L’Aspidistra la pianta che cresce nei posti dove altre piante non riescono a sopravvivere

Aspidistra eliator di frau-doktor

Il genere Aspidistra fa parte della famiglia Liliaceae, ed è originaria della Cina, del Giappone e dell’Himalaya dove cresce spontaneamente nelle foreste ombrose e fresche .

È tra le piante più resistenti in appartamento ,  riesce a crescere nei posti dove altre piante non riescono a sopravvivere o per scarsa umidità o per mancanza di luce. L’aspidistra anche se dimenticata , riesce a sopravvive ugualmente in condizioni avverse, ma ciò non toglie che deve essere trascurata.

Descrizione

La parte sotterranea della pianta è costituita da un rizoma carnoso di forma ovoidale di colore bianco-verdognolo da dove si originano le foglie, il cui colore va dal verde chiaro al verde intenso a seconda della specie.

Le foglie  attaccate direttamente al rizoma mediante lunghi piccioli sono di forma lanceolata, lucide con margini lisci. Le piante adulte danno vita a cespugli molto folti alti più di 70 centimetri.

I fiori, si formano quasi all’altezza del terreno, non sono evidenti , ma spesso sono nascosti dalla folta vegetazione, di colore porpora-brunastro, a volte con macchioline chiare, fioriscono in estate generando una bacca nerastra contenente numerosi semi.

Le principali specie di aspidistra

Esistono quattro varietà di aspidistra andiamole a conoscere:

ASPIDISTRA ELATIOR O ASPIDISTRA LURIDA

Aspidistra eliator  
di frau-doktor
Aspidistra eliator  
di frau-doktor

L’Aspidistra elatior chiamata anche Aspidistra lurida è una pianta con radice rizomatosa con foglie lunghe fino a 70 cm che nascono dai piccioli che partono dal terreno. I fiori sono color porpora.

ASPIDISTRA ELATIOR VARIETA’ VARIEGATA

Aspidistra eliator  variegata Chiara Saccavini   ortofiorito.it
Aspidistra eliator  variegata Chiara Saccavini ortofiorito.it

È una variazione della specie precedente, presenta  foglie variegate color crema e bianco. La sua particolarità è che vuole poca concimazione un suo eccesso potrebbe far scomparire la variegatura delle foglie.

Aspidistra elatior maculata

In questa varietà le foglie di colore verde scuro presentano macchioline chiare di colore bianco o crema.

Si posizionata all’ombra, in pieno sole si perde il colore delle foglie, che diventano pallide. Richiede inoltre un terreno particolarmente ricco.

Cura e coltivazione dell’Aspidistra

Esposizione

Le piante di aspidistra coltivate come pianta d’appartamento richiedono una collocazione luminosa, fresca , ma al riparo dai raggi diretti del sole che causano bruciature e decolorazione delle foglie, nel caso in cui si trova in totale ombra, si sviluppa con maggior lentezza. In inverno va posizionata lontano dal calore dei termosifoni e dalle correnti d’aria. L’aspidistra  tollera il freddo ma per periodi brevi ma con temperature non inferiori ai 5° C,in estate può resiste alle alte temperature. Essendo una pianta resistente allo smog viene coltivata nelle aiuole dei parchi pubblici delle città. La piante coltivate in piena terra vanno poste in zone ombreggiate e annaffiate quando il clima è siccitoso.

Terreno

L’aspidistra è una pianta molto rustica che si adatta a qualunque tipo di terreno non ci sono particolari esigenze, si può utilizzare quello universale, ma cresce rigogliosa anche nel comune terreno da giardino purchè fertile e ben drenato. Si può utilizzare anche un terriccio misto composto di foglie di faggio, torba e sabbia, in modo tale da drenare l’acqua delle annaffiature.

Annaffiatura

L’ Aspidistra non richiede abbondanti annaffiature : durante l’estate è sufficiente mezzo litro di acqua per vaso ogni tre giorni e per assicurarle un’adeguata umidità ambientale, nei periodi di caldo intenso è consigliabile effettuare delle nebulizzazioni fogliari preferibilmente con acqua piovana o comunque non calcarea. Le annaffiature andranno sensibilmente ridotte durante il periodo autunno – invernale evitando di inzuppare il terreno. Tra un irrigazione e l’altra Il terreno va lasciato asciugare , senza lasciarlo seccare eccessivamente.

Aspidistra: rinvaso e concimazione

 Il rinvaso dell’Aspidistra si effettua ogni 2/ 3 anni in vasi leggermente più grandi quando le radici iniziano a fuoriuscire dal vaso perchè lo spazio per il loro sviluppo è finito, si utilizza un terriccio misto composto di foglie di faggio, torba e sabbia. Per avere una pianta con crescita rigogliosa del fogliame , si utilizza un concime a base di azoto e che contiene anche alcuni macroelementi indispensabili per l’Aspidistra, tra i quali; potassio, fosforo, magnesio, ferro, rame, zinco, molibdeno, boro e manganese, da somministrare durante la stagione primaverile ed estiva . Per quanto riguarda il dosaggio da somministrare, ridurre leggermente le dosi riportate sulla confezione del prodotto acquistato in un negozio di giardinaggio.

Moltiplicazione dell’Aspidistra

La moltiplicazione dell’aspidistra si effettua al momento del rinvaso si separano i cespi esterni forti o si dividono delicatamente i rizomi in più porzioni provviste di almeno 2-3 foglie con radici ben sviluppate,per fare questa operazione si usa un coltello ben affilato(in modo da evitare la sfilacciatura dei tessuti) ,pulito e disinfettato .Le superfici tagliate vanno trattate con prodotti fungicidi ad ampio spettro a base di zolfo.

Le porzioni di Aspidistra ottenute si mettono in vasi singoli con lo stesso terriccio per le piante adulte e si posizionano in un luogo fresco e ombreggiato fino a quando non inizieremo a spuntare i nuovi germogli, da quel momento in poi si possono coltivare come le piante adulte.

Parassiti e malattie

I problemi di salute dell’aspidistra possono essere causati da eccessiva esposizione alla luce solare, un calo di sostanze nutritive e a infestazioni di parassiti.

Se le foglie presentano bruciature, l’aspidistra è stata messa a dimora alla luce diretta del sole; basta spostarla in un posto più fresco, umido e protetto dai raggi solari. La presenza di spaccature è dovuta a una mancanza di azoto; in questo caso basta somministrare del concime a base di questo elemento, seguendo le dosi stabilite sulla confezione. La presenza di macchie brune sulle foglie è causata dalla presenza di cocciniglia che può essere eliminata manualmente, con l’ausilio di un batuffolo di cotone imbevuto in acqua e alcool. Il ragnetto rosso causa la formazione di ragnatele e l’ accartocciamento delle foglie. Si può rimediare aumentando la frequenza delle nebulizzazioni alle foglie per rendere ostile l’ambiente.o lavandole con acqua e sapone. Un altro parassita molto infestante sono gli afidi che possono essere debellati con degli antiparassitari adatti per questa specie.