La Stephanotis o Gelsomino del Madagascar è una bellissima pianta rampicante dai fiori molto profumati di origine tropicale, si può coltivare all’aperto o in appartamento.
Descrizione
La Stephanotis o Gelsomino del Madagascar è una pianta perenne rampicante sempreverde appartenente alla famiglia Asclepiadaceae (o Apocynaceae secondo la classificazione APG) (o Fabaceae secondo la classificazione APG) e un specie endemica del Madagascar.
Ci sono circa 15 specie Stephanotis ma quella più diffusa e commercializzata è la Stephanotis floribunda.
È un tipo di rampicante vigoroso, i fusti col passare degli anni diventano semilegnosi e in natura può raggiungere i 5-6 metri di altezza ,coltivata in vaso è raro che superi i 2 metri .
Le foglie lunghe 8-10 cm sono molto spesse, lucide e di forma ovale -lanceolata e di un bel verde inteso e crescono in coppie ad intervalli regolari.
Fiorisce a partire dalla tarda primavera e e talvolta anche fino all’estate inoltrata con fiori molto profumati a forma di stella simili a quelli del gelsomino ma più grandi, riuniti in grappoli all’ascella delle foglie ,sono di colore bianco ricoperti da una patina che ricorda la cera, diventano gialli dopo parecchi giorni .
I frutti impiegano un anno per maturare e non sono commestibili, sono di forma ovoidali e di colore verde, contengono semi piumati leggerissimi simili a quelli dell’oleandro che vengono dispersi dal vento .
Come coltivare la Stephanotis il gelsomino del Madagascar
La Stephanotis non è una pianta difficile da coltivare ma bisogna non dimenticare che proviene da un clima tropicale e, per evitare di perderla dopo poco tempo, bisognerà prendere alcune accortezze. Nelle regioni a clima mite, può essere allevata all’aperto per coprire muri o pergolati.
Esposizione e clima
La Stephanotis preferisce posizioni semi ombreggiate,ama anche la luce del sole ma non i raggi diretti, riparate dal vento salmastro e dal freddo intenso. La temperatura ambiente ottimale per la coltivazione di questa pianta rampicante è di circa 20-21° C, nel periodo primaverile-estivo anche se tollerano temperature fino a 50 °C ,mentre soffre a temperature inferiori ai 12° C quindi in inverno nelle regioni on inverni rigidi sarebbe opportuno spostarla in una serra o in un locale più caldo.
Le piante coltivate in appartamento, si possono posizionare accanto ad una finestra con una tenda esposta verso ovest o a sud.
Tipo di terreno
La Stephanotis vuole un terreno leggermente acido sciolto e ricco di sostanza organica, si può utilizzare un buon terriccio fertile mischiato a della sabbia grossolana o una manciata di perlite per favorire il drenaggio dell’acqua di irrigazione, e una manciata di torba per acidificarlo leggermente .
Annaffiatura
Queste piante richiedono innaffiature regolari durante il periodo primaverile- estivo lasciando asciugare leggermente il terreno tra un’annaffiatura e l’altra in inverno invece saranno diradate, il terreno deve restare appena umido ma evitando i ristagni idrici specialmente se si utilizzano i sottovasi.
Ama gli ambiente umidi quindi durante l’estate si nebulizzano le foglie con acqua non calcarea evitando di bagnare i fiori che potrebbero macchiarsi.
L’acqua troppo calcarea può provocare la caduta dei fiori quindi meglio utilizzare l’acqua demineralizzata o l’ acqua piovana, o se si usa l’acqua della condotta idrica prima dell’utilizzo deve essere bollita con qualche goccia di aceto.
Concimazione
La concimazione si effettua da aprile a settembre ogni 15 giorni con un prodotto per piante da fiore da diluire nell’acqua d’irrigazione.Si può utilizzare un concime equamente bilanciato in macroelementi, Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K) e in microelementi.
Moltiplicazione della Stephanotis
La Stephanotis può essere riprodotta per seme in primavera seminandoli a una temperatura tra i 18 e i 21° C, ma il risultato è molto meno sicuro delle talee.
Le talee si possono fare nel periodo tra aprile e giugno , devono essere lunghe almeno 10 cm e prelevate da germogli laterali non fioriferi.Le talee si tagliano sotto il nodo,vengono eliminate le foglie situate più in basso usando un coltello affilato e ben pulito e disinfettato.
Per favorire la radicazione della talea cospargete la parte tagliata con una polvere rizogena e si mette a radicare in un miscuglio di torba e sabbia a una temperatura di 20°C.Mantenere costantemente umido il substrato con acqua a temperatura ambiente evitando di bagnare la talea .
La radicazione avviene dopo quasi tre mesi e le piantine possono essere trapiantate in un vaso di 8 cm di diametro utilizzando il terriccio indicato per le piante adulte
Potatura
La potatura si può fare a fine inverno tagliando completamente i fusti secchi, quelli più deboli e accorciando quelli secondari.In autunno a fine fioritura, si accorciano i rami più lunghi e disordinati di circa la metà della loro lunghezza per conferire più ordine e armonia . Quando si effettua il taglio c’è la fuoriuscita del latice che può essere bloccata tamponando la ferita con acqua fredda.
Malattie e parassiti
La Stephanotis è molto resistente alle malattie fungine ma se il terreno non è ben drenato si verifica il marciume delle radici.
Per quanto riguarda i parassiti animali la Stephanotis è può essere attaccata da afidi,mosca bianca,cocciniglie e ragnetto rosso. Con i primi tre si può intervenire con insetticidi blandi o in alternativa in caso di infestazioni si ricorrere a prodotti sistemici. Il ragnetto rosso attacca quando l’ambiente è troppo asciutto, quindi per contrastarlo riportare l’umidità dell’ambiente ad un livello ottimale tramite le nebulizzazioni.
Foto anteprima: By Lenore Edman from Sunnyvale, CA – Madagascar Jasmine (Stephanotis), CC BY 2.0, commons.wikimedia.org