Schefflera pianta dall’ estetica elegante e dal fogliame molto decorativo

Schefflera arboricola

La Schefflera è apprezzata in appartamento, per l’adattabilità all’habitat in cui cresce con foglie rigogliose e per l’ estetica elegante.

Schefflera: descrizione della pianta

La scheflera è un genere di piante perenni della famiglia delle Araliacee, sono arbusti di origine tropicale del centro-sud America e dalle isole del Pacifico, molto utilizzati in Italia come piante d’appartamento. Nel suo habitat naturale raggiunge la dimensione di alberi veri e propri, nelle nostre nostre latitudini non supera i 2/3 metri di altezza.

Le piante presentano fusti eretti e ramificati, con grandi foglie palmate portate da lunghi piccioli e composte da foglioline ovali, disposte a cerchio di diverse dimensioni e numero a seconda della specie.

Le foglie sono coriacee e lucide, di colore verde, ma esistono molte cultivar con fogliame variegato o striato, queste ultime diffuse come piante da appartamento. In natura durante l’ estate avviene la fioritura , dall’apice dei fusti, compaiono fusticini sottili , disposti a raggera con corti piccioli e fiorellini di piccole dimensioni, gialli o rossi, che poi producono piccole bacche dello stesso colore. In appartamento la Schefflera non fiorisce , la quantità di luce è scarsa, il clima è asciutto e le temperature simulano un anno senza l’alternanza delle stagioni.

Principali specie di Schefflera

Esistono in natura più di 150 specie di Schefflera, in Italia le più diffuse sono l’arboricola e actinophylla e Schefflera elegantissima

 Schefflera arboricola

Schefflera arboricola
Schefflera arboricola credito foto: beautifulexotic.it

Questa specie presenta fusti semi-legnosi che raggiungono il 1,50 m di altezza,  le foglie sono ovali e coriacee, riunite in gruppi di 7-10 foglie disponibile anche in varietà con foglioline con variegature .

 Schefflera elegantissima

Schefflera elegantissima Fotografata al Conservatory of Flowers, San Francisco
Schefflera elegantissima Fotografata al Conservatory of Flowers, San Francisco By Eric in SF – Opera propria , CC BY-SA 4.0, commons.wikimedia.org

La Schefflera elegantissima o Plerandra elegantissima nota anche come falsa aralia in natura cresce fino a 8-15 m di altezza per 2 m di larghezza, in appartamento i 2-3 metri. Le sue foglie sono sottili, dal rosso ramato al verde scuro con bordi dentati e sono costituite da 7-11 foglioline. Sulle piante adulte le foglie sono molto più larghe. In autunno porta grappoli di fiori verde chiaro seguiti da frutti neri.

Schefflera actinophylla

Schefflera actinophylla in fioritura
Schefflera actinophylla in fioritura By Suzannah Goss – Own work, CC BY-SA 4.0, commons.wikimedia.org

La Schefflera actinophylla conosciuta anche con il sinonimo Brassaia actinophylla, viene chiamata  albero del polpo per le sue infiorescenze rosse che ricordano un polpo. In natura cresce in alcune zone dell’Australia, dove si sviluppa come un grande albero; in vaso di solito raggiunge i due o tre metri di altezza

Questa è una pianta arbustiva con fusti rigidi, con foglie ovali appuntite molto grandi di colore verde.

Foglie di Schefflera actinophylla
Foglie di Schefflera actinophylla By J.M.Garg – Own work, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

Come coltivare la Schefflera

La loro coltivazione è abbastanza facile, nonostante non tollerano il pieno sole, durante la bella stagione possono essere tenute all’aperto.

Esposizione e clima

Sono piante che necessitano di molta luce, ma non sopportano il sole diretto nel periodo estivo, si adatta bene anche all’ombra.  .

La collocazione ideale è un luogo con luminosità diffusa e arieggiato, ma al riparo dai raggi solari e dalle correnti d’ aria troppo fredde che non sono gradite.

In Italia viene coltivata come in appartamento tranne in alcune zone dove la a temperatura non scende sotto i 12°, in estate la temperatura ideale è di 24-25°, in questo periodo sarà meglio spostare la Schefflera a mezz’ombra.

Terreno e rinvaso

Queste piante necessitano di un terreno ricco di sostanze nutritive e di sabbia o pietra pomice, questo per favorire il drenaggio ed evitare i ristagni idrici.

La schefflera in condizioni ottimali di luce e di temperatura in tempi brevi raggiunge delle dimensioni notevoli, quindi si coltiva in vasi grandi per evitare frequenti rinvasi. Se si intende contenerne lo sviluppo si impiegano dei vasi di dimensioni più grandi fino a un diametro di 25-30 cm. Negli anni successivi ci si limita una volta all’ anno a rinnovare il terriccio superficiale.

Il rinvaso della Schefflera si effettua ogni anno per gli esemplari giovani o quando le radici della pianta fuoriescono dal foro di drenaggio, all’inizio della primavera usando un buon terriccio fertile per piante verdi.

Annaffiature

La pianta si annaffiata spesso in estate anche 2-3 volte la settimana per mantenere il terriccio costantemente umido, con piccole quantità di acqua per evitare ristagni d’acqua. Si vaporizzano spesso le foglie con acqua demineralizzata specialmente nei periodi più caldi per creare un ambiente umido.

In autunno e in inverno  una sola volta a settimana , ma si aumenta la frequenza delle vaporizzazioni per mantenere l’ambiente della pianta simile a quello di provenienza.

Concimazione

La concimazione della schefflera si effettua nel periodo primaverile estivo, ogni due settimane con un concime per piante verdi da diluire nell’acqua delle innaffiature contente le quantità necessarie di azoto (N),fosforo (P), potassio (K)  e microelementi per favorire la crescita equilibrata delle piante. In autunno e in inverno le concimazioni vengono sospese.

Come moltiplicare la Schefflera

La moltiplicazione della Schefflera non è semplice, ma può essere moltiplicata per talee apicali in primavera. La moltiplicazione per seme non viene praticata non è facile ottenere semi inguanto queste piante fioriscono raramente e i semi raramente germinano.

La moltiplicazione per talea garantisce la maggior similarità tra la pianta madre e quella nascente, si effettua prelevando delle talee lunghe 10 -15 cm, ponendole a 1 cm di profondità in vasetti riempiti con un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali , compattare delicatamente il terriccio attorno alle talee.

Il vasetti si tengono a una temperatura di circa 18-24°C, avendo cura di mantenere il terreno costantemente umido (non inzuppato) fino alla comparsa dei primi germogli che ci indicano l’avvenuta radicazione delle talee. Si attende che le talee si irrobustiscano per poi rinvasarle nel vaso definitivo e si coltivano come le piante adulte.

Potatura

Le piante di Schefflera non si potano, ma se sviluppano troppo in altezza si effettuano dei tagli di contenimento, eliminare le foglie secche per evitare di attrarre parassiti o veicolo di malattie parassitarie.

Malattie e parassiti

Le annaffiature troppo eccessive o troppo carenti possono portare alla secchezza e alla caduta delle foglie, controllare l’umidità affossando un dito nel terreno , i primi 5 cm di terreno devono risultare completamente asciutti. 

Le infestazioni di cocciniglie sono molto comuni in queste piante, si possono riscontrare la cocciniglia cotonosa che assomigliano a batuffoli di cotone, e si può eliminare lavando le piante con acqua e sapone neutro e dopo si dovranno sciacquano per bene.

L’altra cocciniglia che attacca queste piante rendendole appiccicose è la cocciniglia bruna, si presenta come dei piccoli insetti marroni e neri , per debellarla si può togliere con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol.

La mancanza di umidità porta alla comparsa del ragnetto rosso che fa ingiallire le foglie e ne provoca la loro caduta, per contrastarlo riportare l’umidità dell’ambiente ad un livello ottimale tramite le nebulizzazioni.

Se osservate sulla pianta piccoli insetti biancastri-verdastri sono gli afidi che possiamo rimuovere con un panno pulito, cercando di non danneggiare i giovani germogli. si può intervenire con rimedi naturali a base d’aglio, peperoncino, sapone di marsiglia, o con l’impiego di insetticidi specifici.

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