Epiphyllum: come coltivare le “orchidee cactus ”

L’ Epiphyllum è una pianta grassa esotica dai grandi fiori profumati da coltivare in casa o all’aperto nelle regioni con un clima mite

Epiphyllum: descrizione

L’Epiphyllum è un genere di piante epifite della Famiglia delle Cactaceae, ma a differenza dei cactus sono privi di spine e vivono in un ambiente molto umido delle zone tropicali del Centro e del Sud America, il suo ambiente naturale sono le foreste con molta luce e caldo ,ma protetto dai raggi diretti del sole.

Il nome del genere Epiphyllum deriva da due termini greci epí (sopra) e fýllon (foglia), ad indicare i fiori che nascono sopra i margini dei cladodi. Per via della loro caratteristica di essere piante epifite alcuni chiamano queste piante orchidee cactus ma non hanno nulla a che vedere con le orchidee.

Sono piante perenni prive di foglie, e quelle che sembrano foglie sono fusti piatti e stretti che inizialmente sono di un bel verde chiaro per poi virare verso il grigio. Gli steli hanno una forma triangolare o rettangolare  con margini ondulati o dentellati, in alcuni casi possono raggiungere anche la lunghezza di un metro e si ramificano abbondantemente.

Un altra particolarità dell’ Epiphyllum è che  si tratta di una pianta epifita, infatti  vive agganciandosi ai supporti con le loro radici aeree su alberi di grande mole o su rupi umide dove si nutre del muschio o della sostanza organica in decomposizione . Alcune specie, anche mantenendo la caratteristica di piante epifite, crescono con le radici ancorate al terreno, ma presentano radici aeree per recuperare dall’aria, l’acqua ed i nutrimenti e riescono a compensare lo scarso sviluppo delle radici.

 La fioritura dell’ Epiphyllum  avviene in estate ed è abbondante ma dura pochi giorni , il periodo di fioritura varia  a seconda della specie. I fiori molto grandi e profumati si schiudono solo di notte sono di grandezza ragguardevole, di forma tubulare si sviluppano lungo i bordi dei rami, dai colori tenui dal bianco o giallo pallido ma esistono specie con fiori di colore aranciato o rosso. 

Successivamente avviene lo sviluppo del frutto, edule, lungo a 4 cm che presenta una polpa bianca e gelatinosa, con piccoli semi rotondi e neri.

Specie di Epiphyllum

Ci sono circa 12 diverse specie del genere Epiphyllum ma nei vivai sono diffuse le varietà ibride che  fioriscono più facilmente e sono più semplici da coltivare. L’Epiphyllum a fioritura notturna è stato impiegato dai ricercatori varietali per creare ibridi con altre piante simili ottenendo piante con corolle più grandi che durano di più, dai colori più sgargianti e a fioritura diurna.

Andiamo a conoscere le principali specie:

Epiphyllum crenatum

Epiphyllum crenatum Foto. 
Ulf Eliasson By No machine-readable author provided. Epibase assumed (based on copyright claims). – No machine-readable source provided. Own work assumed (based on copyright claims)., CC BY 2.5, commons.wikimedia.org

Questa specie ha un portamento eretto e densamente ramificata e raggiunge il metro di altezza. I fusti nella parte basale sono a sezione cilindrica per poi diventare piatti nella parte distale. Produce fiori a forma di tromba molto gradi possono avere un diametro di 15 cm e una lunghezza di 25 cm, sono color bianco-crema e si aprono solo di giorno. In commercio si possono trovare cultivars nate dall’incrocio di questa specie con altri generi.

Epiphyllum ackermannii

Epiphyllum ackermannii
Epiphyllum ackermannii By Georgfotoart – Opera propria, CC BY-SA 4.0, commons.wikimedia.org

Specie molto diffusa proveniente dalle foreste tropicali degli stati di Veracruz e Oaxaca , in Messico con fusti molto lunghi e ramificati può raggiungere 1 metro di altezza. Gli steli sono costituiti da una breve base arrotondata, lunga circa 10-18 cm , seguita da porzioni a forma di foglia più appiattite, lunghe 10-75 cm e larghe 5-7 cm con bordi ondulati.  I fiori scarlatti hanno gole verdastre e sono a forma di imbuto, lunghi 11-14 cm, i frutti rossi da verdi a brunastri, lunghi 4 cm.

 Epiphyllum phyllanthus

Epiphyllum phyllanthus pianta fiorita del Mato Grosso, Brasile
Epiphyllum phyllanthus pianta fiorita del Mato Grosso, Brasile.By PierreBraun – Opera propria, CC BY-SA 4.0, commons.wikimedia.org

L’  Epiphyllum phyllanthus comunemente noto come cactus rampicante è l’epifita più comune dell’albero, Platypodium elegans , che cresce particolarmente nelle cavità del tronco. Si pensa che sia impollinato dalle falene , i fiori si aprono solo di notte e producono una forte fragranza e sono grandi, lunghi fino a 30 cm e di diametro fino a 18 cm, bianchi con una sfumatura rosa.

Epiphyllum Oxypetalum

Epiphyllum Oxypetalum Questa immagine è stata caricata come parte del 
concorso di libri di testo elettronici Wiki Loves in Polonia. By Laineema – https://www.flickr.com/photos/57389791@N03/13510751604, CC BY 2.0, commons.wikimedia.org

L’Epiphyllum oxypetalum è la specie più comune in natura, cresce spontaneamente in Messico, Venezuela ed è conosciuto anche come il cactus della pipa dell’olandese , principessa della notte o regina della notte è una specie che fiorisce raramente e i suoi fiori appassiscono prima dell’alba sono grandi, bianchi, a forma di imbuto, lunghi fino a 30 cm e di 17 cm di  diametro.

Epiphyllum hookeri

Epiphyllum hookeri
Epiphyllum hookeri By Jim Evans – Opera propria, CC BY-SA 4.0, commons.wikimedia.org

L’Epiphyllum hookeri è una specie di cactus rampicante  originaria del Messico, America Centrale fino al Venezuela. Questa specie cresce sugli alberi e sulle rocce , si presenta come un arbusto , con steli di colore verde chiaro alti 60-100 cm e fino a 10 cm di larghezza. La fioritura avviene dalla fine della primavera e l’inizio dell’estate producendo fiori a forma di imbuto di  colore bianco o crema, con un aroma fragrante.

Epiphyllum angolare (Epiphyllum Anguliger)

Epiphyllum angolare  Fiore e steli
Epiphyllum angolare Fiore e steli. By Zapyon – Opera propria, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org

L’ Epiphyllum anguliger , comunemente noto come cactus a lisca di pesce o cactus a zig zag , è una specie originaria del Messico  comunemente coltivata come ornamentale per i suoi fiori profumati. Pianta caratterizzata da steli carnosi piatti ramificati e carnosi di colore verde lungo fino a 30 cm e larghi 3-5 cm. Fiorisce in autunno con fiori bianchi che si aprono di notte, lunghi fino a 20 cm e di 6-8 cm di diametro. Dopo la fioritura, compaiono frutti ovali del diametro di 3-4 cm di colore giallo-bruno.

Come coltivare l’Epiphyllum

L ‘Epiphyllum oggi è molto diffusa come pianta d’appartamento per l’alto potere decorativo e soprattutto per la ricca fioritura, ma anche per la facilità di coltivazione.

Esposizione e clima

Le piante di Epiphyllum preferiscono la luce solare indiretta o filtrata ma non amano l’esposizione in pieno sole, infatti un’esposizione troppo prolungata provoca bruciature sugli steli che poi non sono in grado di effettuare la fotosintesi. In appartamento cresce bene sui davanzali delle finestre schermate da tende chiare e nei mesi estivi appeso in vasi sotto i porticati esterni. Per quanto riguarda le temperature in estate la temperatura ottimale è tra i 20-25° C., con un umidità relativa molto alta, intorno al 50-80% .

Per quanto riguarda il freddo da questo punto di vista è una pianta poco rustica, la temperatura minima invernale non deve scendere sotto i 10°C, ma soffre raramente le alte temperature se l’umidità ambientale si mantiene alta.

Terreno e rinvaso

Queste piante nel giro di qualche anno diventeranno molto grandi, con steli lunghi e pesanti; quindi scegliere un vaso grande ma più largo che alto perché le radici non crescono molto in profondità. L’Epiphyllum preferiscono substrati acidi, soffici e con una buona aeratura , soffici, un terriccio potrebbe essere composto da 2/3 di terriccio per piante acidofile con 1/3 di materiale drenante, quale sabbia di fiume, perlite, con l’aggiunta di una buona quantità di materia organica.
La pianta dovrebbe essere rinvasata ogni 2-3 anni e solo quando ha sviluppato un certo numero di nuovi rami e dopo la fine della fioritura. L’ Epiphyllum va piantata lasciando le radici piuttosto superficiali ed evitando di irrigare per almeno qualche giorno per permettere alle parti danneggiate di cicatrizzarsi per prevenire eventuali marciumi.

Annaffiature

L’ Epiphyllum rispetto  alle altre Cactaceae  necessità di molta umidità e il terriccio deve essere mantenuto sempre umido, ma evitando i ristagni idrici. Un buon metodo consiste nell’attendere che lo strato più superficiale di terreno risulti asciutto per poi irrigare, è opportuno infilare le dita nel terreno per sentire il grado di umidità. Le annaffiature devono essere frequenti durante il periodo vegetativo della pianta  (primavera – estate)intervenendo almeno una volta a settimana, durante i mesi autunnali ed invernali è sufficiente mantenere un minimo tasso di umidità del suolo innaffiando ogni 15-20 giorni. L’epiphyllum nel suo habitat gradisce gli scrosci naturali di pioggia, quindi quando le temperature sono alte si può vaporizzare frequentemente con acqua demineralizzata.

Concimazione

L’epifilo  si concima ogni due settimane durante tutto il periodo vegetativo fino alla fine dell’estate, con un fertilizzante equamente bilanciato in azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) , fare attenzione ai concime ad alto tenore di azoto, non sono tollerati dalla pianta. Negli altri periodi le concimazioni vanno sospese.

Potatura

E’ una pianta che non non richiede interventi di potatura. Vanno eliminati i fusti disseccati o danneggiati per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.

Come moltiplicare l’Epiphyllum

Queste piante si moltiplicano per seme, ma in genere si propagano più facilmente e velocemente tramite la talea  da effettuarsi  tra luglio – agosto. Si preleva una porzione di pianta fra nodo e nodo lunga circa 10-15 cm e si sistema in un luogo riparato e fresco per sette-dieci giorni per fare cicatrizzare la ferita del taglio. Successivamente si pianta la talea  per circa 1/3 della sua lunghezza in un substrato formato da torba e sabbia in parti uguali, tenendo all’ombra il contenitore e costantemente umido il substrato per almeno 15 giorni tempo richiesto per la radicazione e la comparsa di nuovi rametti.

La radicazione avviene in due tre settimane a da quel momento la pianta può essere trattata come una pianta adulta trapiantandola in piena terra o in singoli vasi, la prima fioritura avviene dopo 3 anni.

Malattie e parassiti

Si tratta di piante molto resistenti, sono attaccate raramente dagli afidi ma se l’ambiente è troppo caldo e poco ventilato è suscettibile alla cocciniglia farinosa e al ragnetto rosso. Per quanto riguarda le malattie fungine teme il marciume causato dai ristagni idrici nel sottovaso o da un terreno troppo compatto e poco drenante. Per evitare il marciume radicale svuotare il sottovaso dopo circa 30 minuti dalle annaffiature.

Le piante che raggrinziscono e diventano molli forse hanno ricevuto troppe annaffiature, vanno tolte dal vaso e si eliminano le radici danneggiate, si  fa asciugare il terriccio, si rimette la pianta nel vaso e si aspetta almeno una settimana prima di annaffiare.

L’epifilo esposto al sole diretto presenta come bruciate sui fusti, spostarlo in una posizione luminosa ma mai al sole diretto.

La presenza di fessurazione nei rami più o meno grandi è dovuto ad eccessivi sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte. Sistemare la pianta in un luogo dove non viene sottoposta a questi stress termici.

In presenza di cocciniglia cotonosa gli steli vanno puliti con  del cotone idrofilo imbevuto di alcol. Per le piante di grandi dimensioni usare degli antiparassitari specifici .

Per quanto riguarda il ragnetto rosso ci si accorge che è in corso un attacco perchè sulle foglie cominciano ad apparire dei piccoli puntini di colore giallo e cominciano ad accartocciarsi, basta aumentare l’umidità ambientale con le nebulizzazioni sulle foglie, intervenire con antiparassitari solo in caso di forti infestazioni. Per evitare i marciumi delle radici, basta fornire alla bromelia la giusta quantità di acqua, senza lasciare ristagni.