talee si fanno in estate inoltrata, si asporta la cima dei fusti che non hanno prodotto fiori per una lunghezza di 10- 15 cm, poi vanno eliminate le foglie basali e le interriamo in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. Le talee vanno tenute umide, in luogo luminoso ma non eccessivamente soleggiato, fino alla comparsa di nuovi germogli. Quando le nuove piante potranno essere maneggiate vanno messe in contenitori singoli e curate come le piante adulte. Le piante ottenute per talea fioriscono dopo un anno dalla radicazione.

Malattie e parassiti

Questo genere di piante raramente viene attaccato da malattie fungine o da  parassiti ,ma teme il marciume radicale se il substrato è compatto e non sufficientemente drenato.

La carenza di minerali, in particolare di magnesio, può causare ingiallimento delle foglie.

Foto anteprima di falco da Pixabay