L’Amaryllis belladonna sono un genere di piante apprezzate per il fiore dai contorni delicati, colorano di rosa i giardini in autunno.
Amaryllis: descrizione
L’Amaryllis belladonna è una pianta bulbosa della famiglia delle Amaryllidaceae originaria della Provincia del Capo in Sudafrica dove cresce tra le rocce. Questa pianta spesso è confusa con il genere Hippeastrum, che spesso viene chiamato impropriamente Amaryllis ed è originario del Sud America.
La pianta ha il bulbo a forma di pera molto voluminoso di colore marrone, foglie nastriformi verdi , larghe 3 cm e lunghe fino a 40 cm ,che si sviluppano dopo la fioritura e dureranno fino a maggio dell’anno successivo. In estate le foglie seccano e questo momento coincide il periodo del riposo vegetativo dei bulbi. Gli steli iniziano a comparire tra metà agosto e settembre , sono carnosi, nudi e rossicci, alti fino a 80-100 cm ,sulla loro parte terminale ospitano da 6 a 10. I fiori sono simili a quelli del comune giglio rosa , molto profumati soprattutto di sera e si dispongono in modo da rivolgere le corolle verso la massima insolazione . Nella specie originale il fiore è di colore rosa, ma in commercio ci sono diverse varietà prodotte artificialmente, che vanno dal bianco rosato al rosso vivo, alcune con colori doppi dei petali.
Specie di Amaryllis
La specie più diffusa è l’Amaryllis belladonna apprezzata per la facilità di coltivazione e le favolose fioriture. Nel1998 è stata descritta per la prima volta l’ Amaryllis paradisicola con due subpopolazioni, la più grande delle quali comprende meno di 1000 esemplari, che crescono sulle rupi di quarzite ombreggiate del Parco nazionale Richtersveld, vicino alla città di Vioolsdrif, nella provincia sudafricana del Capo Settentrionale. L’ambiente in cui si trova la pianta è molto più secco e più fresco di quello goduto da Amaryllis belladonna nel Capo Occidentale.
Questa pianta ha foglie lanceolate e verdi; l’infiorescenza è composta da 10-21 fiori, inizialmente di colore rosa porpora, poi più scuri col passare del tempo.
La Lista rossa IUCN ha classifica Amaryllis paradisicola come specie vulnerabile per la ristrettezza del suo areale e della esiguità delle popolazioni note, ed è soggetta alla pressione delle popolazioni di babbuini presenti nell’area
Come coltivare l’Amaryllis
Gli Amaryllis sono piante facili da coltivare e richiedono poche cure, soprattutto nelle zone dal clima mediterraneo dove si possono piantare in piena terra, ci può essere qualche problema nel Nord Italia con inverni rigidi e piovosi e quindi queste piante si coltivano in vaso per poter essere riparate durante la stagione fredda.
Esposizione e clima
L’amaryllis belladonna ama gli ambienti molto luminosi, dove può riceve la luce solare per alcune ore corso della giornata; può stare anche in semiombra, ma sempre esposta alla luce diretta. L’amarillide in inverno non tollera le lunghe gelate, quindi va coltivata in contenitore e spostata in luogo protetto. La temperatura ottimale per la coltivazione queste piante è di 15/24°C, e le temperature minime non dovrebbero scendere sotto i 10°C per molti giorni.
Terreno e rinvaso
Sono piante che riescono ad adattarsi a differenti tipi di terreno, ma il substrato deve essere ben drenato, quindi è consigliabile aggiungere della sabbia per aumentarne il potere drenante. Le piante coltivate in vaso si piantano in vasi di 16 cm di diametro con un tutore per sorreggere il fusto durante la crescita, il rinvaso si fa dopo il periodo della fioritura.
Innaffiatura
Nel periodo vegetativo fornire acqua con regolarità, il terreno si deve mantenere umido, ma evitando che si formino ristagni idrici che possono portare in poco tempo alla loro marcescenza. Tra maggio e luglio si sospendono le innaffiature si interviene con sporadiche nebulizzazioni sui bulbi. In agosto, se non piove, si annaffia per favorire la crescita degli steli.
Concimazione
La concimazione si effettua nel periodo della fioritura e crescita delle foglie utilizzando un concime per piante da fiore da diluire nell’acqua delle annaffiature da dare almeno una volta al mese.
Impianto dei Bulbi
I bulbi si trapiantano tra giugno e agosto quando la pianta è priva di vegetazione ,piantando quelli di media grandezza a una profondità di 1,5 o 2 volte la loro altezza e ben coperti dal terreno. I bulbi molto grandi, devono essere piantati meno profondi, con la punta a livello del suolo. Il primo anno la pinta non fiorirà, si prende un periodo di adattamento al nuovo ambiente.
Come moltiplicare l’Amaryllis
L’amaryllis si propaga per divisione dei bulbilli tra giugno e agosto , vanno piantati in un substrato composto in parti uguali da terriccio organico e sabbia di fiume. Nel primo anno non avviene la fioritura, infatti la pianta è molto lenta nella crescita, possono passare dai 3 a 6 anni prima di fiorire. La propagazione per seme non è praticata poichè raramente la pianta arriva a produrre frutti, e i primi risultati si possono vedere dopo molti anni.
Potatura
L’Amaryllis è una bulbosa che non necessita di eccessivi interventi di potatura, si eliminano le foglie danneggiate e quelle secche per evitare attacchi batterici o di funghi.
Malattie, parassiti e cure
Gli Amaryllis possono essere colpiti dalla cocciniglia cotonosa che succhia la linfa dalle foglie e provoca una melata su cui si sviluppa la fumaggine, e se non viene contrastata può provocare gravi danni alle foglie. Si può eliminare lavando le piante con acqua e sapone neutro e dopo si dovrà provvedere a sciacquare per bene.
Le piante coltivate in piena terra possono subire attacchi da parte delle limacce che si possono togliere manualmente, oppure utilizzando esche avvelenate o prodotti repellenti per non farle avvicinare alle piante.
Le larve della mosca del narciso possono nutrirsi del bulbo dell’amaryllis , si può capire che c’è un attacco in corso inguanto le foglie stentano a crescere. In questa evenienza si dissotterrano i bulbi i si immergono in acqua calda per 1 ora.
Il livello di umidità deve essere costante, ma mai troppo alto ci può essere la comparsa della Stagonospora curtisii un fungo che causa macchie sulle radici e sul fiore. Nei casi più gravi si può ricorrere a fungicidi a base di rame.
I ristagni idrici e gli ambienti troppo caldi e umidi provocano la comparsa della muffa verde e il marciume radicale.
Curiosità
Il bulbo dell’Amaryllis è velenoso: contiene alcaloidi, provoca convulsioni, tremori, vomito e diarrea.. ma anche le parti verdi della pianta sono velenose, per l’uomo e per gli animali. Le popolazioni indigene africane per avvelenare le punte delle frecce utilizzavano il succo del bulbo dell’Amaryllis insieme ad altri ingredienti.
Foto anteprima: Amaryllis belladonna cultivar a fiore rosa Di gailhampshire from Cradley, Malvern, U.K – Belladonna lilies. Amaryllis belladonna, CC BY 2.0, commons.wikimedia.org